Nei cinema dal 14 dicembre

di

Sono davvero tanti i film in arrivo nelle sale questo giovedì di metà dicembre, ce ne è per i gusti cinematografici di tutti, iniziamo la nostra consueta presentazione settimanale da Santocielo, la commedia diretta da Francesco Amato con Salvo Ficarra e Valentino Picone. L’angelo Aristide (Picone con parrucca bionda) viene spedito sulla Terra da Dio con una missione precisa, toccare un ventre di donna che dia poi i natali a un nuovo Messia che salvi l’umanità. Ma l’angelo si rivela un pasticcione, la sua mano si va difatti a posare per sbaglio su Nicola (Ficarra), appena conosciuto in un bar. L’uomo – un tipo molto bigotto, che peraltro sta per separarsi dalla moglie psicologa – resterà incinto. Quanto sono infinite le vie dell’amore… e la storia si dipana tra equivoci, situazioni, spunti, riflessioni e sorprese, il tutto nello stile e nelle corde del duo siciliano, garbato e mai volgare. Però si dilunga e si ride poco. Protagonista di Wonka di Paul King è il cioccolatiere Willy Wonka, di cui il film racconta le origini e le dis/avventure vissute fino all’apertura della famosa fabbrica di squisitezze. Magia, colore, atmosfere, si canta, si balla, si salta, si vola, ci si diverte con gusto e ci si rilassa tra citazioni e rimandi a molto cinema, Timotée Chalamet è un ottimo Wonka, bravi Olivia Colman nei panni della proprietaria della locanda e Rowan Atkinson in quelli di un prete irriverente, applausi a Hugh Grant formato 20 centimetri. Insomma, accomodatevi, con e senza bambini a seguito. Torna nelle sale Michael Mann con Ferrari, un film che si sofferma su qualche mese della vita dell’ingegnere Enzo Ferrari – correva l’anno 1957 – tra la partecipazione alla Mille Miglia – nel corso della quale morirono, nell’incidente di Guidizzolo, oltreché il pilota nove spettatori di cui cinque bambini -, l’elaborazione del lutto per la perdita, a causa di distrofia muscolare, del figlio Dino, i problemi economici dell’azienda – la concorrenza con Maserati era pressante – e quelli con la moglie Laura. Belle le sequenza sportive, bellissima quella dell’incidente, il resto è un po’ piatto quindi deludente. Nei cinema da oggi Adagio di Stefano Sollima, il cui protagonista è Manuel, un ragazzo di 16 anni ricattato da tre sbirri corrotti che lo costringono a girare un video durante un festino al quale partecipa un politico vestito da donna. Il giovane riesce a sottrarsi e a fuggire, lo aiuteranno due amici malavitosi del padre in cerca di redenzione. Un noir – ambientato in una Roma criminale e degradata tra interruzioni di elettricità e incendi – cupo, duro, notturno e disperato molto ben girato – notevole la scena finale nella stazione Tiburtina – ma dalla trama un po’ farraginosa che fatica ad appassionare, tra l’altro gli attori spesso sussurrano e non sempre si riesce a capire cosa dicono. L’ultimo film che abbiamo visto è lo spagnolo 20.000 specie di api di Estibaliz Arresola Solaguren, una storia – ambientata in un villaggio basco – sull’identità di genere e sulle difficoltà di un bambino che si chiama Aitor ma che si sente Lucia. Bravissima la protagonista Sofia Otero. Nelle sale infine Il maestro giardiniere di Paul Schrader, Giorni felici di Simone Petralia e il film d’animazione Il Faraone, il Selvaggio e la Principessa di Michel Ocelot.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *