Archivio dell'autore: Ilaria d'Andria

The Brutalist, un film di Brady Corbet 

Vita e opera, tra illusioni e disillusioni, di László Tóth, architetto ebreo di origini ungheresi sopravvissuto ai campi di concentramento e poi emigrato pieno di sogni e speranze nel 1947 in America, terra promessa laddove ebbe l’incarico dall’ambizioso imprenditore Lee Van Buren di realizzare un monumento modernista che ne celebrasse la grandezza: arriva finalmente oggi nei cinema il pluripremiato The Brutalist di Brady Corbet, peraltro candidato a dieci Oscar, un film ambizioso e bello – anche se non in tutte le sue parti soprattutto in quella finale – che attraverso la vicenda di un personaggio inventato (magnifico Adrien Brody) indaga sulle radici, e le sfumature, del male, fluviale (3 ore e 35 minuti più un intervallo di 15) la lunghezza.

 

Io sono ancora qui, un film di Walter Salles

1971, Rio de Janeiro, durante la dittatura militare. Pur lontano da tempo dalla vita politica – era stato deputato nel partito laburista – un giorno di gennaio Rubens Paita viene portato via dai golpisti dalla casa sulla spiaggia della città brasiliana dove abita con la moglie e i cinque figli – una casa bella e spaziosa, piena di luce, di libri, di vita, di amore, di affetto e di amici al centro della parte iniziale di Io sono ancora qui di Walter Salles, nelle sale da oggi -. Doveva trattarsi di un interrogatorio, non tornerà più. Per sapere cosa sia successo al marito e scoprire la verità Eunice inizia una battaglia lunga e coraggiosa e lo fa con coraggio e determinazione senza mai cedere alla disperazione, alla rabbia e alla paura, per far crescere i figli col sorriso, nonostante tutto. Bellissimo film, magnifica Fernanda Torres.

 

Itaca – Il ritorno, di Uberto Pasolini

Dopo aver combattuto la battaglia di Troia e dopo aver viaggiato, forse perdendosi, lungo il Mediterraneo Ulisse arriva a Itaca; è stanco e ferito ma dovrà cominciare una nuova guerra travestendosi da mendicante per non essere riconosciuto, la sua casa è infestata dai proci usurpatori, la moglie Penelope – che gli è rimasta fedele – e il figlio Telemaco – ormai un uomo – sono in pericolo: esce oggi nei cinema Itaca – Il ritorno di Uberto Pasolini, un film bello, molto umano e poco epico, che ispirandosi a una parte del poema omerico ci parla di amore e di famiglia, delle difficoltà di ritrovare i propri spazi e riflette sugli orrori delle guerre, ricollegandosi così a quelle di oggi, magnifico Ralph Fiennes, che ritrova Juliette Binoche 28 anni dopo Il paziente inglese.

27 gennaio: anteprima di Simone Veil – La donna del secolo, un film di Oliver Dahan

La vita a partire dagli anni felici dell’infanzia, la deportazione nei campi di concentramento, la tragedia della prigionia, la liberazione, l’amore, i figli, la carriera politica: in occasione del Giorno della Memoria lunedì 27 gennaio sarà presentato in anteprima in molte sale Simone Veil – La donna del secolo, il film biografico – tradizionale ma necessario – che Oliver Dahan ha dedicato alla figura di Simone Veil. Il film uscirà poi giovedì 30.

Luce, un film di Luca Bellino e Silvia Luzi

In un paesino di montagna dell’Irpinia vive una ragazza introversa e malinconica che lavora come operaia in una fabbrica per la conciatura delle pelli. Un giorno, durante i festeggiamenti per una prima comunione, la ragazza si accorge dell’esistenza di un drone, oggetto che l’aiuterà a connettersi con una persona altrimenti impossibile da raggiungere e a fargli pervenire la richiesta di essere chiamata al telefono: esce oggi nei cinema Luce di Luca Bellino e Silvia Luzi, un film non sempre facile da seguire che – attraverso il personaggio interpretato (benissimo) da Marianna Fontana in dialogo con una voce (di Tommaso Ragno), assenza/presenza dell’intera storia – conferma l’interesse dei due registi per le tematiche sociali.

10 giorni con i suoi, un film di Alessandro Genovesi

Camilla ha 18 anni e vuole trasferirsi da Roma in Puglia per frequentare l’università e andare a vivere col fidanzatino. Che effetto avrà questo progetto sui genitori della ragazza? Vi anticipiamo soltanto che Carlo e Giulia Rovelli, assieme ai due figli più piccoli, decideranno di accompagnare la primogenita per conoscere la mamma e il papà di Antonio…: è da oggi nelle sale 10 giorni con i suoi di Alessandro Genovesi, terza (e chissà se conclusiva) puntata della saga partita nel 2019 con 10 giorni senza mamma e proseguita nel 2020 con 10 giorni con Babbo Natale, una commedia leggera per famiglie dove si parla di genitorialità, di dinamiche di coppia e di cambiamenti e anche se situazioni e battute sono un po’ col freno a mano e non sempre centrate il tutto scorre, è rassicurante, scaccia i pensieri e si fa vedere con piacere, merito anche degli interpreti, oltreché i già rodati Fabio De Luigi e Valentina Lodovini stavolta ci sono Dino Abbrescia e Giulia Bevilacqua.

 

 

Il mio giardino persiano, un film di  Maryam Moghaddam e Behtash Sanaeeha 

La settantenne Mahin, stanca della sua lunga vedovanza, decide che è arrivato il momento di ricominciare a vivere e di mettersi alla ricerca di un uomo, sfidando il regime del suo paese, l’Iran, che schiaccia i diritti femminili. L’incontro con un tassista suo coetaneo semplice e gentile – incontro favorito dalla donna – dà una svolta decisamente anomala per un film ambientato in quel paese: Faramarz e Mahin si ritrovano a casa di lei, iniziano a chiacchierare e a bere del buon vino rosso, lei intanto prepara una molto invitante torta all’arancia da gustare dopo, ascoltano musica, ballano, si seducono, si fanno la doccia insieme… Se fossimo altrove il lieto fine sarebbe quasi una certezza, ma siamo in Iran. È da oggi nelle sale Il mio giardino persiano di Maryam Moghaddam e Behtash Sanaeeha (cui lo scorso febbraio fu vietato di andare alla Berlinale per accompagnarlo), un bellissimo film, intimo e struggente, che racconta l’incontro tra due solitudini e la possibilità di un amore tardivo, magnifici i due interpreti, Lily Farhadpour e Esmaeel Mehrabi, non perdetevelo e se vi è possibile scegliete la versione originale con sottotitoli.

A complete unknown, un film di James Mangold

L’arrivo a diciannove anni a New York nel 1961, gli incontri col molto malato Woody Guthrie e con Pete Seeger e Joan Baez, gli esordi nella scena musicale fino al passaggio al rock al Folk Festival di Newport del 1965: l’attesa è finita, arriva oggi nelle sale A complete unknown, il film di James Mangold che si concentra su quattro anni della vita di quel ragazzo scontroso, un perfetto sconosciuto arrivato con pochi soldi in tasca dal Minnesota, senza la pretesa di volerne svelare l’enigma, magnifico Timothée Chalamet che canta molti brani, suona la chitarra, assume la postura non volendo mai imitare l’originale ma cogliendone semplicemente l’essenza.

Nei cinema da giovedì 16 gennaio

Sono molti e di qualità i film in arrivo da oggi nelle sale, noi ne abbiamo visti tre, iniziamo la nostra presentazione settimanale con L’abbaglio, il film di Roberto Andò – ambientato nel 1860 – che racconta un episodio poco conosciuto accaduto durante la spedizione dei Mille, quando Giuseppe Garibaldi, arrivato in Sicilia e resosi conto che i Borboni erano numerosissimi, si inventò uno stratagemma per distrarli ed entrare a Palermo. Protagonisti di quella pagina del nostro passato furono Vincenzo Orsini, un colonnello palermitano, e due sbandati che dapprima si fecero arruolare tra i Mille, che poco dopo disertarono ma che in seguito si batterono, risultando decisivi salvo anni dopo rivelarsi un abbaglio, appunto. Scene di massa, battaglie, effetti speciali…: Roberto Andò riflette sul Risorgimento regalandoci una storia popolare e allo stesso tempo colta, magnifico il cast con Toni Servlllo, Salvo Ficarra, Valentino Picone e Tommaso Ragno. Protagonista del secondo titolo che abbiamo visto – Oh, Canada – I tradimenti di Paul Schrader – è Leonard Fife, un noto documentarista statunitense malato terminale il quale decide di rilasciare un’ultima intervista ai due suoi ex allievi rivelando – anche davanti all’ultima moglie – segreti, tradimenti, illusioni e delusioni. Un film d’autore – tratto dalle pagine di Russell Banks – discontinuo, forse volutamente confuso (come la memoria di Fife, che prende molti farmaci), pieno zeppo di salti temporali non sempre facili da seguire, prendere o lasciare. Chiudiamo la nostra passeggiata tra le nuove uscite con No Other Land, il bellissimo documentario di Basel AdraHamdan Ballal, Yuval Abraham e Rachel Szor che racconta con stile asciutto e potente lo smantellamento da parte dell’esercito israeliano della comunità rurale di Masafer Yatta, in Cisgiordania, per destinare poi il territorio di questa ventina di villaggi a uso militare. Tra abbattimenti e distruzioni il palestinese Basel Adra diventerà amico del giornalista israeliano Yuval Abraham, instillando negli spettatori la speranza della pace. Ma il documentario si conclude ricordandoci che le riprese sono terminate nell’ottobre del 2023. Sono inoltre usciti il film d’animazione Toys – Giocattoli alla riscossa di Jeremy Degruson, L’uomo nel bosco di Alain Guiraudie, Amerikatsi di Michael A.Goorjian, l’horror Wolf Man di Leigh Whannell e poi prendete nota che da lunedì 20 a mercoledì 22 gennaio sarà nelle sale – oltreché The Opera. Arie per un’ eclissi di David Livermore e Gep Cucco segnalato nel pezzo precedente – Liliana, il documentario di Ruggero Gabbai che ripercorre la storia della senatrice e vita Liliana Segre.

 

20, 21 e 22 gennaio: The Opera! Arie per un’eclissi, un film di David Livermore e Paolo Gep Cucco

Due fidanzati – Orfeo ed Euridice – stanno per convolare a nozze quando uno sparo colpisce la donna a morte, trascinandola negli Inferi. In preda alla disperazione Orfeo si metterà alla sua ricerca attraversando luoghi quali scogliere, teatri abbandonati e una Parigi sommersa dalle acque…: sarà nelle sale da lunedì 20 a mercoledì 22 gennaio (con un’anteprima al Teatro alla Scala domenica 19 alle ore 19, per informazioni sui biglietti www.teatroallascala.org) The Opera! Arie per un’eclissi di David Livermore e Paolo Gep Cucco, un molto suggestivo e molto visionario viaggio pieno di musica e di arie da opere celebri (ci sono Puccini, Gluck, Vivaldi e Bellini) e di brani pop, nel ricco cast ci sono nomi celebri (Fanny Ardant, Vincent Cassel e Rossy de Palma) e voci emergenti (Valentino Buzza è Orfeo, Miriam Battistelli è Euridice).

Conclave, un film di Edward Berger

Il papa è defunto, la sede è vacante, il conclave deve riunirsi. Spetterà al britannico Thomas Lawrence fare da guida agli altri cardinali arrivati da ogni dove per scegliere quello nuovo e controllare che tutto proceda correttamente. Ma tenere a bada tensioni, interessi e ambizioni non sarà facile e saranno inevitabili scontri e colpi bassi: esce oggi nei cinema Conclave di Edward Berger (basato sul romanzo di Robert Harris), un film intrigante e claustrofobico, il cast è stellare, Ralph Fiennes parla anche quando tace e poi ci sono Stanley Tucci, Sergio Castellitto, John Lithgow e Isabella Rossellini nei panni di Suor Agnes.

Io e te dobbiamo parlare, un film di Alessandro Siani

Il toscano Pieraldo e il napoletano Antonio sono due agenti di polizia e l’attuale compagna del primo è l’ex moglie del secondo. I due, che lavorano in coppia, sono considerati poco affidabili e di conseguenza relegati a mansioni minori come il controllo dei parchi, fino a quando non si imbatteranno in un trafficante d’arte: esce oggi nei cinema Io e te dobbiamo parlare, il film di Alessandro Siani interpretato dallo stesso Siani e da Leonardo Pieraccioni, una commedia popolare che fatica a decollare e dove non si ride granché.

Mufasa – Il re leone di Barry Jenkins

Racconta le origini di Mufasa, il papà di Simba – precedendo pertanto Il re leone di trent’anni fa – Mufasa – Il re leone di Barry Jenkins – premio Oscar per Moonlight  nel 2016 -, un romanzo di formazione live action dove si parla (anche cantando) di famiglia, fratellanza, accoglienza e amicizia, ci si emoziona e ci può anche commuovere.

Diamanti, un film di Ferzan Ozpetek

Nella Roma degli anni Settanta due sorelle – una comandina, l’altra fragile alla fine si capirà perché – gestiscono la Sartoria Canova – che realizza abiti per il cinema – le cui dipendenti sono tutte donne, ciascuna col suo carico di guai: arriva oggi nelle sale Diamanti, quindicesimo film di un inspirato Ferzan Ozpetek che convoca 18 attrici – l’elenco è chilometrico, sono tutte brave, menzione speciale a Mara Venier – nei panni di diciotto donne alle prese oltreché con i problemi della vita – affrontati e superati grazie alla forza della solidarietà femminile, gli uomini sono pressoché pessimi – con quelli di registi isterici, di costumiste nervose e di primedonne rivali, la storia scorre e si fa vedere con piacere nonostante l’eccessiva lunghezza, mettetevi comodi.

Una notte a New York, regia di Christy Hall 

Una giovane donna sale su un taxi all’aeroporto di New York diretta a Manhattan e inizia a dialogare con il tassista. Col passare del tempo e l’aumentare del traffico la conversazione, dapprima abbastanza banale, si fa via via più profonda e riflessiva toccando temi come l’amore, la famiglia, il lavoro, il sesso: è da oggi nelle sale Una notte a New York, debutto alla regia della sceneggiatrice Christy Hall, un film che pur rimandando a molti titoli precedenti e nonostante possa finire con l’annoiare lo spettatore merita la visione per le ottime interpretazioni di Dakota Johnson e Sean Penn e per la bella fotografia.

Tofu in Japan – La ricetta segreta del signor Takano, un film di Mitsuhiro Mihara 

Un padre scontroso e sua figlia gestiscono nella prefettura di Hiroshima un negozietto dove si prepara il tofu secondo un’antica e segreta ricetta artigianale. La scoperta di essere malato spingerà Tatsuo a cercare un fidanzato per la non più giovanissima Haru: brilla da oggi nelle sale Tofu in Japan – La ricetta segreta del signor Takano di Mitsuhiro Mihara, una commedia – peraltro premiata all’ultimo Far East Festival – sulle piccole grandi cose della vita di tutti i giorni gentile e morbida, proprio come il tofu, regalatevela, circola la versione in lingua originale con i sottotitoli in italiano.

Solo per una notte, un film di Maxime Rappaz

Fa la sarta Claudine, e si occupa con amore e dedizione totale al giovane figlio disabile Baptiste. Ma ogni martedì la donna si prende la giornata libera, sale su un treno e va in un albergo che si trova nei pressi della diga della Grande- Dixence laddove, grazie alla collaborazione del concierge, individua l’uomo adatto solo per una notte, lo aggancia nella sala da pranzo, sale in camera con lui e gli si concede. La cosa si ripete di settimana in settimana fino a che un ingegnere tedesco non decide di rimandare la partenza per rivederla. Come reagirà Claudine a questa inattesa decisione? È da oggi nei cinema Solo per una notte, opera prima del regista svizzero Maxime Rappaz, molto raffinato ritratto di una donna di circa cinquant’anni comune e sola – interpretata molto bene da Jeanne Balibar – che rivendica la propria sensualità e il lusso di poter ancora desiderare, non lasciatevelo sfuggire, è un piccolo gioiello.

Piece by piece, un film di Morgan Neville

VIta e arte di Pharrell Williams raccontata con le figurine Lego: brilla da oggi nelle sale Piece by piece di Morgan Neville, un molto originale biopic animato che ripercorre le varie tappe della carriera del musicista, cantante, produttore musicale americano nonché direttore creativo di Louis Vuitton dal 2023, un tripudio di immagini, colori, musica, invenzioni e fantasia che conquista anche chi – come la sottoscritta – sapeva poco per non dire niente di Williams, non perdetevelo.