DIO È DONNA E SI CHIAMA PETRUNYA, un film di Teona Strugar Mitevska

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Petrunya (Zorica Nusheva: applausi) ha 32 anni, vive a Stip, in Macedonia, è laureata in Storia, è disoccupata, sgraziata e in sovrappeso, e vive coi genitori. Un giorno, dopo un umiliante colloquio di lavoro, la donna si imbatte in una cerimonia ortodossa che si conclude con il lancio nel fiume di una croce lignea che gli uomini – già, soltanto gli uomini – dovranno recuperare, chi la recupererà sarà ritenuto un eroe. Petrunya infrange la tradizione, si butta nell’acqua, recupera la croce e se la porta a casa. Apriti cielo: lo scandalo è servito, il riscatto di Petrunya può iniziare…: arriva dalla Macedonia, è passato dal Festival di Berlino e da quello di Torino e si ispira a una storia vera Dio è donna e si chiama Petrunya di Teona Strugar Mitevska, un bellissimo ritratto di una donna determinata a reclamare, attraverso un gesto irresponsabile, giustizia, ascolto e considerazione in un paese patriarcale, arretrato e discriminatorio. Il gioiello della settimana: regalatevelo.

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