Second Chance, regia di Susanne Bier

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secondIn autunno, quando uscì l’indigesto fumettone Una folle passione ci si chiedeva quando Susanne Bier sarebbe tornata a girare e ambientare le sue storie in Danimarca.
Desiderio esaudito da Second Chance dove la regista – attraverso la vicenda di Andreas, poliziotto perfetto con bella moglie bella casa e pupetto biondo e coccolato, e quella di Tristan, tossicodipendente che vive in una casa lurida con una ragazza sottomessa e un neonato malnutrito, sporco e per niente coccolato – mette in scena i confini tra bene e male, tormenti etici e conflitti vari in un susseguirsi di colpi bassi, effettacci e schematismi che puntano allo stomaco, al fastidio e alla capacità di sopportazione dello spettatore.
Intanto, mentre alla fine del film torna un certo ordine, i tempi di In un mondo migliore sembrano sempre più lontani…

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