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AVS: La boutique dei nasi rossi

 

LA BOUTIQUE DEI NASI ROSSI

Dove trovi il regalo geniale per il tuo natale solidale

Anche quest’anno associazione Veronica Sacchi Onlus invita all’imperdibile appuntamento con “La boutique dei nasi rossi”, mercatino natalizio dove ogni tuo acquisto diventa un sorriso.

Ti aspettiamo da
SABATO 30 NOVEMBRE  A MARTEDI 24 DICEMBRE
Tutti i giorni dalle 10.30 alle 20.00
orario continuato – ingresso libero
– scarica il volantino allegato con tutte le info! –

da non perdere le due aperture serali: 

GIOVEDI 12 DICEMBRE
FESTA DI NATALE!

Dalle 19.00 alle 22.30, un’occasione per fari acquisti dopocena
stuzzicare buon cibo e brindare assieme a noi!

GIOVEDI 19 DICEMBRE
DESGUSTAZIA!!
apertura serale fino alle 21.30
con degustazione di vini, birre e alimentari
scelti tra le prelibatezze in vendita presso la boutique.
Assaggi, brindi e se ti piace, acquisti!

Ci trovi presso la nostra sede in
via don Luigi Guanella, 11-2/4
(traversa di viale Monza)
MM1 Precotto

Da noi puoi acquistare
Abbigliamento nuovo delle migliori marche, tra cui Missoni, Brema e Aspesi, oltre a usato selezionato
Prodotti per la cura del corpo tra cui linee termali e di erobristeria. Per la tua casa, piccoli pezzi di modernariato selezionato con cura e le fantastiche creazioni delle “Alici”. Artigianato dal mondo, cibo del commercio equo e solidale, una scelta di eccellenti prodotti biologici (olio, grana, riso, farine, salami, funghi secchi), oltre a una vasta selezione di birre artigianali (Menaresta, Birrificio Italiano, Baladin), le grappe Montù e i superlativi vini della tenuta de Gresy.
In più: giocattoli Quercetti, libri di narrativa e illustrati per bambini, materiale di giocoleria “Play” e trucchi di magia di Mondo Troll e tante altre sorprese a prezzi vantaggiosi!
MA SOPRATUTTO PUOI ACQUSTARE LA TUA COPIA DEL CLOWNDARIO 2014 – CLOWN PER CASA”
guarda qui il video di presentazione.

 

Per un Natale di libri, di Francesca Bosi Sgorbati

Sapete che i vostri amici amano i gialli ma non sapete quali autori preferiscono? Ecco un regalo carino, di spesa modica, che vi ricorderà sempre a chi lo donate: Sellerio pubblica due belle raccolte di racconti giali degli autori più famosi: Natale in giallo e Capodanno in giallo.
Volete convertire un’amica che ama le storie ma non la Storia? Regalatele Le grandi donne del MedioEvo (Ludovico Gatto) oppure Amanti e Regine (Benedetta Craveri).
Avete un’amica troppo buona che si prende batoste da tutti? Regalatele Le donne più cattive di tutti i tempi (Bruno Todaro) oppure Le 101 donne più malvage della Storia (Stefania Bonura).
C’è ancora una troppo timida tra voi? Magari si divertirà con Cortigiane. Diciotto donne fatali dell’800 (Giuseppe Scaraffia)
Vi piacciono le storie vere di vita vissuta, piene di avventure, amore, viaggi in terre lontane e guerre? Con Le avventure di un povero aristocratico (Léon de Rochechouart) il conte di Montecristo vi sembrerà monotono…
E auguri!

Francesca

Viva il panettone!

Alto, basso, con o senza canditi, glassato, farcito, ricoperto, senza zucchero, accompagnato da crema al mascarpone, genuinamente artigianale o democraticamente industriale, comunque la pensiate, una cosa è certa: il panettone è nato a Milano. Su quando e perché ci sono alcune versioni.

Una storia d’amore. Ughetto degli Atellani, falconiere milanese al soldo di Ludovico il Moro, è innamorato della bella Adalgisa, la figlia del fornaio Toni, caduto in disgrazia per via di una spietata concorrenza. Per conquistare la donzella e risollevare le sorti del potenziale suocero, Ughetto si propone come garzone, vende i suoi falchi, acquista del burro e altri ingredienti costosi per preparare un pane speciale, mai sperimentato, da vendere sotto Natale. Il pane, grande e tondo, ricco di frutta secca, canditi, uva passa, spezie e miele è un vero successo e porta il nome del suo impastatore: Pan de Toni. E vissero tutti felici e contenti.

Per aspera ad astra. Il cuoco della corte di Ludovico il Moro si accorge, troppo tardi, che il dolce speciale, preparato per la cena di Natale, si è ineluttabilmente bruciato. Fortuna vuole che un povero sguattero, un certo Toni, abbia conservato, sì, insomma, si sia fregato, parte dell’impasto a cui aveva aggiunto per suo diletto altri ingredienti di provenienza illecita: frutta candita, uova, zucchero e uvetta. Mosso da compassione verso il suo datore di lavoro, che minaccia di impiccarsi direttamente in cucina, gli regala il suo impasto che viene infornato così com’è.
Il successo è tale che il Duca stesso, messo a conoscenza della vicenda fa dare al dolce quello del suo accidentale inventore, pan de Toni.

Quel che è certo è che il Panettone nasce in un forno, a Milano, e che quella stessa magia di gusto e profumo si ripete ogni anno non solo nelle pasticcerie più in voga della città, ma anche e soprattutto in tantissime piccole panetterie artigianali che forse celebrano con orgoglio il fornaio che a inizio secolo rese il panettone un dolce accessibile a tutti: Angelo Motta.
 

Natale di carta

Vorrei consigliarvi un po’ di buoni libri, di eccellenti autori, per regalare e regalarvi ore di piacevole lettura durante queste feste. In libreria troverete, appena uscito da Einaudi, “Troppa felicità” una raccolta di racconti di una straordinaria scrittrice canadese, Alice Munro, e se cercate anche le sue precedenti raccolte, sempre edite da Einaudi, sono tutte belle (soprattutto “Nemico, amico, amante”). Un altro autore, che molti di voi conosceranno, è Erri De Luca, l’ultimo titolo apparso in libreria è “I pesci non chiudono gli occhi” e fra quelli del recente passato io ho amato molto”Il peso della farfalla” (oltretutto i titoli sono bellissimi!). C’è poi un’autrice-attrice che sicuramente amate: Franca Valeri una novantenne sempre giovane, con un intramontabile sense of humour, che dopo il delizioso “Bugiarda no, reticente” (Einaudi), si è appena cimentata in un “Diario delle fanciulle” con la ragazzaccia Luciana Litizzetto.
Invece Edmund de Waal, forse non vi dice niente, anche se i giornali ne hanno parlato come un “caso”: è un notissimo ceramista, critico e storico dell’arte che, in “Un’eredità di avorio e ambra” (Bollati Boringhieri), racconta la fantastica storia di una famiglia e di una preziosa collezione.
Amos Oz è uno degli scrittori isr&ælig;liani più noti e amati (se ancora non avete letto la sua autobiografia, intitolata “Una storia di amore e di tenebra” uscita qualche anno fa, ma penso ripubblicata in pocket dal suo editore, Feltrinelli, compratela) ora sono state appena pubblicate tre sue novelle, raccolte ne “Il monte del cattivo consiglio”.
Infine ci sono autori del passato, che Adelphi va pubblicando da anni, primo fra tutti uno scrittore che amo particolarmente, notissimo alla gran parte dei lettori e che va letto, non solo per i suoi fantastici gialli, ma soprattutto per i romanzi: Georges Simenon di cui è appena uscito “Il gatto”. Poi c’é Irène Némirovski, di lei vi consiglio soprattutto “David Golder”, “Il ballo” e “Jezabel”. Ora è appena uscito, sempre da Adelphi, che è il suo editore, “Il signore delle anime”, che non ho ancora letto, ma sarà sicuramente di qualità.