Gianluca Pacchioni, metal sculptor dall’incredibile atelier in una ex fabbrica di collirio degli anni Trenta in zona Viale Corsica. Una sua opera è stata collocata all’ingresso dell’Ambasciata Italiana a Parigi come simbolo del savoir-faire artigianale italiano.
Intervista a cura di Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte
Qual è il suo quartiere?
Porta Vittoria – Corsica – Argonne
Il quartiere ha una sua identità precisa? E qual è?
E’ un quartiere popoloso, non popolare, sta cominciando, finalmente, ad avere un carattere multirazziale.
Chi vi abita si riconosce in lui?
Mi è difficile rispondere a questa domanda: vivo abbastanza separato dalla realtà del quartiere, sono spesso nel mio studio e un po’ isolato.
Ha una storia, aneddoto, episodio interessante sul suo quartiere?
Sui muri esterni del mio studio è stato fatto il primo graffito di Milano, dai ragazzi del quartiere coordinati da alcuni studenti di Brera. Era verso la fine degli anni ’70 …io ero adolescente e andavo molto fiero che fosse sui muri di una proprietà di famiglia. Purtroppo è stato poi cancellato a causa di una profonda ristrutturazione degli immobili: io mi opposi ma ero troppo piccolo! Prima o poi lo rifarò…anzi ho gia preso contatti con un gruppo di artisti…stiamo un po’ a vedere…
In questi ultimi anni il quartiere è cambiato molto?
No, non è cambiato molto. Nel senso che le sue potenzialità sono ancora inespresse.
Quali sono i difetti del quartiere? (rumore, movida, traffico, carenza di mezzi, troppi negozi)
Essendo nato nel dopoguerra, quindi di fretta, ci sono tanti palazzi e pochi parcheggi. Per il resto è in evoluzione e in linea con altre zone di Milano.
Quali sono le cose belle?
Linate vicinissimo, che mi fa sentire particolarmente libero. Lambrate e la sua vita artistica. Parco Forlanini e i suoi grandi prati. E i servizio di trasporti di superficie che è molto efficiente e mi lega al centro in un attimo. E poi alcuni ottimi ristoranti.
C’è un mercato e lei ci va?
Sì, un ottimo mercato che frequento sempre il venerdì.
Il Comune di Milano, secondo lei, lavora bene per rendere migliore la città?
Un sindaco si giudica dalla qualità di vita dei propri cittadini: sia Letizia Moratti sia Pisapia hanno fatto bene in questa zona ma, come dicevo sopra, ci sono ancora molte potenzialità.
C’è qualcosa che consiglierebbe al Comune per migliorare il suo quartiere?
Piantare più alberi, dare più permessi per realizzare terrazze e per far quindi vivere i viali alberati, tollerare un po’ meno il parcheggio selvaggio.
Nel suo quartiere ci sono aree verdi e sono curate?
Si ci sono aree verdi private e pubbliche. Viale Argonne, ora un po’ disastrato per il cantiere metro 4, è un bellissimo polmone per la zona e anche un punto di aggregazione della città.
Lei fai qualcosa per il suo quartiere? O le piacerebbe farlo?
Forse lo faccio di più per i miei vicini: grazie alla mia passione per le piante, quando si affacciano , hanno un bella vista su un giardino sempreverde e molto curato. Per gli altri, come ho detto prima, vorrei ridar vita al muro esterno, con un bel murales che affronti i temi ecologici e il rispetto per la natura e che sia ogni giorno una buona fonte di ispirazione.