Adolescenti che protestano, madri che proibiscono. Trucco sì, trucco no? Questo l’oggetto del contendere.  Le madri siano comprensive. Come fa una ragazza a sottrarsi alle mirabili attrazione del make up, fra profumerie, negozi invitanti e pieni di colori? Per non parlare di rossetti e belletti visti nel bagno di casa. Meglio concedere qualcosa che negare tutto. E “lavorare” sugli errori. Uno di questi, per esempio, è nascondere brufoli e imperfezioni sotto strati di fondotinta, ostacolando la respirazione della pelle. Applicare, semmai, un correttore (ce ne sono di curativi) solo nei punti in cui è necessario usando un pennello piccolo, è preferibile. Ombretti troppo colorati non sono da mettere per andare a scuola (i professori sono poco comprensivi), mentre un po’ di mascara sulle ciglia superiori è concesso, evitando le inferiori che lasciano segni scuri ed enfatizzano eventuali occhiaie. Permesso sperimentare invece in previsione di una festa. Spingete vostra figlia a partecipare alle sedute organizzate dalle aziende cosmetiche nelle profumerie e nei grandi magazzini. Sono proprio queste le occasioni che fanno conoscere i punti del viso da mettere in risalto o da “perfezionare” e fanno acquistare dimestichezza con colori e pennelli. Perché, è noto, il trucco giusto valorizza, il trucco sbagliato imbruttisce.

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Informazioni su Letizia Rittatore Vonwiller

Letizia Rittatore Vonwiller ha scritto e scrive per varie testate del gruppo Rizzoli (Io Donna, Casamica, Amica), occupandosi di attualità, arte, libri e bellezza. L'opportunità di lavorare per la bellezza le ha fatto scoprire un mondo affascinante. È convinta, come Dostoevskij, che "la bellezza salverà il mondo".

3 pensieri su “Arrendersi

  1. silviadelcuore

    Ciao Letizia,
    il destino mi ha affidato solo figli maschi perciò non potrò prendere parte alla disputa “trucco sì-trucco no”. Ma mi piace ricordare i primi passi nel mondo dei grandi che tutte le ‘femmine’ prima o poi si trovano a dover compiere. Si incomincia a quattro anni infilandosi le scarpe coi tacchi della mamma e facendosi pittare di rosso fuoco le unghie di minuscole mani. Fare la mamma è anche bello e non solo problematico e vedere la propria figlia che cerca se stessa anche attraverso il travestimento del trucco fa tenerezza. Chiaro che la buona educazione conta. Difficilmente una ragazza che sia stata educata alle sensibilità e al bello sentirà il desiderio di incrostarsi il viso di colore. Quando guardo l’Annunziata di Antonello da Messina vedo un volto di adolescente con un filo di cipria che le illumina lo sguardo. Sono passati sei secoli e questa adolescente è ancora splendente nella sua semplicità pur nell’incertezza di una vita impegnativa. Nel trucco delle ragazzine io vedo questa dolcezza. Ma bisogna essere ben educate.
    Apprezzo le sedute orgazizzate da professionisti, mi sembra un buon approccio ludico-tecnico che potrà aiutare a sentirsi belle e sicure. Perchè il pericolo di diventare carampane mascherate è sempre in agguato. Perchè la vita è lunga…

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  2. Letizia Rittatore

    Cara silviadelcuore, anche io sono madre di maschi, ma vedo le amiche dei miei figli. Rimangono sempre a bocca aperta quando racconto a loro di creme e belletti: è impossibile sottrarsi al loro fascino. Hai ragione tu, l’educazione e la cultura sono importanti. Perciò, una madre, oltre a incanalare una figlia sulla strada giusta del make up, dovrebbe anche aiutarla ad avere buon gusto. E farle conoscere l’arte può essere uno dei modi.

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