Fughe di fine anno, idee per iniziare il nuovo anno nel posto giusto e nel modo giusto

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Venezia Chiusa la Biennale, sparite le navi da crociera, perché non godersi Venezia riscoprendo la laguna. Quella di Chioggia, popolare, autentica, frizzante. Animata dal grande mercato del pesce quando tornano i pescherecci e scaricano le reti; saporita nelle osterie senza turisti né scritte in giapponese (ma serviti da cameriere cinesi come nel recente piccolo gioiello cinematografico Io sono Li di Andrea Segre); ospitale nei lindi bed and breakfast affaciati su campi e campielli senza boutique globali ma con piccoli empori dove si vende di tutto; silenziosa nei tranquilli specchi d’acqua salmastra e segnati dalle file di bricole (i tre pali di legno) a indicare la strada d’acqua come le briciole di Pollicino. E per un posto romantico di sicura conquista, la Venissa, ostello di classe e autentica trattoria, sull’isola di Mazzorbo

Ponza segreta, L’isola ideale anche d’inverno. Il p&ælig;se non rovinato dalla speculazione, porto ottocentesco rimasto così dal tempo dei Borboni, niente grandi alberghi solo piccoli resort eleganti e discreti, niente turismo mordi e fuggi, accoglienza semplice, ponzesi, famosi marinai bruschi ma gentili, cucina di pesce ponzese-partenopea-puteolana saporita, arcipelago ricco di altre isole-gioielli naturali, da Zannone a Palmarola, storia millenaria, leggende e tracce romane, papaline e napoleoniche, la mattina bomboloni caldi e la sera locali con musica dal vivo di nuova generazione eco friendly: Il Cantiere, (cantiereponza@gmail.com ) dell’Associazione Velica Marineria Ponzese. A un passo dalla trafficata Roma e dalla martoriata costa laziale e campana

Londra
A pochi mesi dalle Olimpiadi la città è in grande spolvero. Meglio andarci ora. Prima del grande evento. Molti i nuovi alberghi che spuntano per l’occasione. Comeil Corinthia nella centrale Whitehall (ex quartier generale del ministero della Difesa durante la Guerra) con una spettacolare spa su quattro piani con piscina, hammam e cenro gym e tre alberghi storici completamente rifatti: ilSavoy con l’annesso glorioso ristorante Simpson on the Strand; il Brown ideale per il tea time; e il Four Seasons in Park Lane.

Parigi. Nuovi quartieri di tendenza 1) Batignolles. Tra il Park Monceau e l’Opera il 17° arrondissement, ex villaggio indipendente, piazza della chiesa, parchi, tranquillità ma anche numerosi negozi e ristoranti, bar ed empori di prodotti bio. Inglobato in Parigi alla fine dell’800, scelto come residenza dai pittori impressionisti tra cui Manet. Ora l’ultimo grido per le tribù urbane dei bo-bo, bohemien e borghesi e per italiani che aspirano ad acquistare una casa a Parigi (ci sono ancora prezzi accessibili). 2) Barbés: boulevard cosmopoliti, qui si incontra e si mescola tutto il mondo. Un laboratorio di pluralismo, nel 18° il primo quartiere cosmopolita di Parigi.
Da non perdere al Grand Palais, la ricca collezione di Matisse e Picasso di Leo e Gertrud Stein (rilanciati dall’ultimo film di Woody Allen Midnight in Paris)

Maastricht
Cuore olandese dell’Europa, all’incrocio geografico e culturale tra Olanda, Belgio, Francia e Germania e culla dell’Euro, 20 anni dopo il varo della contestata moneta. Gioiello medievale perfettamente conservato con coraggiose operazioni di restyling ( una chiesa gotica trasformata in un ristorante con i tavoli sospesi tra le guglie) e incursioni dell’arte e design contemporaneo. Circondata da una natura ben protetta e con un resort e una spa camuffata in mezzo ai boschi innevati.

Ritorno a Tunisi.
Quest’estate ci sono andati in pochi. Ma non ci sono più rischi di quelli che si incontrano in via Caracciolo a Napoli. E c’è la corsa di tanti italiani ad accaparrarsi le case e i riad nella medina di Tunisi, la più bella e ben conservata di tutto il nord Africa, a Biserta, Cartagine, Sidi Bou Said, La Marsa per vacanze d’inverno rilassate e tranquille, a un passo da un mare vicino, a un’ora di &ælig;reo low cost, sicuro, al caldo, o a mollo nelle terme ( il top:La Resindence) con una spesa abbordabile anche in tempo di crisi.

Oman.
Golfo e archeologia. Il p&ælig;se più giovane del golfo sulla scena del turismo internazionale punta sul mare, sulle grandi spiagge, ma anche sulla sua storia (e le leggende) e su una ricca rete di siti archeologici e un nuovo futuribile museo che racconta l’estesa antica rete commerciale e culturale tra India, Egitto e Mesopotamia. Sulla costa e nella capitale, Muscat, manca lo skyline di mega grattacieli che fanno brillare le notti di Dhabi e di Dubai. Qui a brillare luminose sono le stelle del cielo. E di giorno riposanti e invitanti spiagge sul mare, moschee e souk delle spezie, lanuova Opera House. I più temprati possono affrontare, il mitico Rub Al Khali, il deserto di dune più vasto del mondo o avventurarsi nelle oasi tra montagne fino a 3 mila metri, risalire gli wadi, i canyon verdi di palme, bagnati da torrenti cristallini.

Manhattan di nuovo sotto i riflettori
La città muta continuamente pelle, tendenze, abitudini, quartieri.
Oltre alla High line, la vecchia metro soprelevata trasformata in parco sospeso e in pista per pedoni a 10 metri da terra nel Meatpacking district, c’è ora la riscoperta del l’Lower East Side, la rinascita del nuovo Lincoln Centre nell’Upper West, l’Empire Fulton Ferry Park e il nuovo Brooklyn Bridge Park, il restyling della Bowery. Inoltre, Grand central la mitica stazione dei treni di New York sta per compiere cento anni (1913). Completamente restaurata è diventata una boutique e un tempio della ristorazione e del lusso di Manhattan. 3 Nuovi hotel di design per amanti dello stile
The Nolitan ( nell’omonima area a nord di Little Italy),, The standard (nel meatpacking district), Hotel Americano ( Chelsea W 27th).Tre ideali osservatori per alta assistere al rinascimento di Manhattan

Marrakech Ha riaperto in grande spolvero il più glamour e storico hotel dell'Africa del Nord. Dopo tre anni di restaouro ha riaperto in Marocco a Marrakech La Mamounia l’ex palazzo ( e giardino) reale, amato da Churchill e dal jet set tra le due Guerre, vanta ora ristoranti di alta gastronomia made in Francia e Italia (Don Alfonso Jaccarino come chef) e benessere grazie a una nuova spa davvero miracolosa.

 

2 pensieri su “Fughe di fine anno, idee per iniziare il nuovo anno nel posto giusto e nel modo giusto

  1. liquirizia

    Vicina a Chioggia, Ca’ Roman anche se non è stagione. Una casa editrice locale ha stampato una collana di libricini (3e l’uno), “Occhi aperti su Venezia”: quelli col logo verde trattano temi legati alla laguna e sono una guida pre-visita o un souvenir post!

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