Run all night – Una notte per sopravvivere, regia di Jaume Collet-Serra

di

run-all-night-liam-neesonL’ ex killer Jimmy Conlon – con una lista di omicidi molto lunga – se la passa parecchio male e cerca di seppellire i sensi di colpa nell’alcool. Oltre un poliziotto che gli sta alle calcagna, gli resta soltanto un amico, Shawn Maguire, un boss del malaffare che però dopo la morte del figlio gli giura vendetta mettendo in pericolo la vita di Mike – il figlio di Jimmy desideroso solo di vivere nelle regole e di starsene lontano dal padre –. Jimmy non ha scelta e riprende in mano la pistola per riprendere a uccidere, mentre la notte scende e avvolge New York…

Riecco Liam Neeson, rieccolo in versione sterminatore in cerca di riscatto, rieccolo diretto dal regista spagnolo Collet-Serra in un film molto convenzionale e molto banale in equilibrio tra azione, violenza e drammi & legami familiari che comunque si fa vedere e seguire non tanto per la prevedibile storia quanto per il ritmo frenetico e adrenalinico che non dà tregua e non lascia spazio alla noia.

Un pensiero su “Run all night – Una notte per sopravvivere, regia di Jaume Collet-Serra

  1. pierfranco bianchetti

    Di questi vecchi killer che trovano la forza di stendere rivali più giovani e di non essere mai colpiti dalle pallottole degli avversari non se ne può più…..è il solito clichè come quello di Bruce Willis poliziotto ubriacone ferito dalla vita che si riscatta per l’ ultima volta….qualcosa di nuovo per favore non farebbe male. E’ un invito agli sceneggiatori americani… siate più fantasiosi e originali per favore. Per altro questi scrittori di cinema Usa sono bravissimi se vogliono. Hanno alle spalle una grande scuola quella holyywoodiana che a partire dagli anni trenta ha saputo forgiare tanti giovani giornalisti provenienti da New York . Un treno li portava dalla Grande Mela fino a Los Angeles ( allora gli aerei di linea non erano ancora attivi) in un viaggio della durata di una settimana durante il quale questi intellettuali potevano approfittare per discutere tra loro di cinema, di cultura, di politica. Ogni sera inoltre nel vagone cinema venivano proiettati film per passare il tempo. Poi arrivati ad Hollywood rinchiusi in un grande stanzone avevano il compito di sfornare valanghe di soggetti come in una catena di montaggio. I testi più meritevoli scovati dai produttori, omoni con il sigaro in bocca e il fiuto infallibile, erano destinati al grande shcermo…Che tempi…..

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