Cinema: “La bottega dei suicidi” di Patrice Leconte

di

la_bottega_dei_suicidi_locandina_1cbb747be7db4363be0837c3605f44beMa quanto è lugubre la città: senza colori, senza sole, senza vita, inquinata e trafficata.

Insomma, non ha proprio nulla per cui valga la pena andare avanti.

Per fortuna c’è la bottega condotta da Mishima Touvache e da sua moglie Lucrèce dove gli aspiranti suicidi tra lamette, corde e veleni e in un ambiente colorato e assai invitante hanno solo l’imbarazzo della scelta per farla finita.  I Mishima hanno due figli, già ben introdotti nel mestiere, e uno in arrivo. Alan invertirà le tendenze di famiglia e i suoi sorrisi contagiosi e la sua gioia di vivere metteranno in crisi gli affari.

Il cartone animato di Patrice Leconte è una fiaba nera dove il senso della morte viene trattato con umorismo, ironia, musica e canzoni.

Un consiglio: adulti al cinema, bambini a casa.

Ilaria d’Andria

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *