Ho ucciso Napoleone, regia di Giorgia Farina

di

1419992284390Riecco Giorgia Farina – che debuttò con “Amiche da morire”, passato qualche sera fa in tv –, ecco un’ altra storia di vendetta, sempre molto al femminile.
Questa volta a congegnarla ci pensano Anita – licenziata da una ditta farmaceutica e incinta dell’ammogliatissimo (e bellissimo) superiore – e un coro di donne diversamente in crisi e ugualmente arrabbiate.
Il piano è molto strutturato – forse troppo – ed efficace, Micaela Ramazzotti si conferma un’ottima attrice, sono bravi tutti gli altri interpreti (tra i quali Adriano Giannini, Iaia Forte, Elena Sofia Ricci), ma il problema di “Ho ucciso Napoleone” sta nella sceneggiatura e nella scrittura dei personaggi, soprattutto nella seconda parte, da quando il mite e timido collega Biagio (Libero De Rienzo) inizia a rivelarsi diverso da come sembra.
Ecco, a quel punto il film si perde un poco, ma ciò non toglie che sia una discreta opera seconda, attendendo la terza.

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