Archivio dell'autore: Ilaria d'Andria

24 giugno al Beltrade: Movies & Summer – Milano – Dakar

Moviessummer-Beltrade-150x212Sarà Simona Cella – da poco rientrata da Dakar – a presentare e a commentare i due film senegalesi in programma al cinema Beltrade (via Nino Oxilia 10) venerdì 24 giugno a partire dalle 18.30, eccone i titoli: Le Franc di Djibril Diop Mambéty e il musical Un Transport en commun di Dyana Gaye.

Due sguardi non convenzionali (e in versione originale con sottotitoli in italiano) su Dakar e sulla cultura senegalese e ghiaccioli in omaggio per tutti, per i biglietti e per saperne di più: www.cinemabeltrade.net

23 giugno al Mudec: SconfinaMenti – Le culture si incontrano al cinema

batadCi siamo quasi, sta per ripassare per Milano SconfinaMenti, la rassegna itinerante sul cinema delle culture migranti partita lo scorso 3 maggio da Cabras e sarà il regista di origine singalese Suranga Katugampala a introdurre il film Batad di Benji Garcia, che racconta i problemi di un adolescente di Batad – località delle Filippine ricca di tradizioni e di riso – alle prese coi desideri consumistici sollecitati dai tanti turisti incontrati: appuntamento al Mudec (via Tortona 56) giovedì 23 giugno alle 20.30, l’ingresso è gratuito, per conoscere tutte le tappe della rassegna (il cammino prosegue fino al prossimo 22 luglio) e per altre notizie www.sconfinamenti.it

Ma ma – Tutto andrà bene, regia di Julio Medem

locandinaQuando le viene diagnosticato un tumore al seno Magda (Penelope Cruz) – una giovane donna che ha appena perso anche lavoro e marito – va alla guerra contro il male con coraggio e dignità infinite confortata dal pensiero del figlioletto dodicenne promessa del calcio e dall’incontro con Arturo (Luis Tosar), un ex calciatore ora cacciatore di talenti per il Real Madrid nonché neovedovo. Ma quando poi a distanza di un anno il cancro si ripresenta implacabile Magda dichiara al poco tempo rimasto una sfida lunga nove mesi, di nome Natasha.

Raccontare il dolore al cinema è un’impresa difficilissima, il rischio di ricattare lo spettatore e di farlo sprofondare in un mare di lacrime è dietro l’angolo, càpita che qualche film riesca ad aggirarlo (come Truman – Un vero amico è per sempre), la maggioranza invece non si sottrae al rischio, e così fa Ma ma che descrive la battaglia di Magda senza fare sconti con una sceneggiatura sovraccarica e non solo di disgrazie (tutti quei granchi!) ma di sicuro arricchita dalla notevole intensa partecipe energica toccante interpretazione di Penelope Cruz.

Se siete in una giornata di quelle proprio no, lasciate perdere.

Cinema Palestrina: Calcolo infinitesimale, regia di Enzo Papetti e Roberto Minini-Meròt

vuValeria Hostis (Stefania Rocca) – giornalista d’assalto delle maggiori testate del mondo – piomba a Stromboli (bellissima) alla ricerca di Roberto Pistis (Luca Lionello), fascinoso autore di un unico romanzo – Calcolo infinitesimale, appunto – che molti anni prima gli diede notorietà ma anche il desiderio di ritirarsi nella quiete dell’isola. I due si incontrano, simpatizzano, lei riesce a ottenere l’ambita intervista e tra stuzzicamenti reciproci, giochi maliziosi, inganni, ribaltamenti di ruoli, rimandi e messinscene del secondo libro rimasto nel cassetto pian piano si delineano i personaggi e affiorano retroscena, particolari e misteri sul passato di Roberto…

E’ strano e straniante questo film dove viene di continuo sottolineato il confine tra vero e falso – del resto si apre con queste parole: “Essere sinceri è una virtù, mentire è un’arte” – ma dove neppure i due affiatati protagonisti con le loro recitazioni impostate e troppo rigide riescono a sollevare le sorti di una sceneggiatura di sicuro coraggiosa ma anche ambiziosa che miscela generi e colori risultando alla fine confusa e faticosa da seguire.

In programmazione al cinema Palestrina (via Palestrina 7), per gli orari e altre informazioni www.progettolumiere.it

 

 

Dal 18 al 26 giugno allo Spazio Oberdan: Jean Vigo

ataE’ completo nella sua brevità l’omaggio della Cineteca Italiana al regista visionario e anticonformista Jean Vigo, in programma allo Spazio Oberdan a partire da domani. Jean Vigo, nato nel 1905 e morto di tubercolosi a 29 anni, ha lasciato soltanto un film, un mediometraggio e due brevi documentari ma sei ore gli sono bastate per essere considerato uno dei maggiori maestri del cinema. Si inizia sabato 18 giugno alle 21.15 (repliche il 20 alle 17 e il 25 alle 17.15) con la proiezione de L’Atalante del 1934, storia di una coppia di freschi sposi che percorre la Senna a bordo di una chiatta in compagnia di un marinaio, un cane e un ragazzo, domenica 19 alle 15 (repliche il 24 alle 19.15 e il 26 alle 21.15) proiezione di La Natation par Jean Taris + Zéro de conduite + A propos de Nice, per altre notizie: www.cinetecamilano.it

Tutti vogliono qualcosa, regia di Richard Linklater

linAmerica, anni Ottanta.

Le vacanze di Jack e di un gruppo di ragazzi stanno finendo, mancano tre giorni all’inizio dell’anno accademico, le ore passano bevendo, fumando, facendo scherzi, giocando a baseball, chiacchierando molto anche di niente, corteggiando le ragazze: ecco in sintesi Tutti vogliono qualcosa, non il solito film sul college, di più, l’affresco vivente di una generazione, di un’epoca, di una società in equilibrio tra nostalgia e goliardia.

Colonna sonora coi fiocchi (Zappa, Eno…), e poi attenzione estrema ai costumi, agli accessori, cercate di vedere il film in lingua originale coi sottotitoli.

 

La casa delle estati lontane, regia di Shirel Amitay

casa atNel 1995, ad Atlit, vicino Tel Aviv.

Tre sorelle (interpretate da Géraldine Nakache, Yael Abecassis e Judith Chemla: brave) residenti altrove si riuniscono per vendere la casa di famiglia dove hanno trascorso tante estati con i genitori, morti entrambi. Il giardino è pieno di erbacce, l’interno è malridotto, solo il fascino è rimasto intatto, e i giorni di convivenza obbligata fanno riemergere antiche rivalità e molte incomprensioni, mentre invadenti e ingombranti apparizioni si palesano rievocando il passato… Ma quando il 4 novembre l’assassinio di Yitzhak Rabin interrompe i sogni di pace, è come se l’equilibrio, l’accordo raggiunto e l’armonia ritrovata tra Darel, Calì e Asia non cancellino la speranza.

La casa delle estati lontane racconta una storia agrodolce sullo sfondo della Storia, il risultato è imperfetto anche per la presenza – come già ricordato – di troppi fantasmi, inoltre il doppiaggio di sicuro non giova, ma si respira un importante messaggio di pace.

 

 

Dal 20 al 29 giugno allo Spazio Oberdan: Miguel Gomes – La trilogia delle mille e una notte

arabian_nights_foto_04-460x230Un suggestivo lunghissimo viaggio ricco di fantasia e immaginazione, leggero e profondo, dentro la crisi e la cruda realtà del Portogallo contemporaneo, sulle tracce dei racconti di Sherazade: da lunedì 20 giugno la Cineteca Italiana propone allo Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2) Le mille e una notte – Arabian Nights, la trilogia di Miguel Gomes suddivisa in tre volumi (Inquieto, Desolato, Incantato) di due ore ciascuno, appuntamento con la prima parte il 20 alle 21 e il 22 alle 18, con la seconda il 23 alle 21 e il 26 alle 18.45, proiezione dell’ultimo volume il 28 giugno alle 21 e il 29 alle 16.45, per saperne di più www.cinetecamilano.it

Dal 16 giugno al 14 luglio: Sormani d’estate 2016 – Libri da Oscar

farCinque giovedì alla Corte d’Onore di Palazzo Sormani (corso di Porta Vittoria 6) con cinque film tratti da libri, si parte il 16 giugno alle 21.30 con Fahrenheit 451 di François Truffaut da Ray Bradbury, si prosegue il 23 alla stessa ora con C’è posta per te di Nora Ephron – ispirato a Scrivimi fermo posta di Ernst Lubitsh a sua vota ispiratosi a una commedia di Miklos Laszlo -, il 30 giugno con 84 Charing Cross Road dalle pagine di Helene Hanff, per il programma completo delle proiezioni (che sono a ingresso libero e che in caso di pioggia traslocano nella Sala del Grechetto) e per conoscere le altre rassegne estive organizzate alla Sormani: www.comune.milano.it/biblioteche

Ducale Multisala e Arcobaleno Filmcenter: Rassegna Replay

RePlay4_POSTER_generico-750x1071Continua al Ducale Multisala (piazza Napoli 27) e all’Arcobaleno Filmcenter (viale Tunisia 11) Replay, la rassegna che permette di recuperare o rivedere tanti titoli di stagione a 3 euro: appuntamento martedì 14 giugno alle 21.30 al Ducale con Remember di Atom Egoyan, che giovedì 16 sarà poi proiettato all’Arcobaleno, allo stesso orario.

Il film scelto per la prossima settimana è Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti, per il calendario completo e altre notizie www.cinenauta.it

In nome di mia figlia, regia di Vincent Garenq

danielAndré Bamberski ha vissuto buona parte della sua vita per dare giustizia alla figlia quattordicenne, morta nel luglio del 1982 mentre era in vacanza in Germania con l’ex moglie e col suo nuovo compagno, il medico tedesco Dieter Krombach: la morte di Kalinka viene imputata a un incidente ma il padre non ci crede, da subito dubita e indaga scoprendo che le cose sono andate non come le hanno raccontate ma in tutt’altro modo. Togliere il caso dall’oblio e riaprirlo è difficile tantopiù che coinvolge il tribunale francese e quello tedesco ma André è un padre pronto a tutto, non si perde d’animo, non molla e lotta per ventisette lunghi anni riuscendo alla fine a dare giustizia alla sua bambina.

Tratto da un fatto di cronaca vera In nome di mia figlia è proprio un bel film che trova i suoi punti di forza e di grandezza nella magnifica interpretazione di Daniel Auteuil e nella regia asciutta ed essenziale ma molto efficace e coinvolgente di Vincent Garenq, regista non nuovo in casi giudiziari.

Un americano a Parigi, regia di Vincente Minnelli

ameOltreché i quattro film di (e con) Jacques Tati e i quattro film interpretati da Gene Tierney da qualche giorno brilla nelle sale un altro gioiello senza tempo fresco di restauro e in versione originale con sottotitoli in italiano, è Un americano a Parigi di Vincente Minnelli, del 1951.

Jerry Mulligan – un giovane pittore americano senza un soldo (Gene Kelly) di stanza a Parigi dopo la fine della seconda guerra mondiale – è corteggiato da una signora ricca sfondata ma innamorato di Lise, una ragazza bella e povera (Leslie Caron) fidanzata però con l’amico Paul: se bastano poche righe per ricordare la trama semplice semplice, ce ne vorrebbero molte di più per descrivere la messinscena meravigliosa con coreografie bellissime e coloratissime e con scenografie che richiamano grandi quadri di grandi artisti, sulle famose musiche di George Gershwin, ma a che servono parole, lodi e aggettivi quando si ha possibilità di andare al cinema a godersi lo spettacolo coi propri occhi e le proprie orecchie?

In sala in sala… sarà come farsi un bel regalo, uscirete soddisfatti e contenti.

Al Ducale Multisala e all’Arcobaleno Filmcenter: Aperitivo con i classici

APERITIVO_POSTER-360x514

Sempre di giovedì, sempre alle 19,20, con biglietto a 7€ comprensivo di un drink: prosegue al Ducale Multisala (piazza Napoli 27) e all’Arcobaleno Filmcenter (viale Tunisia 11) Aperitivo con i classici, rassegna di film classici senza tempo restaurati dalla Cineteca di Bologna, appuntamento giovedì 16 giugno con Salvatore Giuliano di Francesco Rosi, il 23 con Amarcord di Federico Fellini, il 30 con I pugni in tasca di Marco Bellocchio, per il calendario completo – fino al 28 luglio – e altre informazioni www.cinenauta.it

14 giugno allo Spazio Oberdan: Cinema senza barriere

oroContinua allo Spazio Oberdan Cinema senza barriere, il film scelto per martedì 14 giugno è Woman in Gold di Simon Curtis.

Il film potrà essere seguito dai non udenti in cuffia a infrarossi e dai non vedenti attraverso i sottotitoli, le cuffie vanno prenotate al numero 02 87242114, l’ingresso è gratuito anche per gli accompagnatori, la proiezione inizia alle ore 20, per sapere altro: www.cinemasenzabarriere.it e www.cinetecamilano.it

Dal 15 giugno al 31 agosto allo Spazio Oberdan: Milanifesto – I film girati a Milano, mostra e proiezioni

banditi

Nel corso del tempo Milano ha fatto da set a tanti film, si sofferma su quelli girati tra gli anni Sessanta e gli Ottanta (dai poliziotteschi, alla prima regia di Celentano) Milanifesto, mostra di manifesti – provenienti dalla collezione di Vito Elia – che inizia il 15 giugno nel foyer dello Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2) dove resterà fino al 31 agosto (con ingresso libero).

Ovviamente una mostra sui manifesti cinematografici non può non essere accompagnata da proiezioni, e infatti la Cineteca ha organizzato un ciclo di film girati a Milano, tre i film in programma a giugno, eccoli: La rimpatriata di Damiano Damiani (il 15 giugno alle 21.15), Banditi a Milano di Carlo Lizzani (il 21 alle 18.45) e Svegliati e uccidi sempre di Lizzani ( il 30 alle 21), per altre notizie www.cinetecamilano.it

L’uomo che vide l’infinito, regia di Matt Brown

infinitoCi sono dei film da vedere non tanto per come raccontano la storia quanto per la storia che raccontano, L’uomo che vide l’infinito è tra questi, tantopiù che la sottoscritta non aveva mai sentito nominare Srinivasa Ramanujan, un asso della matematica autodidatta nato a Madras, in India, e convocato nel 1913 al Trinity College di Cambridge dallo stimato professore G. H. Hardy per dimostrare le sue formule innovative.

I pregiudizi dei rigidi e austeri professoroni nei confronti dell’indiano considerato diverso (interpretato da Dev Patel) quindi inferiore, il contrasto tra la formazione accademica e quella decisamente istintiva del nuovo arrivato che trovava le soluzioni a modo suo – le intuiva dall’alto -, la grande amicizia tra il glaciale e solitario professor Hardy (Jeremy Irons: impeccabile), la sua battaglia perché quel geniale ragazzo spesso in ciabatte fosse trattato alla pari e la proposta – alla fine accolta – di nominarlo fellow dell’università: il regista vira al melodramma, preme l’acceleratore qua e là sugli aspetti toccanti della vicenda puntando al cuore degli spettatori e alla commozione ma, come si diceva all’inizio, nonostante la mancanza di qualche guizzo e nonostante il tutto risulti un po’ didascalico, la storia è una bella storia e ora so chi è Srinivasa Ramanujan e quale contributo ha lasciato.

12 giugno al Cineclub Zarbo d’Essai: La proposta, regia di John Hillcoat

la%20proposta

Dopo una domenica di riposo torna al Cineclub Zarbo d’Essai (via De Castillia 9) il consueto appuntamento col grande cinema da (ri)scoprire, il film scelto per il 12 giugno è La proposta di John Hillcoat, ultimo titolo del ciclo Australia: outback, deserto e dintorni scritto e musicato da Nick Cave.

Si inizia come sempre alle 21.15, si entra con tessera Arci più un libero contributo, per saperne di più zarbodessai@tiscali.it

Dal 10 al 12 giugno all’Anfiteatro Martesana: sMart Weekend

smart-weekend-locTre giorni di cinema, e non solo, a partire da domani e fino a domenica 12: inizia venerdì 10 all’Anfiteatro Martesana (all’interno del Parco della Martesana, si entra da via Agordat) sMart weekend, tanti gli appuntamenti previsti, tutte gustose occasioni per andare alla scoperta di quella parte di Milano. Tra i film in programma ci sono  Requisitos para ser una persona normal (il 10 alle ore 23), commedia spagnola di Leticia Dolera e il film malese Men who save the world di Seng Tat Liew (l’11 alle ore 22.15), è tutto gratis, per conoscere il calendario completo e per altre notizie www.cinemart.org