Archivio dell'autore: Ilaria d'Andria

Dal 31 maggio al 30 giugno al Mic: I colori dell’Iran contemporaneo

Sotto_gli_ulivi-700x350Ci sono autori noti come Abbas Kiarostami, Farhadi Asghar e Mohsen Makhmalbaf, autori meno noti come Bahman Ghobadi e notissimi come Jafar Panahi, presente con sei titoli: è ricchissimo ed è spalmato fino a tutto giugno il programma de I colori dell’Iran contemporaneo, la rassegna dedicata al cinema iraniano che inizia oggi – 31 maggio – al Museo InterattIvo del Cinema (viale Fulvio Testi 121) con Sotto gli ulivi di Abbas Kiarostami. Non solo film, c’è anche dell’altro, il 15 giugno presentazione del libro Iran 1970 di Gabriele Basilico, e poi inaugurazione di Terrazza Mic – un nuovo spazio all’aperto per ritrovarsi tra una proiezione e l’altra e per concerti e proiezioni estive – e il 19 giugno concerto di musiche iraniane.

Per il calendario completo e molto altro: www.cinetecamilano.it

Colonia, regia di Florian Gallenberger

coloniaSi amano Lena (Emma Watson) e Daniel (Daniel Bruhl), due giovani tedeschi che si ritrovano a Santiago del Cile, nel giorno del colpo di stato di Pinochet. Lui è un fotografo e scatta immagini scomode che non dovrebbe scattare, lei fa la hostess della Lufthansa. Quando Daniel – catturato dalla polizia del dittatore – viene imprigionato e torturato nella Colonia Dignidad, una setta guidata da un santone violento e perverso, lei ci entra di sua volontà per salvarlo, in un crescendo di orrori e impensabili complicità.

In Colonia è tutto molto troppo romanzato al limite del credibile, ma anche se la Storia resta sullo sfondo il lager è esistito davvero, così le coperture, se non altro il film fa venire voglia di documentarsi. Il che è comunque qualcosa.

 

29 maggio a Fermoimmagine – Museo del Manifesto Cinematografico: Maratona Demoni

horrorPromette brividi, paure ed emozioni forti la giornata di domenica 29 maggio a Fermoimmagine – Museo del Manifesto Cinematografico (in via Gluck 45), ecco il programma: alle 16 proiezione di Demoni di Lamberto Bava, a seguire presentazione del volume A volte ritornano – Guida alle saghe cinematografiche dell’horror moderno e incontro con Lamberto Bava, subito dopo altri brividi con Demoni 2 – l’incubo ritorna di Lamberto Bava e Demoni 3 – Black demons di Umberto Lenzi, il biglietto costa 5,00€/3€ , a partire dalle 15 si può vedere il museo, per saperne di più c’è il sito www.museofermoimmagine.it

Fräulein – Una fiaba d’inverno, regia di Caterina Carone

locandina tirolo

Delicato, strano, intimo, garbato, surreale, dolce: ecco riassunto in sei aggettivi Fräulein  – Una fiaba d’inverno, l’esordio alla regia di Caterina Carone che racconta l’incontro in Sud Tirolo tra due anime diversamente misteriose e ugualmente sole e congelate, un signore arrivato da lontano, smarrito, pieno di tristezza e di ricordi e una signorina sui quaranta di nome Regina, zitella, indurita e inaridita che vive nel suo albergo inattivo con la bella gallina Marilyn.

E poi che bravi Christian De Sica e Lucia Mascino.

 

Pelé, regia di Michael e Jeff Zimbalist

peleNella finalissima dei Mondiali di calcio di Rio del 1950 il Brasile fu battuto in casa dall’Uruguay. La sconfitta fu devastante, la ginga andò sotto processo, il paese intero piombò nello sconforto ma fu allora che il piccolo Edson Arantes Do Nascimento – un ragazzino povero che si allenava nelle favelas prendendo a calci i manghi  – promise al suo papà di portare di lì a qualche anno il Brasile alla vittoria. Promessa mantenuta, il 29 agosto 1958 il Brasile vinse il Mondiale di Svezia, quel calciatore non ancora diciottenne ormai chiamato da tutti Pelé entrò nel mito facendo conoscere al mondo il suo stile di gioco ed è a questo punto che il film dei fratelli Zimbalist – un biopic poco originale, pieno di cliché, povero di guizzi  e girato chissà perché in inglese – si conclude.

 

Fiore, regia di Claudio Giovannesi

loc fioreDaphne (la debuttante Daphne Scoccia: una bella scoperta) è una ragazza ruvida, ribelle e sbandata – con madre assente e padre ex galeotto – finita in un carcere minorile per rapina di cellulari, come lo è Josh (Josciua Algeri) che sta però in un’altra ala, lì dentro infatti maschi e femmine non si possono incontrare né quindi parlare né tantomeno innamorare. Daphne vede in Josh una persona simile a lei, i due si scrutano attraverso le sbarre, comunicano grazie a bigliettini clandestini, si innamorano, sfrecciano insieme verso un futuro tanto incosciente quanto liberatorio.

Claudio Giovannesi mette in scena l’incontro tra due ultimi e lo racconta sottolineando frustrazioni, disperazioni, movimenti del cuore e tensioni e fotografando i luoghi nei quali si svolge la vicenda in modo potente, preciso e rigoroso e con una regia molto nitida e molto pulita che quasi accarezza i suoi personaggi – mai giudicati -, i loro volti e altri piccoli dettagli, evitando facili retoriche e scivoloni buonisti.

29 maggio al Cineclub Zarbo d’Essai: La dea del ’67, regia di Clara Law

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Continua al Cineclub Zarbo d’Essai (via De Castillia 9) il ciclo Australia: Outback, Deserto e Dintorni, appuntamento domenica 29 maggio con La dea del ’67 dove la dea è una Citroen DS del 1967 che un giapponese va a raggiungere fino in Australia. La proiezione inizia come sempre alle 21.15, si entra con tessera Arci più un contributo libero, per saperne di più zarbodessai@tiscali.it oppure 347 2768735.

Il traduttore, regia di Massimo Natale

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Il polacco Andrei è molte cose: in Italia per una borsa di studio il giovane oltreché studiare lavora in una pizzeria, traduce intercettazioni per conto della questura e poesie per conto della sua insegnante e proprio attraverso di lei entra in contatto con Anna Ritter (Claudia Gerini), una bella e agiata signora borghese di professione antiquaria che vuole interpretare il ritrovato diario del marito tedesco morto in un incidente. Ovvio tra i due si accenda la passione.

Che film è Il traduttore? Come il protagonista Andrei, il film è molte cose, è un dramma erotico, è un noir, e affronta temi di attualità come integrazione e differenze di classe, solo che non mantiene le promesse dell’inizio, imbocca tante strade insieme, e durante il cammino si complica e si perde.

Dal 24 maggio: Lo Strano Caso del Cinema al Magnolia 2 – la vendetta

 

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Promette bene fin dal primo titolo il programma della rassegna di documentari Lo Strano Caso del Cinema al Magnolia 2 – la vendetta in partenza martedì 24 maggio nel parco del Circolo Magnolia in via Circonvallazione Idroscalo 41: si comincia difatti con S is for Stanley di Alex Infascelli, che racconta il regista attraverso i ricordi del suo autista personale – nonché grande amico – Emilio D’Alessandro.

Il secondo titolo in programma (lunedì 30 maggio) – in anteprima regionale come il primo – sarà B Movie: Lust &sound in west berlin 1979 – 1989 di Hoppe, Lange e Maeck, il 14 giugno ecco poi Pussy Riot. A Punk Prayer, per il calendario completo delle proiezioni, per potersi prenotare e altre notizie www.circolomagnolia.it

Si Vis Pacem Para Bellum, regia di Stefano Calvagna

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Stefano (Stefano Calvagna) fa il buttafuori in un locale, e fa anche fuori i nemici di un boss della malavita. Stefano ha un’anima divisa in due, killer rude e spietato è affettuoso e amorevole con la mamma ammalata e de core con le tante donne che gli ronzano attorno. Ovvio un giorno Stefano – appassionato d’Oriente – incontri l’amore vero, lei è una dolce ragazza cinese che lavora nel ristorante del padre, i due fanno sul serio, progettano di lasciare Roma e di partire insieme per molto molto lontano.

Che film è Si Vis Pacem Para Bellum? E’ un film di genere, popolare e un po’ televisivo ma genuino e inoltre è un’opera indipendente che arriva nelle sale a fatica e tra tante difficoltà, peccato non aiutarla.

La pazza gioia, regia di Paolo Virzì

pazzaBel film l’ultimo film di Paolo Virzì che racconta la fuga di pochi giorni di due donne da Villa Biondi, la comunità psichiatrica che le ospita. Una si chiama Beatrice, è la ricca e raffinata moglie di un facoltoso avvocato e parla parla parla di continuo, l’altra è Donatella, è una donna fragile, depressa e tormentata, fisicamente quasi invisibile e tutta tatuata, lasciata sola da madre e padre e annientata dal ricordo del suo bambino, ora dato in adozione a una famiglia.

C’è vita, c’è speranza, c’è soprattutto disperazione,  insomma c’è tanto e forse troppo dentro La pazza gioia – una sfoltita di venti minuti avrebbe giovato al film, qualche passaggio appare forzato, altri li avevamo capiti e non c’era quindi bisogno di spiegarli – ma è impossibile non partecipare alla storia e non affezionarsi a queste due donne, anime diversamente ferite e ugualmente fragili, e poi Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti regalano due interpretazioni che lasciano il segno.

 

25 maggio: Antonietta De Lillo per Gli incontri della Civica (dalle ore 14.30) e poi al cinema Beltrade (alle ore 21.40)

Antonietta De Lillolillo

Si prevede intensa la giornata milanese di mercoledì 25 maggio per Antonietta De Lillo, vediamola nei dettagli. A partire dalle 14.30 la regista parteciperà agli Incontri della Civica presso la Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti (Viale Fulvio Testi 121) concentrandosi nella prima parte dell’incontro – moderato da Ira Rubini – sui diversi generi e formati cinematografici da lei utilizzati, quali ad esempio il cortometraggio, il videoritratto, il cinema di finzione, e nella seconda poi sulla situazione odierna della produzione nonché su un’altra sua forma produttiva, quella di film partecipato, quale è Oggi insieme domani anche (in sala da giovedì 19), documentario a molte voci sulla situazione dell’Italia (l’ingresso è gratuito ma bisogna prenotarsi a: incontricinema@fondazionemilano.eu).

E la giornata di mercoledì 25 di Antonietta De Lillo continuerà al cinema Beltrade (via Nino Oxilia 10) dove è in programmazione Oggi insieme domani anche, appuntamento alle 21.40 (per saperne di più 02 26820592 oppure info@cinemabeltrade.net).

 

 

23 e 30 maggio al Mexico: due film di Robert Bresson

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Due lunedì nel segno di Robert Bresson: continua al cinema Mexico Il cinema ritrovato – il bellissimo progetto della Cineteca di Bologna che fa risplendere, in versione originale con sottotitoli in italiano, capolavori senza tempo -: appuntamento lunedì 23 maggio alle 21.30 con Mouchette – vita senza speranze di una ragazzina difficile – e lunedì 30, allo stesso orario, con Au hasard Balthazar, dove la vita difficile di un asinello diventa lo specchio della società crudele.

In via Savona 57, per saperne di più: www.cinemamexico.it

 

Whiskey Tango Foxtrot, regia di Glenn Ficarra e John Requa

whiIl titolo è un’espressione del linguaggio militare, difatti a suo modo Whiskey Tango Foxtrot è un film di guerra ispirato alle memorie della giornalista tv Kim Barker (Tina Fey) che stanca e delusa della sua vita in America nel 2002 partì per Kabul, in Afghanistan, come inviata di guerra. Laggiù Kim – dopo una partenza contrassegnata da inesperienza e poco temperamento – imparò a destreggiarsi e se la cavò più che bene tra bombe, pericoli, feste, alcool e balli, spie, chiacchiere, contraddizioni e colleghi arrivisti disposti a tutto pur di portare a casa un buon servizio, prendendo alla fine una nuova consapevolezza di sé.

Si parla di guerra, come si diceva all’inizio, ma i toni propendono per la commedia per quanto nera, niente di memorabile, d’accordo, ma ci si può divertire, la noia non arriva e questo è già qualcosa.

Dal 23 maggio al 6 giugno allo Spazio Oberdan: Gottardo – Un mito per il futuro

 

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Ci siamo quasi, il primo giugno sarà inaugurata la galleria ferroviaria più lunga del mondo – la Galleria del Gottardo: 57,1 chilometri -. La Cineteca Italiana, assieme al Consolato svizzero, approfitta dell’occasione per organizzare dal 23 maggio al 6 giugno allo Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2) una mostra installazione sui treni (nel foyer) nonché una rassegna di sedici film che ripercorrono tutta la storia del cinema attraverso il treno, eccone giusto qualche titolo: L’arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat dei fratelli Lumière, Il cavallo d’acciaio di John Ford, L’angelo del male di Jean Renoir e ancora Il ferroviere di Pietro Germi, La signora scompare di Alfred Hitchcock e Cafè Express di Nany Loy, per il calendario completo delle proiezioni e altre notizie www.cinetecamilano.it

10, 11 e 12 giugno: Sceneggiare è respirare – 2 (il ritorno). Workshop con Umberto Contarello

ASM_postWorkshop_POST_workshop_SCENEGGIATURA-01-01Sono ancora lontani il 10, l’11 e il 12 giugno ma la partecipazione al workshop con Umberto Contarello (per intenderci: lo sceneggiatore dei film di Paolo Sorrentino, premio Oscar per La grande bellezza) dal titolo sceneggiare è respirare – 2 (il ritorno) sulla scrittura di scena e rivolto a professionisti, studenti e semplici appassionati purché sappiano scrivere va prenotata entro venerdì 27 maggio c/o Acqua Su Marte (via Alessandria 3 – info@acquasumarte.net): quindi prendiamone nota.

Dal 25 maggio al 5 giugno allo Spazio Oberdan: Desconocido – Resa dei conti

macchinaDi Desconocido – Resa dei conti dello spagnolo Dani de la Torre ne ho parlato qui, e bene, quando uscì, alcuni mesi fa. Il film non ha avuto il successo meritato, grazie mille pertanto alla Cineteca Italiana che lo ripropone allo Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2) dal 25 maggio al 5 giugno.

Visto poi che il film è quasi tutto girato dentro una macchina, oltreché Desconocido – Resa dei conti sarà possibile vedere altri quattro film ambientati dentro un’automobile, ecco i titoli: Cosmopolis di David Cronenberg, Locke (imperdibile: da (ri)vedere) di Stephen Knight, Taxi Teheran di Jafar Panahi e Punto zero di Richard C. Sarafian, per il calendario completo e altre notizie www.cinetecamilano.it

22 maggio al Cineclub Zarbo d’Essai: Ogni domenica un film da riscoprire

ausAnche il film da riscoprire domenica 22 marzo rientra nel ciclo Australia: Outback, Deserto e Dintorni: appuntamento al Cineclub Zarbo d’Essai (via Gaetano De Castillia 9) alle 21.15 con L’Australiano diretto dal regista polacco Jerzy Skolimowski, si entra con tessera Arci più un libero contributo, per saperne di più zarbodessai@tiscali.it oppure 347 2768735.