Nelle sale dal 14 settembre

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Dei tantissimi film nelle sale da oggi ne abbiamo visti soltanto due, partiamo dal titolo che è di sicuro quello di richiamo maggiore, Assassinio a Venezia di e con Kenneth Branagh nei panni, per la terza volta, di Hercule Poirot, il celeberrimo ispettore creato dalla penna di Agatha Christie. Corre il mese di ottobre 1947 e un ormai pensionato Poirot si ritrova, durante una seduta spiritica in un palazzo sul Canal Grande alla quale era stato invitato a partecipare, alle prese con un delitto. Cui ne segue un altro, e un altro ancora… Un giallo tinteggiato di horror che intrattiene. Ma la sorpresa della settimana è Patagonia, l’ opera prima di Simone Bozzelli ambientata in Abruzzo i cui protagonisti sono Yuri, ventenne orfano che vive con una zia iperprotettiva, e Agostino, un animatore/incantatore che vive alla giornata, tra feste di bambini e rave party. Incontratisi alla festa di compleanno del nipote di Yuri, i due inizieranno un viaggio col camper di Agostino alla ricerca della libertà, ma Yuri non raggiungerà l’indipendenza sperata. Solitudine, tanta solitudine, desiderio, tenerezza e crudeltà, manipolazione, sopraffazione…: un esordio folgorante, con due ottimi interpreti (Andrea Fuorto e Augusto Mario Russi) che parlano gia solo coi loro sguardi, non perdetelo. Sono inoltre usciti Il mio amico Tempesta di Christian Duguay, Doggy Style di Josh Greenbaum, Titina di Kajsa Nass, Mamma qui comando io di Federico Moccia, Il grande carro di Philippe Garrel, Una sterminata domenica di Alain Parroni, L’invenzione della neve di Vittorio Moroni e il documentario Le mie poesie non cambieranno il mondo di Francesco Piccolo e Annalena Benini.

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