Gli ultimi saranno ultimi, regia di Massimiliano Bruno

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foto-gli-ultimi-saranno-ultimi-5-lowLuciana è una donna come mille altre, fa l’operaia ad Anguillara in una fabbrica di parrucche, ha uno stipendio basso ma dignitoso, una vita senza pretese ma dignitosa assieme a Stefano, marito ideoso ma disoccupato, cialtrone e traditore ma de core e viene licenziata perché in attesa di un figlio. Antonio invece è un poliziotto spedito con disonore dal Veneto nella provincia laziale.

Luciana senza più speranze senza più garanzie per il futuro senza più equilibri, sola e disperatissima contro tutto e contro tutti e Antonio perseguitato dalla brutta reputazione sono i due ultimi della storia e si incontrano alla fine di questa commedia dai risvolti tragici che si addentra nella realtà dei nostri tempi precari – riuscendoci al netto di difetti, imperfezioni e stonature – con umana comprensione, tenerezza e partecipazione e se è vero che gli ultimi saranno ultimi è vero anche che esistono dei valori sui quali contare che ci possono salvare e sono l’amicizia, l’amore e l’accettazione dei propri sbagli.

Paola Cortellesi è brava che più brava e la sua Luciana vibra, si dispera, è patetica e grintosa, si sente attaccata e si difende come può; Stefano è Alessandro Gassman, sempre più bravo e maturo, Fabrizio Bentivoglio – nel ruolo di Antonio – è forse il meno credibile, sarà anche che deve parlare con accento veneto, in ogni modo rende bene la gravità del suo poliziotto.

Un’ultima cosa, la partecipazione del regista ai suoi personaggi è contagiosa: in sala in sala…

 

Un pensiero su “Gli ultimi saranno ultimi, regia di Massimiliano Bruno

  1. pierfranco bianchetti

    Titolo azzeccatissimo perchè purtroppo nella vita “gli ultimi sono sempre gli ultimi” salvo rare eccezioni. E Paola Cortellesi davvero bravissima e convincente, è una donna sfortunata, Luciana, licenziata per la “colpa” di aspettare un bambino e per la sua generosità non ricambiata nei confronti di una ragazza che lei ha fatto assumere in fabbrica delatrice per la necessità di mantenere il maledetto posto di lavoro. Per non parlare di Alessandro Gassman, Stefano, il marito visionario, pasticcione e lavativo (anche lui cresce interpretazione dopo interpretazione) che contribuisce a rovinare l’esistenza già difficile di Luciana.
    Messo male è anche il poliziotto Antonio, Fabrizio Bentivoglio, spedito per punizione dal Veneto in questo paese laziale dove si svolge la vicenda.
    Una storia dei nostri giorni “Gli ultimi saranno gli ultimi” e io mi associo all’ invito di Ilaria: “in sala in sala”…….

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