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Progetto adolescenti: il giornalismo come strumento di crescita

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Ieri c’è stata, come ogni settimana, la riunione di redazione con ABC e ci siamo trovati d’accordo con il voler creare un progetto che dia voce, in particolare, agli adolescenti ed invitarli a riflettere su se stessi, sulla società… Invitarli a pensare che il mondo è anche loro e che forse non è sufficiente sentirsi solo vittime ma possono diventare partecipi, protagonisti di forme di cambiamento che loro stessi auspicano.
I temi che vorremmo affrontare nel percorso di giornalismo sono la scrittura, partendo dalla bella scrittura, dal corsivo e dall’italico. Il segno come introduzione all’arte, sviluppo della conoscenza e del sapere, fino ad arrivare a Gutenberg. Vorremmo, facendoci condurre da professori ed esperti, attraversare argomenti che riguardino consapevolezza e il valore dell’intelletto. Vorremmo farli partecipare a riflessioni sull’incontro con il pensiero e favorire l’attitudine ad esprimenrsi correttamente. Sarebbe interessante che il percorso si trasformasse in viaggio attraverso l’educazione, la storia, la filosofia, la geopolitica, le religioni, le culture per arrivare a parlare di presente e di futuro… 🙂

Arrendersi

Adolescenti che protestano, madri che proibiscono. Trucco sì, trucco no? Questo l’oggetto del contendere.  Le madri siano comprensive. Come fa una ragazza a sottrarsi alle mirabili attrazione del make up, fra profumerie, negozi invitanti e pieni di colori? Per non parlare di rossetti e belletti visti nel bagno di casa. Meglio concedere qualcosa che negare tutto. E “lavorare” sugli errori. Uno di questi, per esempio, è nascondere brufoli e imperfezioni sotto strati di fondotinta, ostacolando la respirazione della pelle. Applicare, semmai, un correttore (ce ne sono di curativi) solo nei punti in cui è necessario usando un pennello piccolo, è preferibile. Ombretti troppo colorati non sono da mettere per andare a scuola (i professori sono poco comprensivi), mentre un po’ di mascara sulle ciglia superiori è concesso, evitando le inferiori che lasciano segni scuri ed enfatizzano eventuali occhiaie. Permesso sperimentare invece in previsione di una festa. Spingete vostra figlia a partecipare alle sedute organizzate dalle aziende cosmetiche nelle profumerie e nei grandi magazzini. Sono proprio queste le occasioni che fanno conoscere i punti del viso da mettere in risalto o da “perfezionare” e fanno acquistare dimestichezza con colori e pennelli. Perché, è noto, il trucco giusto valorizza, il trucco sbagliato imbruttisce.