Oscar Wilde, Il fantasma di Canterville e altri racconti

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Ho appena riletto dopo tanti anni (ero una ragazzina) “Il fantasma di Canterville e altri racconti “ di Oscar Wilde, uscito nella Biblioteca di Repubblica, venduto il sabato insieme a D. Mi sono divertita come allora quando “Il fantasma di Canterville” aveva ispirato a me e a mia sorella un’esilarante pièce teatrale con le marionette di casa. Un divertimento più consapevole oggi dello stile impareggiabile di Wilde e dell’umorismo raffinato e graffiante, che forse allora non coglievo. Mentre leggevo, oltre al Fantasma, “Il crimine di Lord Arthur Savile” di cui ricordavo vagamente una versione cinematografica in bianco e nero e “Il compleanno dell’infanta”, pensavo a come questi racconti piaceranno alle mie due nipotine e mi pregustavo il regalo al ritorno delle vacanze. Sono un vero gioiello tutti e tre e quindi consiglio vivamente di leggerli, rileggerli e regalarli a figli e nipoti (dai 9 anni in su). Sicuramente si possono trovare in versione economica e tascabile nelle librerie ben fornite, oppure credo si possano facilmente richiedere a Repubblica.
 

2 pensieri su “Oscar Wilde, Il fantasma di Canterville e altri racconti

  1. orckidia

    Che ricordi! Quanto mi aveva divertito questo povero fantasma che non riusciva a spaventar gli Otis. Ma possibile che non mi è mai venuto in mente di metter sul comodino di mia figlia queste letture? Sarebbero state ottime per l’estate, invece di quei soliti giri del mondo in 80 gg e i viaggi al centro della terra (sempre le solite letture scolastiche obbligate e ragazzini annoiati nel leggerle). Grazie Sandra, mi hai dato un’ottima dritta! :)))

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  2. manu52

    Sarebbe anche bello riscoprire le favole di Oscar Wilde. Le ho lette in lingua originale nella stesura della mia tesi di laurea e non so se sono tutte edite anche in italiano.. Il Principe Felice,Il Gigante Egoista, L’usignuolo e la rosa,molto originali e tristi, rivelano un tratto del carattere dell’autore del tutto diverso da quello brillante e caustico delle commedia. Forse quello autentico che egli nascondeva volentieri sotto ingannevoli maschere.

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