SILVESTRO SERRA – Siracusa d’inverno

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 Sono capitato in Sicilia a metà dicembre per la tradizionale festa di Santa Lucia (siracusana doc) che con sant’Agata di Catania e Santa Rosalia di Palermo, completa  il trio delle sante più venerate dell’isola. E ho rivisto l’Ortigia, la parte antica e affascinante di Siracusa.Sarà per l’esplosione dei limoni doc, per i 20 gradi e più, o per il sole e il cielo blu ma mi sono sentito proiettato nella primavera. Così ho potuto riscoprire in giacchetta questa zona della Sicilia che vi consiglio soprattutto fuori stagione (il che vuol dire praticamente tutto l’anno, escluso agosto).Nel giro di tre giorni mi sono goduto Caravaggio (il Seppellimento di Santa Lucia) nella chiesa di Santa Lucia al Sepolcro, in piazza Duomo, una delle piazze più belle e armoniche del mondo. Poi ho scoperto l’Annunciazione di Antonello da Messina nella galleria di Palazzo Bellomo, nell’antico ghetto ebraico.Ho mangiato benissimo pesce e piatti tipici siciliani andando a caso (Dioniso, La Foglia, Regina Lucia, il Sedano Allegro, e fuori paese, lungo il fiume Anapo, sul tracciato della vecchia ferrovia Siracusa -Ragusa, tra i cavalli dell’accogliente agriturismo Anapama).Ho fatto colazioni trionfali ai tavoli all’aperto del caffè Duomo, vista sul Duomo, un perfetto mix di tutti gli stili, tempio greco dorico e chiesa barocca.E ancora, ho visitato gli splendidi palazzi nobiliari settecenteschi Borgia e Beneventani, il giardino pensile e la secolare biblioteca Alagoniana all’arcivescovado (mi sembrava di essere nel collegio di Harry Potter).Ho passeggiato lungo le mura fino alla mitica fonte Arethusa e al porto che fu il più grande del Mediterraneo (quello delle navi romande bruciate dagli specchi di Archimede). Sono entrato nel castello Maniace (legato a Federico II).Ho sostato nei bar (Tinkitè, Buzz, San Rocco). Ho passato la notte in piacevoli e curati b&b (Gutkowski, il Palazzo del Sale). Senza trascurare il teatro greco, l’anfiteatro romano, le Latomie e l’Orecchio di Dioniso, visitati in totale solitudine (introvabile persino la biglietteria).E non è finita. Nel raggio di pochi chilometri grazie alla gentilezza spontanea di chiunque, ho potuto visitare luoghi -gioiello, protetti dall’Unesco: Palazzolo Acreide (con un teatrino greco incastonato tra le colline e i prati); Buscemi, (mille persone e sette meravigliose chiese barocche) e Ferla attraversata dal Cammino di San Paolo, un sentiero appena sistemato per i fans del turismo a piedi, che arriva al parco di Pantalica.In mezz’ora di auto ho fatto in tempo a rivedere Noto e ad ammirarne il Duomo e i palazzi sul corso Vittorio Emanuele ma soprattutto ad assaggiare i trionfi della pasticceria più buona del mondo (al Caffè Sicilia cannoli, cassatine e caffè con panna alla nocciola o alla mandorla e pepe nero, firmati da Corrado Assenza). Mentre dalla panoramica terrazza della chiesa di San Carlo lo sguardo arrivava a Ragusa Ibla, a Modica, al mare di Capo Passero e ai tetti di Pachino e Marzamemi…

7 pensieri su “SILVESTRO SERRA – Siracusa d’inverno

  1. Anonimo

    A Noto ci sono nato e, dall’estremo nord-est, posso tornarci solo d’estate.
    Grazie per le affettuose parole dedicate alla mia provincia d’origine.

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  2. Anonimo

    sembra che tu abbia visto il paradiso in terra…non avrai mica fumato qualcosa di forte ? Io ci abito a siracusa e francamente mi sembra che hai usato un tono descrittivo un po troppo enfatico ..sapessi veramente com’è in realtà ! Comunque buon per te che l’hai vissuto così . Bravo.

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  3. Anonimo

    caro Salvo fronte, come ho scritto io ci sono stato tre giorni e ti assicuro che mi sono molto divertito. E lo consiglio vivamente come una meta perfetta per un weekend. D’altra parte così si chiama questa sezione. Non ignoro i problemi sociali politici ed economici di Siracusa e dell’intera Sicilia. Ma tu che la conosci meglio puoi sicuramente raccontarci il lato b dell’Ortigia.

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  4. Anonimo

    be ..cominciamo col dire che in ortigia luogo preposto al passaggio e l’accoglienza turistica mancano i fondamentali e cioè :fontanelle pubbliche,verde pubblico,spazi gioco per i bambini ( anche se di passaggio )guardia medica ,un’illuminazione appena decente ,arredo urbano ,i palazzi tutti ricoperti da fili elettrici ,luoghi di sosta assistiti sopratutto d’estate, uffici per il turismo iesistenti ma chiusi ,mancanza di attrazioni sulle vie o la sera in giro per i turisti che vogliano distrarsi un po non soltanto andando in un ristorante e poi il vuoto assoluto ,chiaro che chi passa per una mezza giornata o qualcosina in più non sta a guardare tutto ciò , aggiungo i prezzi dei B&B alle stelle manco fossimo in una qualche capitale europea , insomma di cose che non vanno ce n’è un bel pò , potrei continuare , ma passerei per un menagramo , e dire che a siracusa queste cose che ho detto sono sulla bocca di tutti , infatti uno sport molto diffuso in questa città è il lamento cronico figlio della apatia e del menefreghismo ben radicato. Certo questa pagina dovrebbe accogliere cose più positive ma mmi è venuto il prurito alla lingua quando ho letto il tuo scritto esaltante ,chissà quante me ne diranno i difensori di una realtà siracusa indifendibile …OK la mollo qui….però la provincia è abbastanza diversa dal capoluogo ..vedi NOTO per esempio dove da anni hanno imparato come si fà politica turistica , provare le due realtà per credere.Bye Bye

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