Archivio dell'autore: Ludovica Amat

Informazioni su Ludovica Amat

Scribacchina per passione, campa risolvendo problemi di comunicazione ad aziende e persone, prediligendo chi produce alimenti e bevande.

LA FIORISTA OUTSIDER

Valchiria non tollera l’idea di chiudere i fiori in un negozio. Dice che devono stare all’aperto, alla luce del sole, senza l’ingannevole effetto di certi faretti. Così i suoi li vende e compone da un bellissimo banco in piazza medaglie d’oro a Milano dove i fiori sono sistemati in modo “emotivo” in quello che capita, grandi latte, vasi di ferro arrugginiti, cassettine di legno. Va da se che abbia un gusto tutto speciale (francese?) nelle composizioni. Le chiedo idee per matrimoni da piccoli budget e mi racconta un bouquet di splendide ortensie e centritavola di erbe aromatiche e fiori di campo. Un indirizzo prezioso, tutti i giorni. Valchiria morosini, piazza medaglie d’oro 3, Milano.

BLOGGARE IL MATRIMONIO

torno sul tema del blog sul matrimonio, mi sono informata ed ho constatato che è una modalità davvero comoda per stare in contatto con tutti i propri cari e condividere con loro in tempo reale i momenti più divertenti e belli, ma anche gli aspetti pratici. per saperne di più e farsi fare il blog chiedete qui (sono i blogger citati, prmi oltertutto in italia ad aver ripreso e mandato in rete in tempo reale le riprese, molto fatte in casa quindi carine della cerimonia: www.lauracomoglio.com. per ispirarvi invece leggete l’irresistibile cronaca dei preparativi dal punto di vista di lui a questo indirizzo web: http://www.donnamoderna.com/matrimonio/La-sposa-sono-io/dossier/La-sposa-sono-io-Ouverture.

Ludovica Amat: ogni matrimonio è un matrimonio reale?

Alberi alti e leggeri dentro l’abbazia di Westminster. I principi fratelli sulla Bentley amaranto. Immaginare lo sguardo della madre. L’uniforme rossa di William. Gli intrecciati alamari dorati di quella di Harry. Gestualità contemporanee: il Principe si sistema i capelli come un ragazzo che si è sfilato il casco della moto, suo fratello si gratta il naso. Contrasto tra furgoncini commerciali e loro contenuto: fresca e divertente eleganza british, invenzioni di cappelli, perlacee o squillanti tinte unite, sorrisi, la bella gioventù. Felliniane figlie di Sarah Ferguson. Incedere da cow boy della madre della sposa. La riverenza di Camilla alla Regina in giallo. Ecco Kate infilarsi come un guanto nella macchina. Velo impalpabile, come antico. Penso a Maria Josè. I capelli sciolti, l’abito lungo, saluta la folla passando il piccolo bouquet da mano a mano. Acclamata, sorride piano. Fuori dalla Rolls Royce, per un attimo sola, sotto il macigno della curiosità del mondo, è semplicemente bellissima. L’invadente sorellina, sbracciata, bianca, attillata, caricaturale nel reggerle lo strascico. Percepisco come segno di generosità di Kate, la sua presenza. Lunga passerella, lei leggerissima, elegante, nessuna espressione fuori posto, è del tutto naturale, solo molto emozionata, come ogni sposa. Giunge alle spalle di William che non sciupa il momento e l’attende al fianco anziché girarsi. Il velo è levato dal viso, diventa plausibile la definizione: “Sua Grazia”. La tiara leggera e preziosissima prestata dalla Regina. Immagino il gesto nel mostrargliela, ci sarà stato? Nessun segno in lei di soddisfazione materiale, di volgarità, nessuna forzatura. Kate è semplicemente e splendidamente nel momento. La dichiarazione del Principe trasforma un ragazzo senza fascino in uomo con cui valga la pena condividere l’esistenza, sorregge letteralmente la sua compagna, con la voce, e lo sguardo che non tentenna mai. Il pronunciamento di lei è una guerra interiore, perfettamente domata, con le emozioni: regina in nuce; solo impercettibilmente l’angolo della bocca tira a destra. Il canto degli ospiti. God save the Queen. Ogni matrimonio è un matrimonio reale, l’incipit dello spettinato Arcivescovo di Westminster. Si cercano e sorridono, ora più pacati, sempre composti. Finalmente fuori, della folla, che li acclama come rock star. Dicono wow. E lo ridicono dal balcone di Buckingham Palace. Lei è radiosa. Sono felici. Si baciano e ridono perché fa ridere che un bacino generi automaticamente quella reazione delirante su un numero così incredibile di persone. L’ultimo fotogramma è di Kate, che appena prima di scomparire si volta ancora, impercettibilmente, verso il mondo, sorridendo.
Ho addosso una bella sensazione, ben lontana dall’idea che sia stato solo uno grande show a favore dei Windsor, penso che questo evento sia un segno, di quello che la gente vuole adesso: continuare a sognare.
E voi?

MATRIMONIO DI INTERESSE

appendere il cosiddetto cappello al chiodo è una pratica che permane nel tempo, oggi anche in regime di pari opportunità. lei sceglie lui, inevitabilmente vecchio. lui sceglie lei, inevitabilmente caricciosa. la scelta, alla lunga, paga?

william,kate & wedding cake

in attesa di conoscere i particolari sulle Nozze dell’anno (poco mi importa del bisnonno minatore di kate, voglio vedere la torta!) i pasticceri italiani hanno dichiarato a furor di popolo che è tornata di gran moda la wedding cake americana, vale a dire quella a più piani, coloratissima. nella versione più raffinata la babilonica torta è composta da tante monoporzioni di delizie del territorio.

in giro a cercare idee

ciao violetta, in rinascente non p&œlig;derti un fioraio bravissimo che ha aperto un corner dove nei giorni del salone compone bouquet sempici e raffinatissimi www.superflower.it. io domani bighellonerò in cerca di idee tra fabbrica del vapore, ingegnoli,cascina cuccagna e via forcella