La vita possibile, regia di Ivano De Matteo

di

vi-poss Stufa delle botte del marito, Anna (Margherita Buy) fugge da Roma a Torino assieme al figlio di tredici anni. Ad attenderli ci sono Carla (Valeria Golino) – una cara amica dei vecchi tempi, attrice appassionata in cerca d’autore, donna ancora sola piena di entusiasmo e d’ affetto  – e la sua casa, piccola e accogliente. L’impatto non è facile, Anna si rimbocca le maniche, cerca e trova un lavoro mentre Valerio (Andrea Pittorino) – sradicato dalla sua città, dai suoi amici, dalle sue abitudini – riempie la sua solitudine e il suo isolamento legandosi a due stranieri come lui, Larissa, una prostituta dell’est e Mathieu (Bruno Todeschini), un ristoratore francese ex di molte cose. Torna Ivano De Matteo (suoi La bella gente, Gli equilibristi e I nostri ragazzi ) – cantore dei tormenti della borghesia italiana e dei problemi della società -, torna con altri personaggi fragili e disperati e con una storia che sceglie di riassumere il prima – la violenza subita – e di soffermarsi invece sul dopo – sulla ricostruzione di nuovi equilibri e di una vita possibile – con lentezza, qualche luogo comune di troppo e una certa ansia da dimostrazione ma avendo a disposizione due brave attrici (peccato solo che Valeria Golino si veda poco), e una giovane rivelazione.

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