45 anni, regia di Andrew Haigh

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45-anniKate e Geoff Mercer vivono in una bella casa nella tranquilla nebbiosa campagna inglese, lei è nel pieno dei preparativi della festa per il 45esimo anniversario di nozze e tutto scorre sereno e in armonia fino a che arriva una lettera indirizzata a Geoff: in Svizzera è stato ritrovato – dopo cinquant’anni – il corpo di Katya, ai tempi fidanzata di lui, caduta in un crepaccio durante un’escursione in montagna.

La notizia fa da detonatore, mina la solidità, gli equilibri e le certezze della coppia, riapre ferite, innesca dubbi, interrogativi, tormenti, rimpianti; Geoff guarda al presente e al futuro ma viene inghiottito dal passato, Kate si chiede come sarebbe stata la vita, quali sarebbero state le scelte del marito se Katya non avesse fatto quella fine, insomma i 45 anni vissuti insieme vengono riconsiderati e messi in discussione fino al significativo gesto finale di Kate, sulle note di Smoke Gets In Your Eyes dei Platters.

45 anni è un film molto composto e molto rigoroso, interpretato da due attori – Charlotte Rampling e Tom Courtenay – che recitano per sottrazione e con ricchezza di sfumature e sguardi e che definire in stato di grazia, magnifici e sublimi è quasi riduttivo.

Da vedere, da vivere…

Un pensiero su “45 anni, regia di Andrew Haigh

  1. pierfranco bianchetti

    “Tom Courtenay, attore mito del cinema negli anni Sessanta”
    Nel 1963 esce sugli schermi italiani “Gioventù, amore e rabbia”, mitico film di quel periodo. Un vero proprio cult che racconta la ribellione di un adolescente senza famiglia rinchiuso in riformatore. Il ragazzo incalzato dall’ambizioso direttore dell’ istituto pratica con successo le gare d’atletica e nell’ultima performance nella corsa quando è ormai davanti al traguardo si ferma e perde la gara.
    E’il suo modo di non accettare le regole degli adulti e della società che lo rifiuta. Il film diviene il manifesto del “free cinema inglese” e Tom Courtenay, il protagonista, è promosso tra i grandi attori britannici. Seguiranno “Billy il bugiardo”, 1963, e “Per il re e per la patria”, 1964, opera antimilitarismo molto dura. Dopo una carriera prestigiosa in teatro di Courtenay sul grande schermo abbiamo visto poco almeno da noi per molto tempo.
    Perciò lo rivediamo con piacere e lui non ci ha deluso. Bravo caro Tom e grazie di essere tornato…..

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