“Il mio quartiere”: Le Terrazze, la Broadway di Milano- Gio’ Tettamanzi

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Giovanna Tettamanzi Giovanna Tettamanzi, giornalista, lavora per Milano Sud, mensile che si occupa delle zone 5 e 6

Qual è il suo quartiere?
Il Quartiere residenziale Le Terrazze.

Il quartiere ha una sua identità precisa? E qual è?
E’ nato nel ’90-’91, tra via Dei Missaglia e il Parco Ticinello
. Essendo di recente edificazione, non si può parlare di vera e propria identità. Sono case di proprietà degli enti previdenziali di varie categorie, che via via hanno poi venduto (o stanno vendendo, come nel caso dell’Inpgi) agli inquilini. Gli edifici sono stati edificati dal costruttore Ligresti.

Chi vi abita si riconosce in lui?
“Riconoscersi” in un quartiere comporta una storia che il nostro ancora non ha… a differenza invece delle zone che lo circondano, dal Gratosoglio al Parco Sud, che di storia – nel bene e nel male – ne hanno tanta.

Ha una storia, aneddoto, episodio interessante sul suo quartiere?
Non proprio un aneddoto, più un’osservazione curiosa: alle spalle del mio caseggiato c’è una grande area verde. Bene: all’inizio si diceva che ci avrebbero costruito una piscina e invece oggi stanno per edificare una chiesa, che i fedeli della zona stanno tra l’altro aspettando ormai da anni. Un’altra curiosità? La via Dei Missaglia è anche detta la Broadway del sud Milano! Tanti i teatri presenti: dal Pim Off di via Selvanesco all’Atir Ringhiera di Serena Sinigaglia in via Boifava, al Teatro delle Marionette dei fratelli Colla in via Montegani… solo per citare i più conosciuti.

In questi ultimi anni il quartiere è cambiato molto? Sostanzialmente è rimasto lo stesso. Alle Terrazze molti negozi hanno aperto e poi chiuso, per effetto della concorrenza dell’Esselunga di via Dei Missaglia, situato proprio a ridosso. Lo spiazzo centrale, piazza Cantoni, che si allarga davanti al Residence Arcobaleno (pensionato Bocconi, oggi di proprietà Unipol) è stato recintato, e chiuso di notte per tenere lontano i vandali ed evitare danneggiamenti.

Quali sono i difetti del quartiere? (rumore, movida, traffico, carenza di mezzi, troppi negozi) Traffico e rumore di certo no: il quartiere è davvero un’oasi di tranquillità. Ma nemmeno troppi negozi, purtroppo… anche se c’è tutto quel che serve: farmacia, tintoria, fornaio, edicolante, bar (diversi), pizzerie, gelateria, negozi di parrucchiere… L’ideale sarebbe che i negozi sotto al Residence Arcobaleno, rimasti sempre spazi vuoti, venissero dati in gestione a soggetti tra il pubblico e il privato, a prezzi calmierati. E’ una trattativa in corso (che va però a rilento) tra Unipol, il Comune di Milano e il Comitato di Quartiere Le Terrazze. Non è tutto: è proprio di questi giorni la voce che indica il Residence come possibile location dal 2017 per l’accoglienza di rifugiati.

Quali sono le cose belle?
Come dicevo, la quiete e il verde. Dalle nostre case vediamo le risaie e le cascine nei dintorni… e il Parco Ticinello, che presto sarà più attrezzato e strutturato. Ma non solo questo. Un’altra cosa molto bella è la vitalità della zona. Qualche esempio: lungo via Dei Missaglia sono sorti spazi verdi autogestiti, con alberi piantumati e curati dai cittadini, riuniti nell’Associazione la “Compagnia dell’Anello-Gratosoglio”. Si trovano all’altezza della grande e luminosa serra Lorenzini, che è anche luogo di tante iniziative culturali, di intrattenimento e sede dell’Associazione “I Percorsi”, cooperativa sociale che assiste persone disabili e anziani. E proprio alle Terrazze, in Selvanesco (la stretta via che collega il quartiere a Ripamonti), da qualche anno è nato Gustop, un accogliente spazio ristorante, bar, catering gestito da un gruppo di disabili, organizzati da associazioni come “l’Impronta”, una Onlus attiva nelle periferie del sud Milano e che nel 2011 è stata insignita dell’Ambrogino d’Oro. Da questa iniziativa è poi nato Gustolab, il laboratorio-panificio.

C’è un mercato e lei ci va?
Di mercati rionali ce ne sono molti nei dintorni, tra Gratosoglio nord e sud, e quindi non proprio in quartiere. Io comunque li frequento con piacere!

Il Comune di Milano, secondo lei, lavora bene per rendere migliore la città?
Il Comune di Milano lavora bene ma potrebbe fare di più. Qui si sente fortemente la condizione periferica. Gratosoglio, come detto, è proprio di fronte, dall’altra parte di via Dei Missaglia, con le sue case parecchio fatiscenti nella parte sud, e con la presenza della Casa di accoglienza di via Saponaro, che tanti problemi crea agli abitanti nel vicinato. Poi, verso piazza Abbiategrasso e via Montegani, ci sono le zone storicamente critiche, come lo Stadera (aree di spaccio e piccola criminalità…). Ma la zona 5, dove il nostro quartiere è collocato, è comunque molto viva, sia socialmente che culturalmente. La presenza di tante associazioni sul territorio garantisce un controllo continuo dei problemi e un contatto coi cittadini e con il Consiglio di Zona (oggi Municipio 5) e il Comune di Milano, molto produttivo.

C’è qualcosa che consiglierebbe al Comune per migliorare il suo quartiere?
Bonificare e occupare le aree e gli edifici dismessi. Che sono tanti!

Nel suo quartiere ci sono aree verdi e sono curate?
Come dicevo, sì: praticamente ne siamo circondati e della cura che viene praticata non ci si può certo lamentare.

Lei fai qualcosa per il suo quartiere? O le piacerebbe farlo?
Io sono molto attenta alla vita del quartiere, un’attenzione che riverso nel giornale locale dove lavoro: il mensile Milanosud (che si occupa di tutta la zona 5, la 6, Chiaravalle, Rozzano…: http://www.milanosud.it). E in un bollettino mensile on line (Casanostra) che distribuiamo agli inquilini dei nostri due palazzi (di proprietà Inpgi, che stanno per essere venduti a noi locatari), sollevando problemi e aspetti del quartiere che andrebbero presi in considerazione. Insomma, un’azione di stimolo e talvolta di denuncia.

Leggi tutti gli articoli in Interviste.

Informazioni su Letizia Rittatore Vonwiller

Letizia Rittatore Vonwiller ha scritto e scrive per varie testate del gruppo Rizzoli (Io Donna, Casamica, Amica), occupandosi di attualità, arte, libri e bellezza. L'opportunità di lavorare per la bellezza le ha fatto scoprire un mondo affascinante. È convinta, come Dostoevskij, che "la bellezza salverà il mondo".

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