Dal 13 al 30 dicembre allo Spazio Oberdan: Gangster Stories

di

 asfalto

Natale coi fiocchi allo Spazio Oberdan: in occasione dell’anteprima di Italian Gangsters di Renato De Maria che ripercorre la malavita italiana attraverso testimonianze, spezzoni di film e materiale vario (proiezioni dal 19 dicembre al 6 gennaio) la Cineteca resta in tema con una rassegna di quattordici film americani e francesi sul gangsterismo.

Ecco giusto qualche titolo: Asfalto che scotta di Claude Sautet, Nemico pubblico di William A. Wellmann, Giungla d’asfalto di John Houston, La città nuda di Jules Dassin e Strada sbarrata di William Wyler, si comincia domenica 13 alle ore 15 con I ruggenti anni Venti di Anatole Litvak e Raoul Walsh, si chiude il 30 dicembre con Bob le flambeur di Jean-Pierre Melville, per conoscere il calendario completo www.cinetecamilano.it

Un pensiero su “Dal 13 al 30 dicembre allo Spazio Oberdan: Gangster Stories

  1. pierfranco bianchetti

    ” I gangsters questi simpaticoni…”
    Correte a vedere la rassegna per favore…… Vi sono titoli da brivido. Pensate a “La città nuda” di Jules Dassin del 1947, il primo film girato nelle strade di New York e non più al chiuso degli studios hollywoodiani in mezzo a scenografie finte. Dassin si era ispirato al nostro neorealismo facendo così nascere il “neonaturalismo americano”, una riflessione e una denuncia sociale della violenza nella civiltà urbana. Questi film e questi registi saranno poi accusati dal maccartismo di essere “comunisti”. E ancora sapete quale titolo ha rappresentato la svolta importante del cinema noir statunitense ? E’ “La fiamma del peccato”, 1944 di Billy Wilder. Per la prima volta una pellicola raccontava che il malaffare non era solo prerogativa dei gangster, ma anche della classe media borghese “incensurata” pronta a uccidere per soldi…..Un vero choc per il pubblico. Arriveranno successivamente i grandi polar ( polizieschi francesi) con l’ eterna lotta tra sbirri e delinquenti. Una battaglia senza esclusione di colpi giocata senza regole morali da entrambi le barricate…..Un genere affascinante il giallo come lo chiamiamo noi da quando la Mondadori pubblicò romanzi dalla copertina gialla appunto. Insomma sullo schermo i gangster possono essere anche simpatici. Nella vita reale molto meno………..

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