Archivio dell'autore: Ilaria d'Andria

Dal 1° al 13 dicembre: Il mio nome è Giovanna, Giovanna d’Arco

la%20passione%20di%20giovanna%20d'arco_03Il prossimo 7 dicembre Giovanna d’Arco di Giuseppe Verdi inaugurerà la stagione scaligera, la Cineteca coglie l’occasione per dedicare alla vicenda della pulzella d’Orleans una rassegna di film.

Le proiezioni sono al Museo Interattivo del Cinema (viale Fulvio Testi 121)  e allo Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2), si comincia martedì 1° dicembre al Mic con Giovanna d’Arco di Victor Fleming dove Giovanna è Ingrid Bergman, tra gli altri titoli ci sono La passione di Giovanna d’Arco di Carl Theodor Dreyer, Giovanna d’Arco di Jacques Rivette e ancora Giovanna d’Arco al rogo di Roberto Rossellini, Nitrate Flames di Mirko Stopar.

Il 7 dicembre proiezione in entrambe le sedi della prima in diretta dalla Scala, appuntamento alle 17.30.

Per il calendario completo e altre informazioni: www.cinetecamilano.it

Martedì 1° dicembre: Cocktail Agende Dogue & Gattopolitan 2016

invito cocktail presentazione agende dogue & gattopolitan 2016 - martedì 1 dicembreAi primissimi di ottobre segnalai a chi ha o ama i cani e/o i gatti l’edizione 2016 di Dogue e Gattopolitan, le agende dedicate agli amici a quattro zampe ricche di foto, consigli e curiosità. Le agende saranno presentate e festeggiate martedì 1° dicembre al Grand Hotel et de Milan (via Manzoni 29) dalle 18 alle 21, per partecipare bisogna prenotarsi (telefonando a Morino Studio: 02 48110297 oppure scrivendo a: legadelcane-mi@morinostudio.com).

Infine vi ricordo che una parte del ricavato della vendita delle agende sarà devoluta alla Lega Nazionale per la Difesa del Cane – Sezione di Milano, impegnata nella cura di animali abbandonati.

 

Loro chi? Regia di Francesco Miccichè e Fabio Bonifacci

loroLa vita di Marcello – professione: truffatore – e quella di Davide – timido e precario ma onesto, al momento impegnato come dimostratore di improbabili prodotti da vendere – si incrociano quando il primo – nei panni di un cameriere un po’ strano – attira il secondo in una trappola facendogli perdere in una notte i pochi risparmi, il lavoro e non solo. David si mette sulle tracce dell’imbroglione, finendo per diventarne complice in un tour di truffe per l’Italia alla ricerca di altri polli da spennare.

Marcello è Marco Giallini, David è Edoardo Leo, i due sono bravi e affiatatissimi e Loro chi? è una commedia scoppiettante, spassosa, vivace, piacevole e ben ritmata – al netto di qualche momento di stanchezza – da gustarsi senza saperne di più.

In sala in sala…

24 e 25 novembre al cinema: Teatro alla Scala – Il tempio delle Meraviglie di Luca Lucini, Silvia Corbetta e Piero Maranghi

film scalaTutto o almeno tanto di quel che vorremmo sapere sul teatro più famoso del mondo e su quel che rappresenta da più di duecento anni anche attraverso le parole di chi vi ha lavorato, vi ha cantato, vi ha danzato, vi ha diretto come Riccardo Chailly, Roberto Bolle, Placido Domingo, Carla Fracci e la lista continua…:sta per arrivare Teatro alla Scala – Il Tempio delle Meraviglie, al cinema solo martedì 24 e mercoledì 25 novembre, per conoscere le sale coinvolte e altro www.nexodigital.it

23 e 24 novembre: Ricomincio da tre di Massimo Troisi in edizione restaurata

ricomincio-locChi non ha ancora mai visto il primo film di Massimo Troisi – dove Massimo Troisi è Gaetano, un giovane napoletano che decide di partire per Firenze e ricominciare da tre, visto che almeno tre cose buone nella vita le ha fatte – può iniziare da zero e vederlo per la prima volta; chi invece lo ha visto, rivisto e amato può riassaporare il talento, la malinconia e l’arte dell’immenso Troisi nella versione restaurata di Ricomincio da tre curata del Centro sperimentale di Cinematografia.

Soltanto lunedì 23 e martedì 24 novembre all’Apollo, all’Odeon e nelle sale del circuito Uci: per gli orari e altre notizie www.spaziocinema.info www.thespacecinema.it  www.ucicinemas.it

Dal 24 novembre al 6 dicembre al Museo Interattivo del Cinema: Marco Bellocchio. 50 anni di cinema

21809Già, 50 anni, tanti ne ha compiuti da poco I pugni in tasca, il primo folgorante e corrosivo film di Marco Bellocchio – ai tempi venticinquenne – che puntava contro la famiglia, microcosmo borghese per eccellenza, anticipando i fermenti del ‘68 e che sarà proiettato al Museo Interattivo del Cinema (viale Fulvio Testi 121) il 29 novembre nell’ambito della retrospettiva organizzata dalla Cineteca per ripercorrere la carriera, le tematiche, i linguaggi, le tecniche del regista.

Tra gli altri titoli ci sono Sbatti il mostro in prima pagina, L’ora di religione, La Cina è vicina e Marcia trionfale, per conoscere il calendario completo, gli orari e altre notizie: www.cinetecamilano.it

Dobbiamo parlare, regia di Sergio Rubini

dobbiamoUna sera come tante una coppia genere generone romano – entrambi medici e nel mezzo di una crisi matrimoniale causata dal tradimento di lui – piomba nell’attico dei cari amici Vanni e Linda – genere intellighenzia di sinistra, scrittore lui, collaboratrice silenziosa ai suoi romanzi lei – e li coinvolge in un gioco al massacro che prosegue fino al mattino tra rivelazioni, recriminazioni, crudeltà e tanto veleno facendo affiorare rancori inaspettati anche nei due intellettuali apparentemente felici e innamorati nonché intenti a contenere la rabbia di Alfredo e Costanza per tutta la lunga notte. Quale coppia resterà in piedi? quale scoppierà? e chi sceglierà di andarsene?

Dobbiamo parlare è una sorta di Carnage alla vaccinara con quattro interpreti (Fabrizio Bentivoglio e Maria Pia Calzone sono i due medici, Sergio Rubini e Isabella Ragonese formano la coppia di intellettuali) affiatati (hanno recitato il testo a teatro, e si vede), un meccanismo scorrevole e ben oliato che fa ridere abbastanza anche se alla fine un po’ sfinisce e poi il milanese Bentivoglio alle prese col romanesco ha qualcosa di stonato.

In fondo al bosco, regia di Stefano Lodovichi

loc_in-fondo-al-boscoA Croce di Fassa, un tranquillo villaggio in Trentino, durante la festa dei Krampus – quando gli abitanti si travestono da diavoli – Tommi, un bambino di quattro anni, scompare nel nulla. Segue inchiesta, la famiglia va in tilt e il padre Manuel, prima incolpato, viene prosciolto.

Cinque anni dopo, sempre dal nulla, Tommi torna a casa ma anche se il DNA corrisponde la mamma e il nonno dubitano sulla reale identità del bambino ritrovato. Cosa accadde quella notte di cinque anni prima? Tanti lo sanno e non lo dicono ma poi lo diranno rivelando come laddove ogni 5 dicembre si sfila mascherati da diavoli i diavoli esistano veramente…

In equilibrio tra horror e thriller psicologico e intriso di rimandi a fatti di cronaca nera italiana ben riconoscibili In fondo al bosco ha il coraggio di osare, si poggia su trama e atmosfere intriganti, ha un colpo di scena finale e attori efficaci (soprattutto Filippo Nigro e Camilla Filippi, i genitori di Tommi) al netto di imperfezioni, incongruenze e pecche qua e là.

 

 

Bella e perduta, regia di Pietro Marcello

carditelloDerubata, svuotata, degradata, abbandonata, utilizzata come discarica, come rifugio dei casalesi, poi messa (invano) all’asta: è la Reggia di Carditello, vicino Caserta, meraviglia fra altre meraviglie borboniche (Palazzo Reale di Napoli, la Reggia di Capodimonte sempre a Napoli, quella di Portici, e l’elenco continua…), costruita nel 1787 come centro agricolo e lasciata nel corso del tempo sempre più andare fino all’acquisto da parte dello Stato, nel 2014.

Ma la Reggia perduta aveva un angelo custode tutto suo, un pastore di nome Tommaso Cestrone, che l’amava, se ne prendeva cura in cambio di nulla – anzi: a proprie spese – e che morì d’infarto, a 48 anni, il 25 dicembre 2013. Ecco, è proprio attorno a Tommaso, al suo amore e alla sua dedizione semplici e pure che Pietro Marcello – casertano, classe 1976 – compone Bella e perduta, una fiaba visionaria calata nella cruda cupa realtà dove si immagina che l’angelo custode prima di morire affidi il bufalotto parlante Sarchiapone a Pulcinella (il tramite tra i vivi e i morti) perché salvi l’animale  – maschio, quindi destinato a diventare bistecche  – portandolo verso la Tuscia in un viaggio attraverso la sua patria scempiata, abbrutita, umiliata.

Bella e perduta è un’opera molto struggente e molto poetica alla scoperta della bellezza dentro e oltre la decadenza da non lasciarsi scappare, e se da queste mie poche righe può sembrare un oggetto ibrido, stravagante e ardito vi assicuro che una volta entrati nel suo spirito ci si scivola dentro fino alla fine restandone sorpresi, incantati, colpiti.

A Milano il film è in programmazione da oggi al cinema Mexico (via Savona 57: orari e altre notizie su www.cinemamexico.it) e sabato 21 novembre alle 21.30 il regista Pietro Marcello incontrerà il pubblico.

Mr Holmes – Il Mistero del caso irrisolto, regia di Bill Condon

Mr_-HolmesIl leggendario investigatore inglese – ormai anziano, parecchio stanco e con la memoria sempre più sbiadita – vive da tempo in campagna, trascorre le giornate dedicandosi alle api e chiacchierando con un bambino di dieci anni sveglio e adorante – figlio della fedele governante – al quale oltreché insegnare le basi dell’apicultura confida i tormenti causati dall’ultima indagine rimasta irrisolta e i motivi che lo costrinsero molti anni addietro a ritirarsi.

Ecco Mr. Holmes di Bill Condom dove il detective – senza berretto con visiera e senza pipa – è descritto nella fase finale della vita, quella dei bilanci, e il film riflette sulla possibilità – ancora possibile anche per chi ha vissuto, come Holmes, dando retta sempre alla ragione – di abbandonarsi ai sentimenti e costruirsi dei legami affettivi.

Il carisma, la classe e la bravura di Ian McKellen – uno Sherlock Holmes burbero, tenero e infinitamente fragile – sono decisamente gli aspetti migliori di un film elegantissimo e raffinatissimo ma un po’ lento e appesantito da ricorrenti flashback.

A testa alta, regia di Emmanuelle Bercot

a testaChissà se Malony – ormai diciottenne e soprattutto padre – riuscirà a camminare a testa alta oltre la sequenza finale del film lungo la strada della vita e lasciarsi così alle spalle il tribunale – da dove è entrato e uscito per dodici anni, ne aveva sei quando la madre drogata e incapace di prendersene cura lo abbandonò – e un percorso segnato da scatti d’ira, rabbie ingestibili, pulsioni violente e incontrollate, bravate e fughe tra centri d’accoglienza, giornate in carcere e colloqui con Florence – un giudice minorile – e Yann – un assistente sociale che in Malony rivede se stesso.

Chissà, perché A testa alta ha un finale forse troppo consolatorio e ottimista, d’altronde l’intento della regista è dimostrare che anche la vita più perduta, più irrecuperabile e più autodistruttiva può avere la possibilità di un domani migliore laddove esista qualcuno disposto a tenderle una mano.

Nulla di nuovo, il cinema è pieno di ragazzi difficili – da Truffaut, ai fratelli Dardenne, a Van Sant passando per Cani perduti senza collare di Jean Delannoy con Jean Gabin –, a ogni modo Rod Parodot è bravo ed efficace nel ruolo di un adolescente arrabbiato, zero empatico e in lotta col mondo e poi è sempre divina che più divina la divina Catherine Deneuve, il giudice minorile.

 

 

La Dame de Chez Maxim per l’Ordine di Malta

 sdea

28/11/15 Teatro della Scuola Militare Teulié

Giusto due parole sulla compagnia teatrale impegnata nello spettacolo segnalato: si chiama SDEA, calca le scene milanesi da molti anni, è indipendente e senza scopo di lucro, realizza farse e commedie, è diretta da Alberto Monti assieme a Edoardo Corvi Mora e per saperne di più basta farsi un giro nel suo sito (www.sdea.it).

Adesso passiamo allo spettacolo del 28 novembre: è La Dame de Chez Maxim, è una commedia in tre atti di Georges Feydeau, promette ritmo, divertimento e tante risate, i biglietti costano € 30 e il ricavato della serata è destinato alle opere assistenziali dell’Ordine di Malta.

Il palcoscenico sarà la Sala Teatro della Scuola Miliare Teulié (corso Italia 58), si inizia alle 21, per informazioni e prenotazioni: www.sdea.it

22 novembre al Cineclub ZARBO d’ESSAI: Il cinema ritrovato, ogni domenica un film da riscoprire

ministroChe daranno domenica 22 al Cineclub ZARBO d’ESSAI? Ecco qua: daranno Il Ministro – L’esercizio dello stato di Pierre Schoeller, un film del 2011 che racconta la storia politica e personale di Bertrand Saint –Jean, un onesto ministro dei trasporti francese.

In via Gaetano De Castillia 9, si entra con tessera Arci più contributo, la proiezione inizia alle 21.15, per informazioni scrivere a zarbodessai@tiscali.it oppure telefonare al numero 347 2768735.

Dal 20 al 22 novembre al Teatro Litta: WeWorld Film Festival

natale-all-improvvisoIn attesa del 25 novembre – Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne – venerdì 20 inizia al Teatro Litta (corso Magenta 24) la sesta edizione di WeWorld Film Festival, rassegna di film aventi come tema la difesa dei diritti dell’infanzia e delle donne.

Il programma comprende l’anteprima di Natale all’improvviso di Jessie Nelson (venerdì 20 dopo Britti e nelle sale dal 26), il documentario The Mask You Live In di Jennifer Siebel Newson (il 21 alle 16.30), Degradé dei fratelli libanesi Arab e Tarzan Nasser (sempre il 21 alle 21) e I Am Nojoom, Age10 and Divorced della regista yemenita Khadija Al-Salami dove il titolo dice già tutto (il 22 alle 19) ma il primo appuntamento è per venerdì 20 alle 20.30 con Alex Britti e la presentazione del suo ultimo singolo Perché? i cui proventi saranno devoluti alle attività di WeWorld.

Per prenotarsi scrivere a comunicazione@weworld.it , per saperne di più su WeWorld onlus dare un’occhiata a www.weworld.it

Cinema Apollo: Afterschool, al cinema dopo la scuola

aftershoolDue spettacoli per ogni film al cinema Apollo (galleria De Cristoforis 3) al prezzo di 3 € fino a 26 anni: giovedì 19 novembre proiezione di La vita è facile ad occhi chiusi di David Trueba (spettacoli ore 13 e ore 15), stessi orari il 20 per Il sale della terra di Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado mentre il 21 Ghosthunters – Gli Acchiappafantasmi di Tobi Baumann c’è solo alle 13, per conoscere gli altri titoli e per altre notizie www.spaziocinema.info

Il segreto dei suoi occhi, regia di Billy Ray

segretoL’ex agente dell’Fbi Ray Kasten sta ricercando da tredici anni l’assassino della figlia della collega Jess (Julia Roberts) e quando è certo di esserne sulle tracce va da Irene (Nicole Kidman), un tempo amata e nel frattempo diventata vice procuratore distrettuale. Ma le cose non stanno proprio come sembra e la realtà nonché la verità è molto molto diversa…

Ecco Il segreto dei suoi occhi made in Usa che riadatta l’omonimo film argentino di Juan José Campanella di qualche anno fa – su un caso risalente agli anni Settanta di una donna violentata – alla guerra contro il terrorismo islamico dopo l’11 settembre, affidandosi a un cast stellare di richiamo: chi ha visto l’originale pur interrogandosi sui motivi dell’operazione probabilmente andrà a vederlo restando deluso e scontento da una storia parecchio immobile, monotona, lenta e pure faticosa da seguire dove passato e presente si intersecano di continuo e dove la diversa pettinatura di Nicole Kidman aiuta – non sempre, però – a non confondersi; chi invece non ha visto El Secreto de Sus Ojos (un consiglio: lo recuperi) potrebbe pure trovare il rifacimento americano passabile, chissà, personalmente rientro tra chi vide e amò il film argentino, e poi Ricardo Darín è Ricardo Darín e non è Chiwetel Ejiofor…

Rams – Storia di due fratelli e otto pecore, regia di Grímur Hákonarson

RAMS-20163635In Islanda – in una valle sperduta e inospitale dedita all’allevamento di ovini – vivono, vicinissimi di casa, Gummi e Kiddi, due anziani fratelli scontrosi che non si rivolgono la parola da quarant’anni e che comunicano attraverso dei bigliettini consegnati da un amorevole cane. Quando un morbo micidiale e contagioso colpisce un montone di Kiddi le autorità sanitarie ordinano di abbattere tutti gli animali della valle, saranno proprio le regole imposte dall’alto a far riemergere i legami di sangue tra i due, fino al tragico epilogo…

Rams – Storia di due fratelli e otto pecore ha uno stile essenziale, rigoroso e asciutto e nonostante i tempi lenti, i molti silenzi, il gelo e l’asprezza dei paesaggi e degli uomini la storia – attraversata da sprazzi di umorismo sottile e surreale – avvolge e appassiona dall’inizio alla fine.

Miglior film Un Certain Regard a Cannes 2015, adesso va premiato anche nelle sale.

Biblioteca Sormani: al cinema con Pinocchio

pinocchio-e-mangiafuocoQuattro sabati al cinema con Pinocchio.

Mentre Palazzo Sormani (via Francesco Sforza 7) ospita – fino al 30 dicembre – la mostra Infinito Pinocchio tutta dedicata al burattino di legno più letto e famoso del mondo, la Sala del Grechetto proietta – fino a sabato 12 dicembre – una rassegna di film. Oggi pomeriggio c’è Pinocchio di Walt Disney (replica il 28/11), il 21 novembre tocca al Pinocchio di Roberto Benigni, il 12 dicembre ecco l’interpretazione animata di Pinocchio di Enzo d’Alò, i film iniziano alle 15, l’ingresso è libero, per saperne di più si può telefonare al numero 02 88463372.

Dal 13 dicembre poi la rassegna si trasferisce al Museo Interattivo del Cinema, dove andrà avanti fino a fine dicembre con altre versioni, ne parleremo più avanti.