Archivio dell'autore: Letizia Rittatore Vonwiller

Informazioni su Letizia Rittatore Vonwiller

Letizia Rittatore Vonwiller ha scritto e scrive per varie testate del gruppo Rizzoli (Io Donna, Casamica, Amica), occupandosi di attualità, arte, libri e bellezza. L'opportunità di lavorare per la bellezza le ha fatto scoprire un mondo affascinante. È convinta, come Dostoevskij, che "la bellezza salverà il mondo".

80 studenti sui picchi con “Quartieri in quota. La montagna fa scuola”

Grande giornata! Oggi alla Casa di Volontariato in via Marsala 12, a Milano, si è svolto l’evento “Quartieri in quota. La montagna fa scuola”, organizzato dall’associazione Quartieri in quota, Associazione Piccolo Principe e Quartieri Tranquilli, con la collaborazione di varie aziende ed enti, come Enel Group, Lavazza, Coop, e, per il piacere dei ragazzi, un lauto buffet di Maria Marinoni. Una selezione di 80 studenti di scuole primarie hanno partecipato a 3 laboratori di “edutainment”, intrattenimenti finalizzati a educare e divertire, individuati dall’Onu per dare valore al futuro “Istruzione di qualità”, “Città e comunità sostenibili” e “Flora e fauna terrestre”. L’obiettivo di Quartieri in quota è di avvicinare alla natura e alla montagna i ragazzi che non hanno la possibilità di vivere questa esperienza. Le attività organizzate, con l’aiuto del Collegio Guide Alpine Lombardia, Mounticity e Cai, sezione di Milano, sono trekking, arrampicata su roccia, ferrate, orientering, accompagnati da laboratori e visione di filmati.

Quartieri in quota
I ragazzi di “Quartieri in quota” con l’assessore alla educazione e istruzione Laura Galimberti. Tutti col braccialetto, risultato del laboratorio del ciclo dell’acqua 

Mentre i ragazzi si divertivano a imparare il percorso dell’acqua, in aula plenaria è stato presentato il programma agli assessori PierFrancesco Majorino e Laura Galimberti. Hanno partecipato anche Lina Sotis, presidente Quartieri Tranquilli, Damiano Di Simine, Legambiente, Elena Biagini e Marinella Giovannelli, coordinatrici progetto Quartieri in Quota, Nicolò Bongiorno, regista e presidente Fondazione Mike Bongiorno, Piera Savino, responsabile progetti sostenibilità Enel per il nordItalia, GianPaolo Bovio, dirigente istituto comprensivo statale Arcadia e Alessandra Arruffati e Barbara Marchisio, docenti istituto comprensivo statale Arcadia.

Majorino e guardinilina sotis
Laura Guardini, una delle organizzatrici della giornata, l’assessore Majorino e Lina Sotis

 

 

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27 maggio: “LA CITTÀ INCANTATA” al Refettorio Ambrosiano

Un concerto-spettacolo con il Coro “La Nave” di San Vittore e gli attori di Macrò Maudit Studio, una “cena solidale” preparata dalle detenute della “Marina De Berti A&I Onlus Libera Scuola di Cucina” e servita al pubblico dagli ospiti del Refettorio Ambrosiano. Con i testi dei detenuti de L’Oblò interpretati dagli attori di Macrò Maudit Studio e le foto di Nanni Fontana a tradurre musica e parole in immagini, raccolte durante un anno di lavoro in carcere. Sono queste le componenti de “La Città InCantata – Storie e canzoni oltre il muro”, serata in programma domenica 27 maggio al Refettorio Ambrosiano di Piazza Greco a Milano con l’intera facciata della chiesa di San Martino trasformata in maxischermo affinché lo spettacolo possa essere seguito sul piazzale anche da quanti non dovessero riuscire a entrare.

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L’evento è promosso dall’Associazione Per il Refettorio Ambrosiano e dalla Caritas Ambrosiana insieme con la direzione della Casa circondariale di Milano San Vittore “Francesco Di Cataldo”, il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria – Provveditorato regionale per la Lombardia e l’Asst Santi Paolo e Carlo.

L’attività del Coro, composto dai detenuti del reparto “La Nave” oltre che da operatori e operatrici del reparto più un gruppo di volontarie e volontari esterni, fa parte del percorso trattamentale contro le dipendenze – oltre che di recupero personale e sociale – a cui i detenuti del reparto aderiscono volontariamente e che fa de “La Nave”  un modello finora unico in Italia: modello tradotto quotidianamente in pratica dall’équipe della Asst Santi Paolo e Carlo  che allo stesso modo e per le stesse finalità promuove da anni anche la realizzazione de L’Oblò, mensile interamente scritto dai detenuti del reparto. “La Nave” fa parte del Servizio Dipendenze (SerD) Area Penale e Penitenziaria.

Fuori dal carcere, e anzi dalla parte opposta di Milano rispetto a San Vittore, c’è il lavoro sociale che il Refettorio Ambrosiano e l’Associazione a esso intitolata svolgono da tre anni per volontà e col sostegno di Caritas Ambrosiana: una mensa per i poveri ma anche un luogo di cultura, che in questa occasione accoglie il Coro dei detenuti e le detenute-cuoche della Libera Scuola di Cucina per consentire loro non solo di mostrare i frutti del proprio impegno ma anche di contribuire a una iniziativa benefica.

Il tutto attraverso un concerto-spettacolo di musica e canzoni della tradizione milanese, con (anche) i detenuti nordafricani e sudamericani impegnati a pronunciare un dialetto mischiato con l’arabo, dove le periferie di Jannacci sono popolate di personaggi che potrebbero essere inventati da Testori se non fosse che sono veri. Per il Coro “La Nave” è la quarta esibizione fuori dal carcere in due anni dopo quelle a Casa Manzoni, alla Casa della Memoria, al Museo Diocesano e l’ultima lo scorso autunno all’Auditorium di Milano con Arisa, a beneficio dei bambini terremotati del Messico. Questa volta sarà anche l’occasione per regalare una serata di festa al quartiere di Greco. Tutte le offerte raccolte nel corso dell’evento saranno devolute alla Associazione Per il Refettorio Ambrosiano.
domenica 27 maggio
Orari: Inizio cena solidale ore 20
Inizio spettacolo ore 21
Dove: Refettorio Ambrosiano, piazza Greco 11.
Lo spettacolo avrà luogo nel Refettorio Ambrosiano.
E sarà proiettato in diretta nel piazzale esterno sulla facciata della Chiesa di San Martino.

Modalità:
Ingresso libero con prenotazione per la cena nel cortile e (fino a esaurimento posti) per l’interno del Refettorio.
Accesso libero al piazzale con maxischermo
Per prenotare: iscrizioni@perilrefettorio.it – tel. 380 8922240 (lun-ven, h.17-19)

Seguono le dichiarazioni di:

  • Luigi Pagano, provveditore del Dipartimento amministrazione penitenziaria – Provveditorato regionale Lombardia;
  • Giacinto Siciliano, direttore della Casa circondariale di Milano – San Vittore “Francesco Di Cataldo”;
  • Riccardo Gatti, direttore Dipartimento area dipendenze Asst Santi Paolo e Carlo;
  • Luciano Gualzetti, direttore Caritas Ambrosiana;
  • Don Giuliano Savina, presidente Associazione per il Refettorio Ambrosiano

Luigi Pagano
Sono stato, quando ero direttore a San Vittore, uno dei cofondatori della Nave il reparto avanzato per il trattamento e la cura dalle dipendenze.
Non amo vantare i risultati positivi raggiunti da un progetto, se questo mi ha visto partecipe, ma dato che gli eccellenti risultati sono stati conseguiti dalla Nave quando già da anni non ero più io il responsabile del carcere ritengo non aver conflitto di interessi nel trovarmi pienamente d’accordo con i concetti espressi nel comunicato.
Per le persone detenute e riconosciute dedite all’uso non terapeutico di sostanze stupefacenti il fine riabilitativo deve perseguirsi anche, direi soprattutto, per gli imputati, in quanto la cura dalla dipendenza è posta dal legislatore come obiettivo primario a prescindere dalla posizione giuridica; non è un caso che l’art.89 del T.U. 309 del ’90 offra la possibilità a coloro i quali abbiano in corso o intendano sottoporsi a un programma di recupero di curarsi in strutture non carcerarie anche quando sussistano i presupposti per l’adozione della custodia cautelare.
Questo principio è stato declinato in pratica operativa  grazie a una comunione di intenti sempre esistita tra la struttura penitenziaria, gli operatori dell’Asst che si occupano delle dipendenze in carcere e la magistratura, consentendo  di mettere in piedi svariate, significative realizzazioni e portandole anche all’esterno favorendo, accompagnando così il progressivo reingresso in società.
Il coro della Nave, ormai un brand richiestissimo, è uno dei progetti realizzati e da anni la magistratura ha agito perché i detenuti che lo compongono potessero uscire dal carcere, concedendo dei permessi per esibirsi all’esterno.
Ammetto che una norma ad hoc non esiste in proposito e capisco tutte le riserve di chi ritiene non poter forzare un’interpretazione estensiva, ma mi riconosco nelle motivazioni di quel magistrato che nell’ordinanza di concessione di uno dei tanti permessi a un detenuto del coro riconobbe il merito dell’esibizione quale “ ricerca della soddisfazione per il risultato raggiunto, per una armonia realizzata quando un brano musicale infine riesce” e “tale risultato viene reso pubblico mediante il confronto diretto con la società civile nei contesti spaziali in cui essa normalmente opera nel dedicarsi alla cultura”.

Giacinto Siciliano
Per curare il tuo “male” e cambiare vita quando tutto sembra perso devi avere obiettivi alti, sentire la fiducia tua e di chi ti sta intorno, di chi ti ama e di chi ti teme e ti giudica, sudare, fare fatica, vedere giorno dopo giorno i risultati, superare le difficoltà, avere la possibilità di cadere e rialzarti, testimoniare a te e agli altri il senso e il risultato di un impegno quotidiano che ti vede “unito” ad altre persone che hanno il tuo stesso problema o che semplicemente vogliono aiutarti.
Tutto questo, e molto più, nel progetto della Nave di San Vittore e del suo coro, un modo sin dalla sua nascita assolutamente innovativo di affrontare il problema della cura della tossicodipendenza in carcere e della prevenzione dei reati collegati. Un’esperienza unica: per i protagonisti, per chi come me a questo mondo si è avvicinato dopo come per chiunque abbia la possibilità di farsi toccare le corde dell’anima e pensare razionalmente a cosa significa cercare, costruire, accompagnare un cambiamento nel pieno rispetto dei principi della nostra carta costituzionale.
L’incontro con la Libera scuola di cucina e la possibilità di contribuire, in modo riparatore, a finalità sociali esterne al carcere completa e rinforza un evento di cui dobbiamo essere tutti orgogliosi.

Riccardo Gatti
La cura di una dipendenza patologica è un evento complesso, ancor più se si è reclusi in un carcere. Per questo l’ascolto del Coro della Nave è una esperienza da ricordare. L’energia positiva che si libera si percepisce in maniera forte: sconvolge ogni nostro stereotipo. Ci sorprende per la sua esistenza. Il ritmo, la disciplina, l’arte, la musica, non sono una esibizione: sono l’esito di un percorso di cura fatto insieme ed a cui viene voglia di partecipare perché è liberatorio, perché è positivamente terapeutico, anche per noi che ascoltiamo.

Luciano Gualzetti
Chiunque guarda negli occhi chi è in difficoltà e si fa provocare dal suo sguardo cambia il modo di vedere il mondo. Per questo la carità è insieme un gesto concreto e un pensiero. Ed è questa la ragione per la quale il Refettorio Ambrosiano è al tempo stesso un luogo dove si pratica la solidarietà e dove si fa cultura. Non a caso, infatti, sin da quando lo abbiamo concepito abbiamo voluto che all’attività sociale della mensa fosse affiancato anche un palinsesto culturale ispirato agli stessi valori. Cibo per il corpo, dunque, e nutrimento per lo spirito, come sintetizzavano le due citazioni poste sulle facciate del Padiglione della Santa Sede in Expo – “Non di solo pane” e “Dacci oggi il nostro pane” – messaggio che il Refettorio custodisce come eredità. In questa cornice non possono che trovare una collocazione ideale iniziative come queste che danno volto e voce a chi non ne ha.

Don Giuliano Savina
Siamo davvero entusiasti, come associazione Per il Refettorio Ambrosiano, di offrire al nostro quartiere di Greco e a tutta la città questo straordinario evento: che va oltre la musica, il teatro e la solidarietà, perché ci fa riflettere sulla condizione carceraria e ci fa capire come l’arte e la cultura possano aiutare le persone private della libertà e accompagnarle nel loro percorso di riabilitazione, che è il vero fine della pena. Per l’occasione, come associazione Per il Refettorio Ambrosiano, proporremo anche la nostra annuale giornata di raccolta fondi. Per quest’edizione mettiamo a disposizione, con offerta libera consigliata a partire da 7 euro, delle graziose e utili borse shopper con il nostro logo. Il prezioso aiuto di tutti ci permetterà di continuare a offrire eventi culturali al Refettorio».
Associazione Per il Refettorio Ambrosiano
In piazza Greco c’è un posto dove si fa cultura. In tre anni oltre cento eventi tra teatro, concerti, presentazioni di libri, conferenze, incontri di spiritualità, laboratori per anziani e giochi per bambini. Questo luogo è il Refettorio Ambrosiano, unica opera rimasta in città come lascito di Expo Milano 2015 e oggi luogo di creatività e di relazioni, capace di portare in un quartiere di periferia tante occasioni di incontro e riflessione attraverso le varie forme d’arte. A organizzare tutte le iniziative è una associazione di volontari, l’Associazione Per il Refettorio Ambrosiano, di cui è presidente don Giuliano Savina, parroco di Greco e Goretti. Le proposte culturali sono per tutti e sono aperte anche agli utenti del Refettorio: persone in difficoltà che qui vengono perché trovano un pasto caldo.
Il Refettorio Ambrosiano infatti è prima di tutto una mensa per i poveri gestita dalla Caritas Ambrosiana dove, grazie a un’intuizione dello chef Massimo Bottura, si cucina con le eccedenze di supermercati e ristoranti evitando in questo modo di sprecare cibo. Davide Rampello, curatore del Padiglione Zero di Expo Milano 2015, ne ha fatto anche un luogo di opere d’arte, a cominciare dal portale di Mimmo Paladino.
www.perilrefettorio.it
La Nave – Trattamento avanzato Ser.D area Penale – ASST Santi Paolo e Carlo
La Nave è un reparto della Casa  circondariale di San Vittore dedicato alla cura dei detenuti-pazienti dipendenti da sostanze (droghe e alcool). È un servizio nato nel 2002 e rivolto a coloro che, in regime di detenzione, vengono valutati idonei e sufficientemente motivati a intraprendere un percorso di cambiamento in un contesto di cura e di responsabilizzazione. La Nave fa parte del Servizio Dipendenze  Area Penale e Penitenziaria della Azienda Socio Sanitaria Santi Paolo e Carlo di Milano.
Professionalità eterogenee compongono un’équipe multidisciplinare con l’obiettivo di garantire un “programma trattamentale e riabilitativo” dal punto di vista clinico e criminologico. Ad affiancare il lavoro dei professionisti ci sono numerosi volontari che arricchiscono l’offerta terapeutica. La particolarità che caratterizza la Nave è quella di dare la possibilità ai pazienti di intraprendere il trattamento fin dall’ingresso nel circuito penitenziario, già durante la carcerazione preventiva, e di fornire gli strumenti per proseguire la cura all’esterno.
Il Coro “La Nave” di San Vittore
Il Coro è una delle attività del reparto “La Nave”. Comporta l’impegno di una prova settimanale fissa, spesso raddoppiata all’approssimarsi delle esibizioni avvenute negli ultimi anni sia all’interno del carcere sia all’esterno,  da Casa Manzoni al Museo Diocesano, dalla Casa della Memoria fino all’Auditorium Cariplo dove il Coro ha cantato con Arisa in un concerto benefico per bambini terremotati del Messico. Al Coro partecipano non solo  tutti i detenuti che lo desiderano ma anche gli operatori e molti volontari tra cui avvocati, magistrati, giornalisti, professori, con un significativo superamento delle barriere della subcultura carceraria. Il Coro non è solo un’attività artistica ma fa parte di un processo di cura importante dal punto di vista integrativo e rieducativo, rivelatosi utile contributo a risolvere molti aspetti della controdipendenza, uno dei problemi principali della patologia tossicomanica. Potersi esibire e mostrare il risultato del proprio impegno fuori dall’ambiente carcerario rappresenta un’occasione importante di graduale reinserimento in vista di eventuali Misure Alternative che un giorno i detenuti della Nave affronteranno, essendo già inseriti in un programma terapeutico.
L’Oblò
L’Oblò è il periodico che raccoglie articoli e riflessioni dei detenuti ospitati al reparto La Nave. Nato nel 2002 pochi mesi dopo l’apertura del reparto, viene pubblicato grazie al contributo dell’Editore Feltrinelli nelle cui librerie il giornale viene distribuito gratuitamente. Si dalla sua nascita i detenuti che compongono la redazione si riuniscono regolarmente ogni mercoledì per decidere gli argomenti da trattare e condividere la lettura degli articoli. La redazione del giornale assume un significato di grande spessore all’interno del percorso trattamentale del reparto perché aiuta a uscire da una visione del mondo autocentrata, offrendo al lettore una concezione comprensibile, significativa, anche ironica e libera da atteggiamenti vittimistici della condizione detentiva. L’Oblò è anche un blog online e ha una casella email attraverso la quale è possibile scrivere alla redazione: http://oblodelanave.blogspot.it.
Marina De Berti A&I Onlus Libera Scuola di Cucina
La Libera Scuola di Cucina è uno spazio formativo permanente istituito presso la Sezione Femminile della Casa Circondariale di Milano San Vittore. Coinvolge donne e giovani adulti detenuti nello sviluppo di competenze professionali nel settore della ristorazione, spendibili fuori dal carcere. La Scuola ingloba nei percorsi formativi l’organizzazione di eventi didattici (buffet, aperitivi, cene, feste a tema, etc) che coinvolgono la comunità esterna, della quale allo stesso tempo favorisce l’ingresso in carcere per promuoverne la conoscenza attraverso momenti di condivisione culturale e di “responsabilità sociale”. Nel 2015 è stata premiata dal Presidente della Repubblica. La Libera Scuola di Cucina è attiva in virtù di una convenzione tra la Direzione della Casa Circondariale di Milano San Vittore, A&I Coop. Sociale Onlus e Factory Coop. Sociale Onlus.
Contatti: tel. 02.39400911 – 366.5675395 – liberascuoladicucina@aei.coop
MACRÒ MAUDIT Studio
La Compagnia teatrale Macró Maudit nasce a Milano nel 1999. Nel 2017 in Via Grigna 5 ha aperto le porte il Macró Maudit Teáter, nuovo spazio polivalente di teatro, arte e cultura nel quale gli artisti si dedicano alla diffusione e promozione dei valori del teatro e della cultura in tutte le sue forme, anche grazie a percorsi di studio dedicati alla recitazione teatrale e cinematografica e alle tecniche di narrazione per tutti i livelli di esperienza. Lo Studio di Macró Maudit è composto dagli attori formati dalla Compagnia, impegnati in modo permanente nella messa in scena di sempre nuove produzioni e progetti culturali.
Contatti:  Macrò Maudit Teater – Via Grigna 5, 20155 Milano – 366 4677777 – 02 3313111 info@macromaudit.org, www.macromaudit.org

Concerto di Piano City a Boscoincittà: 20 maggio

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Per gli amici di Boscoincittà il più importante dei trecento concerti di Piano City a Milano è quello che domenica 20 maggio alle ore 11 inaugurerà il restauro della Stalla Monumentale della Cascina San Romano, centro operativo del Bosco. Due stupende pianiste, musiche di Bach e Schubert per far risuonare le antiche volte della Stalla mentre intorno Orti e Ortisti del Bosco in festa offriranno per tutta la giornata  verdure e giochi, picnic e fiori. Tutto il programma su www.boscoincitta.it

I regali per le mamme di Casa Arché

il 13 maggio è la festa della mamma e come ogni anno ci sta a cuore che sia una festa anche per le mamme più fragili che ospitiamo nelle nostre comunità.
Abbiamo creato con Amazon.it una Lista dei desideri per Arché: si tratta di tanti piccoli oggetti indicati dai direttori delle comunità per renderle più accoglienti e funzionali.
Amazon ci sostiene negli acquisti e chiediamo anche a voi di aiutarci con un piccolo gesto concreto scegliendo uno degli oggetti che trovate in questa lista:
Lista Fondazione Arché su Amazon
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Per informazioni: chiamate Fondazione Arché allo 0236559990

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“Il mio quartiere”: Isola, tra vecchio e nuovo, di Ugo Vivone

 

Unknown Ugo Vivone, fondatore di Officine Buone (www.officinebuone.it), associazione che porta  la musica e il talento dei giovani all’interno degli ospedali

Qual è il suo quartiere?
Isola

Il quartiere ha una sua identità precisa? E qual è?
E’ un quartiere popolare, con un bel mercato del sabato mattina e tanti artisti che hanno riscattato l’immagine di “quartiere della mala” degli Anni 60.

Chi vi abita si riconosce in lui?
Sì molto, ci sono associazioni e nel periodo della trasformazione del quartiere (i nuovi grattacieli e l’eliminazione del bosco di Gioia) abbiamo vissuto un periodo di pacifica lotta e unione tra i cittadini.

Ha una storia, aneddoto, episodio interessante sul suo quartiere?
Quando sono arrivato a Milano, la mia prima abitazione era molto vicina al Frida di via Pollaiuolo. Lì si svolgeva ogni lunedì una serata di lettura in cui gli avventori potevano occupare una “sedia del lettore” e leggere per alcuni minuti ciò che sentivano. Senza scaletta e senza un copione, serate meravigliose in cui scoprire giovani artisti di talento. Da quelle serate ho iniziato la mia avventura tra gli artisti di Milano e le prime azioni di arte sociale che hanno portato anni dopo alla creazione di Officine Buone.

In questi ultimi anni il quartiere è cambiato molto?
Direi che è il quartiere che è cambiato di più a Milano negli ultimi dieci anni. La costruzione dei grattacieli ha generato un distacco ancora più forte tra l’identità popolare e la modernità. Nel quartiere i locali si moltiplicano, rendendolo sempre più “trendy”.

Quali sono i difetti del quartiere? (rumore, movida, traffico, carenza di mezzi, troppi negozi)
Sicuramente la difficoltà nel trovare parcheggio, dovuta anche alla conformazione geografica. Di recente vedo tra i difetti anche la minaccia di perdita di identità popolare, vista la trasformazione in luogo più trendy e turistico.

Quali sono le cose belle?
Ci sono bellissimi posti in cui ascoltare buona musica (Blue Note e Nordestcaffè in Via Borsieri), vie tranquille in cui passeggiare e un’atmosfera popolare che rende Milano piacevole e accogliente.

C’è un mercato e lei ci va?
Il mercato è al sabato mattina, ma per impegni lavorativi non ci vado da tanto tempo.

Il Comune di Milano, secondo lei, lavora bene per rendere migliore la città?
Direi di sì, mettendoci anche a confronto con altre città.

C’è qualcosa che consiglierebbe al Comune per migliorare il suo quartiere?
Di sicuro consiglierei di tutelare il quartiere e alcuni degli edifici più popolari, inoltre magari sarebbe possibile migliorare qualcosa nella viabilità.

Nel suo quartiere ci sono aree verdi e sono curate? 
Non sono molte le aree verdi, in genere comunque la cura media è elevata.

Lei fai qualcosa per il tuo quartiere? O le piacerebbe farlo?
Sono fondatore di un’associazione che si chiama Officine Buone (www.officinebuone.it), che è nata ai tempi della frequentazione con gli artisti di Isola. Ci occupiamo di portare gli artisti negli ospedali, di donare il talento dei giovani alle cause sociali. A Milano c’è tanto talento e tanto sociale, il nostro compito è quello di metterli in relazione generando un circolo virtuoso.

Ugo Vivone

24 e 25 marzo: tutti a Floralia

Ci risiamo, ecco il week end magico di Floralia. Affari di tutti i tipi sul sagrato della basilica di San Marco(e dentro il cortile). Oltre a piante rare, sui banchetti delle onlus golosità, vestiti grandi firme o vintage, accessori, oggetti di design, biancheria, gioielli ed altre raffinatezze, a prezzi da fiori di campo. Correte sabato 24 e domenica 25 marzo. Con il sole o con la pioggia.

EVENTO IN CONTEMPORANEA: Floralia festeggia il decennale dell’istallazione di BILL VIOLA all’interno della chiesa con 4 visite guidate.

Nella parte più antica della Basilica, il transetto meridionale, trova posto, dal 2008, su progetto di artache, accanto ai sarcofagi e ai bassorilievi, la video installazione The Path, una delle 5 parti che compongono il Ciclo Going Forth By Day (2002) dell’artista Bill Viola.

Bill Viola è un videoartista americano che da oltre 30 anni crea video installazioni architettoniche: ambienti totali che avvolgono la visione nell`immagine e nel suono impiegando le tecnologie più avanzate. Reinterpretandoanche capolavori presi in prestito dalla storia dell’arte, le sue opere sono meditazioni sull’essere umano, sulla barriera illusoria che separa la nascita dalla morte.

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Premio “Miglioriamo Milano” con Fondazione Cariplo e Q.T.

Il 2 marzo si è svolta la prima edizione “Miglioriamo Milano”, premio sostenuto da Fondazione Cariplo, Corriere della Sera, Repubblica. il premio è stato consegnato da Sergio Urbani, Segretario Generale di Fondazione Cariplo, che ha detto: “L’idea del sociale di Quartieri Tranquilli è anche l’idea della Cariplo”. Una frase come questa è il più grande complimento che poteva essere fatto a Quartieri Tranquilli.
Ha condotto la manifestazione Piero Colaprico, sono intervenuti Lina Sotis, presidente Associazione Quartieri Tranquilli, Pierfrancesco Majorino, Assessore Politiche sociali Comune di Milano, Monsignor Davide Milani presidente Fondazione Ente dello Spettacolo , Paolo Bassi, presidente Municipio 4 Milano, Giangiacomo Schiavi, presidente della Giuria del premio.

Premio Miglioriamo Milano
1° EDIZIONE PREMIO “MIGLIORIAMO MILANO” 2017 In memoria di Piermario Vello
è stato consegnato all’elaborato multimediale dal titolo “Almeno una casa” gli allievi Giovanni Marrucci, Giacomo Detomaso, Simone Disegni, Andrea Fioravanti, e Lorenzo Nicolao, della scuola di giornalismo “Walter Tobagi” di Milano, hanno vinto la prima edizione del Premio Miglioriamo Milano che ha chiamato le scuole di giornalismo milanesi ad approfondire il “Caso Corvetto”.
Il premio s’inquadra nell’attività che l’Associazione Quartieri Tranquilli e la Fondazione Cariplo intendono svolgere per far emergere, problemi, disagi, qualità e originalità dei diversi quartieri di Milano.

Il Premio è stato promosso e organizzato dall’Associazione Quartieri Tranquilli, presieduto da Lina Sotis e dalla Fondazione Cariplo, con il patrocinio del Municipio 4, in memoria di Piermario Vello,segretario generale della Fondazione Cariplo, scomparso improvvisamente nel 2014 all’età di 63 anni.
La giuria che si è riunita sotto la presidenza del giornalista Giangiacomo Schiavi, già vicedirettore del Corriere della Sera, ha deciso di attribuire i 2500 euro del premio al lavoro “Almeno una casa” per l’originalità del “caso” analizzato con competenza e buon approfondimento, ottima scelta dei video, delle foto, delle schede e delle interviste nel contraddittorio (per vederlo: https://medium.com/@wtobagi/almeno-una- casa-96f4a6746f9f)

Si tratta di un reportage sul “residence sociale” di Corvetto, l’esperimento abitativo più originale, e controverso, di Milano. Otto piani, settanta appartamenti a due passi da corso Lodi dove vivono 58 famiglie di 26 nazionalità, tutte in attesa di un alloggio popolare. Si tratta dell’occupazione ordinata dello stabile organizzata dall’associazione: “Aldo dice 26×1” animata da Wainer Molteni.
Ai cinque vincitori viene offerta la possibilità di veder segnalato il proprio lavoro sulle pagine della Cronaca di Milano del Corriere della Sera e di partecipare alla “messa in pagina” dell’articolo, affiancando il responsabile della Cronaca di Milano.

Domenica 18 marzo: tutti a far le pulizie di primavera nel quartiere QT8

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Domenica 18 marzo, dalle ore 10 alle 13 l’associazione QT8 – quartiere triennale edizione ottava – invita alla pulizia del quartiere-giardino
Ritrovo: ore 10:00, presso la quadrata di p.zza S.M. Nascente.

Portare guanti da giardinaggio o di lavoro: a tutto il resto sacchi, pinze, bidoni e scope ci pensa l’associazione QT8 (www.qt8.it)

L’evento verrà supportato da Amsa-Milano che fornirà gli strumenti per la raccolta e da RunnersWorld, che ha sostenuto online l’iniziativa.

https://qt8.it/component/dpcalendar/event/1.html

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26 kg di spesa consegnate con Illuminiamo le tavole ed Enel

di Laura Guardini

Eccoci pronti, al  ritorno dalla  spedizione mattutina all’Ortomercato, ad una nuova consegna al Corvetto con il progetto “Illuminiamo le tavole”: si parte dal magazzino Enel di via Beruto  dove i dipendenti volontari  preparano le “borse della spesa” per  25 famiglie del Corvetto indicate da don Antonello Loddi e dai suoi volontari della parrocchia della Madonna della Medaglia Miracolosa. Come sempre Quartieri Tranquilli ringrazia innazitutto Enel per la magnifica collaborazione  e  tutti i generosi donatori, dai grossisti di Sogemi a Coldiretti Lombardia senza tralasciare riso Gallo, pasta Molino Pagani, Illy caffè, latteria Virgilio, Consorzio del Casalasco per Pomì, Bolton per tonno Rio Mare e carne Simmenthal.

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Consegnando circa 26 kg di spesa ad ogni famiglia, oggi “Illuminiamo le tavole” arriva ai 10 mila kg di provviste consegnate alle famiglie.
Grazie a tutti!!!

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Zero violenza: un incontro con padre Bettoni di Arché

Fondazione Arché e l’ Associazione Quartieri Tranquilli invitano all’incontro “Zero violenza. Partiamo dal rispetto” che si terrà a Villa Scheibler, in via Felice Orsini 12, a Quarto Oggiaro, sabato 25 novembre in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

Sul tema, purtroppo di crescente attualità, dialogheranno Padre Giuseppe Bettoni, fondatore e presidente di Arché onlus, e Lucia Castellano, Direttore generale per l’esecuzione penale esterna del Ministero della Giustizia, già direttrice del carcere di Bollate. Fabio Galesi, presidente del Consiglio municipale di zona 8, avrà il ruolo di moderatore.

Inoltre sono previsti interventi musicali a cura dell’associazione Mondomusica.

L’incontro, a ingresso gratuito, inizierà alle ore 17.30 e si svolgerà alla Villa Scheibler, in via Felice Orsini 12, a Quarto Oggiaro, il quartiere dove ha anche sede CasArché, la comunità di accoglienza per mamme e bambini con problematiche legate a maltrattamenti e disagio sociale.

Al termine ci sarà un AperiCinema e successivamente la proiezione del film ” Per amor vostro ” presso il cineforum ” Don Edy Cremonesi” all’interno della villa.

Il tema del rispetto, base per ogni forma di relazione civile tra le persone e l’ambiente circostante, verrà ripreso nel corso del 2018 attraverso una serie di dialoghi con esperti e persone impegnate socialmente.

Si prega di dare conferma della partecipazione, entro il 23 novembre, a:
info@arche.it
info@quartieritranquilli.it

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Con “Illuminiamo le tavole” di Enel la spesa arriva a 25 famiglie disagiate

Giovedì 16 novembre nuova “spedizione” al Corvetto con il progetto “Illuminiamo le tavole”: come a luglio e in agosto, 25 famiglie indicate da don Antonello Loddi e dai suoi volontari hanno avuto la spesa recapitata presso la parrcchia della Madonna della Medaglia Miracolosa. Come sempre Quartieri Tranquilli ringrazia innazitutto Enel per la magnifica collaborazione che si consolida nel tempo, proprio come un meccanismo ben collaudato. E grazie a tutti i generosi donatori, dai grossisti di Sogemi a Coldiretti Lombardia e Nestlè, senza tralasciare riso Gallo, pasta Molino Pagani, Illy caffè, latteria Virgilio, Pomì, tonno Rio Mare, carne Simmenthal, ulivocultori di Aipol. Consegnando circa 26 kg di spesa ad ogni famiglia, oggi “Illuminiamo le tavole” ha superato i 3mila kg di provviste consegnate alle famiglie. Grazie a tutti!!!’

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Il pollo fritto di KFC a Banco Alimentare

Parte dal ristorante di Arese il progetto Harvest di KFC, presto coinvolti tutti i locali in Italia. KFC – Kentucky Fried Chicken ha presentato oggi a Milano il progetto Harvest per il recupero delle eccedenze alimentari e la donazione alle organizzazioni che aiutano sul territorio le persone in difficoltà.

Bucket ambientata

KFC è la prima azienda della ristorazione veloce in Italia intraprendere un’iniziativa di questo tipo, che si inserisce nel percorso indicato dalla legge Gadda 166 del 2016 e che viene realizzata in partnership col Banco Alimentare.
“Il progetto Harvest ci permette di recuperare il pollo fritto in eccedenza e di donarlo a chi ne ha bisogno. Siamo orgogliosi di farlo partire nel nostro Paese con un partner così autorevole come il Banco Alimentare che ci consente di collegarci in modo capillare con le organizzazioni di assistenza sul territorio – afferma Corrado Cagnola, amministratore delegato di KFC Italia – Ci auguriamo che il nostro pollo fritto possa non solo contribuire a sfamare chi ne ha bisogno con un cibo gustoso e di importante contenuto proteico, ma che possa anche portare a coloro che lo ricevono un senso di festa e un po’ di allegria, come è nello spirito del nostro marchio e del nostro prodotto”. “L’impegno di una grande azienda come KFC, che ringrazio per avere promosso questo progetto e per avere creduto nelle potenzialità della legge 166/16, conosciuta come Legge Anti Sprechi, dimostra come il mondo delle imprese possa realmente dialogare con quello del sociale, in una logica di reale sussidiarietà – afferma Maria Chiara Gadda, proponente e relatrice della legge – La definizione di un quadro normativo chiaro, la semplificazione delle procedure e le agevolazioni fiscali – sottolinea – hanno incoraggiato molte iniziative e stanno producendo risultati oltre le aspettative, e sono convinta che sia questa la strada giusta da percorrere. Sprecare non ha senso, recuperare e donare fa bene a tutti: alle famiglie in situazione di bisogno che grazie al progetto Harvest potranno ricevere un cibo buono e gustoso, ai dipendenti che non vedranno sprecato il loro lavoro, e a ciascuno di noi, per il messaggio positivo dal punto di vista culturale che questi progetti sono in grado di stimolare”.

“Aver concluso un accordo con un player internazionale così importante è per noi motivo di grande soddisfazione – dichiara Andrea Giussani, Presidente di Fondazione Banco Alimentare onlus – perché ci permette di migliorare e variare la gamma di alimenti che noi distribuiamo, offrendo un cibo particolarmente gradito a un target giovanile spesso afflitto da problemi di povertà oggi nella nostra società”.

UN PROGETTO MONDIALE DAL 1992, ORA ANCHE IN ITALIA
Nel mondo sono circa 800 milioni le persone che soffrono la fame e ogni anno si spreca un terzo del cibo prodotto a livello globale: un quarto del cibo sprecato basterebbe a sfamare tutti coloro che ne hanno bisogno. Harvest è un progetto che KFC ha lanciato a livello mondiale nel 1992 e che ha consentito fino ad ora di recuperare e donare oltre 76,7 milioni di pasti coinvolgendo oltre 3000 organizzazioni non profit, nei diversi Paesi del mondo il progetto Harvest è attivo ovvero Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna e Puerto Rico e da oggi anche l’Italia.
Nel nostro Paese è la Caritas Cittadina di Rho la prima associazione a ricevere il prodotto KFC, che verrà distribuito alle oltre 400 famiglie assistite dal progetto NutriRho: un’iniziativa nata nel 2015 che fornisce una spesa completa alla settimana e nelle altre giornate distribuisce frutta, verdura, pane e da ora anche il pollo fritto KFC.

COME FUNZIONA?
Harvest è un sistema semplice e molto rigoroso. Il pollo fritto di KFC che non viene venduto nell’arco della giornata viene raccolto in apposite buste ad uso alimentare, etichettato con le informazioni relative a quantità, tipologia del prodotto e data di scadenza. Il pollo così confezionato viene quindi congelato e conservato nelle celle frigorifere all’interno del ristorante, fino al ritiro da parte del Banco Alimentare che provvede a trasportarlo, in apposite borse termiche, e a consegnarlo alla struttura destinataria della donazione sul territorio. Il pollo viene distribuito alle persone congelato e confezionato per garantire la sicurezza alimentare del prodotto.

 

PRIMO CONVEGNO INTERNAZIONALE PER AFFRONTARE LA VIOLENZA SULLE DONNE 

IL RUOLO DEI 160 CENTRI ANTIVIOLENZA, PREZIOSO AVAMPOSTO IN DIFESA DELLE DONNE
I Centri Antiviolenza – attivi da oltre vent’anni nel nostro Paese – sono spazi autonomi gestiti da organizzazioni di donne che accolgono donne di tutte le età che hanno subito violenza o che si sentono minacciate e sostengono i singoli percorsi di fuoriuscita dalla violenza. Lo fanno attraverso l’accoglienza telefonica, i colloqui personali, l’ospitalità in case rifugio. Presenti su tutto il territorio nazionale, svolgono un’attività preziosa a sostegno delle donne maltrattate, lavorando anche a livello di formazione, prevenzione e sensibilizzazione culturale. Qui http://comecitrovi.women.it/ è possibile trovare una mappa con tutti i 160 Centri presenti in Italia, da nord a sud: avamposti per difendere le donne in pericolo.

Lella Palladino, esperta in tematiche di genere, il 24 settembre scorso è stata nominata presidente dell’associazione nazionale D.i.Re (Donne in rete contro la violenza),  realtà che raccoglie in un unico progetto oltre 80 organizzazioni  di donne che affrontano il tema della violenza maschile sulle donne secondo l’ottica della differenza di genere. «Il nostro obiettivo principale – afferma Palladino, che parteciperà come relatrice al Convegno Erickson “Affrontare la violenza sulle donne” in programma a Rimini il 13 e 14 ottobreè attivare processi di trasformazione culturale e intervenire sulle dinamiche strutturali da cui origina la violenza maschile sulle donne.  Garantiamo alle donne che si rivolgono a noi riservatezza e anonimato e offriamo ascolto, accoglienza, supporto psicologico individuale o in gruppo, anche tramite gruppi di auto-mutuo aiuto, consulenza legale, supporto ai minori vittime di violenza assistita, orientamento al lavoro e all’autonomia abitativa».

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Ogni centro promuove interventi di prevenzione, formazione e sensibilizzazione intervenendo attivamente per il cambiamento della cultura e delle convenzioni sociali che sono alla base della violenza maschile contro le donne. «Disponendo di pochissime risorse economiche – prosegue Palladino – non tutti i centri sono aperti 24 ore su 24 e riescono a garantire la reperibilità sull’emergenza, ma rappresentano la risposta più efficace alla violenza se pur in maniera disomogenea sul territorio. Anche se la situazione sta cambiando, i nostri centri restano più numerosi nelle regioni del centro nord rispetto a quelle del sud».

Ma chi sono le donne che si rivolgono ai Centri Antiviolenza? Sono donne di ogni tipo e provenienza socio-culturale, sia nate in Italia che migranti, di tutte le età con o senza figli. «Questo – riflette la presidente di D.i.Re –    conferma della trasversalità del fenomeno. Le donne arrivano ai Centri spontaneamente o su invio del 1522 – il numero governativo contro la violenza di genere –  della rete territoriale dei servizi socio-sanitari o delle forze dell’ordine. Alla nostra rete si rivolgono più di 16.000 donne all’anno, ma non è facile disporre di dati esaustivi e realmente rappresentativi.  Per aiutare le donne a venire da noi sarebbe importante valorizzare maggiormente il lavoro che viene svolto dai Centri e il ruolo, sia a livello istituzionale che nel mondo della comunicazione».

Nel nostro Paese bisogna lavorare ancora molto, soprattutto a livello istituzionale, per sensibilizzare sul tema della violenza maschile contro le donne. Da una parte, negli ultimi anni, si è finalmente rotto il silenzio che ha negato per lungo tempo l’esistenza di questo problema strutturale nella nostra società. Nonostante tutto, però, la narrazione della violenza è ancora permeata da distorsioni e strumentalizzazioni. «Bisogna continuare a insistere perché finalmente si metta in connessione la violenza contro le donne con l’asimmetria di potere tra i generi ancora presente, con le dimensioni di potere e controllo esercitate in famiglia sui corpi e i destini delle donne, con le discriminazioni che attraversano la vita delle donne in tutti i contesti relazionali e di lavoro»,conclude Lella Palladino. «Basterebbe realmente recepire e attuare la Convenzione di Istanbul».

Anche questo tema verrà discusso in occasione del Convegno Internazionale “Affrontare la violenza sulle donne – Prevenzione, riconoscimento e percorsi di uscita” organizzato dal Centro Studi Erickson al Palacongressi di Rimini i prossimi 13 e 14 ottobre.

Lacittàintorno: il programma Cariplo per rigenerare le periferie

 Lacittàintorno è un programma triennale di rigenerazione urbana, promosso da Fondazione Cariplo con un investimento complessivo di 10 milioni di euro, per favorire il benessere e la qualità della vita nelle città, in particolare nelle aree periferiche. Una sfida ambiziosa, che prende il via nel mese di ottobre a Milano, in due quartieri “pilota”: Adriano/Via Padova e Corvetto/Chiaravalle rispettivamente nelle aree nord-est e sud-est della città. È in queste zone, dove accanto alle criticità è presente un ricco tessuto di associazioni, cooperative sociali e gruppi informali, che Lacittàintorno vuole ampliare le opportunità, promuovere il protagonismo delle comunità nello sviluppo delle aree e “accendere le luci” con nuovi progetti artistici e di aggregazione, iniziative culturali e di dibattito al fine di renderle attrattive nel contesto cittadino.

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Dobbiamo partire dalle periferie. Per questo Fondazione Cariplo, grazie anche alla collaborazione con il Comune di Milano, è pronta con un grande progetto da 10 milioni di euro che punta sulle zone limitrofe per ritrovare l’identità della città a partire da attività legate alla cultura” – dichiara Giuseppe Guzzetti, Presidente di Fondazione Cariplo. “La cultura è in grado di rigenerare le periferie, con importanti ricadute positive sulla coesione sociale. Le periferie hanno un grande potenziale inespresso che confidiamo di riuscire a fare emergere con Lacittàintorno. Ricostruire le periferie non vuol dire dedicarsi solo ai muri delle case o degli immobili, vuol dire soprattutto ricucire le relazioni. La parola d’ordine è Comunità”.

Il programma Lacittàintorno si basa sulla collaborazione tra istituzioni, università, scuole, attori del privato sociale e dell’associazionismo locale, operatori economici e cittadini. Partner strategico in questa prima fase il Comune di Milano, con cui è stato siglato un accordo di collaborazione per promuovere lo sviluppo di alcune aree cittadine sperimentando azioni improntate all’inclusione sociale e alla sostenibilità. Un apporto fondamentale arriva dal Politecnico di Milano, che sta sviluppando a sostegno del programma un percorso di ricerca territoriale interattiva, che coinvolge cioè le stesse comunità fornendo quadri conoscitivi e strategici relativi ai contesti di intervento. Fulcro del programma sono i Community Food Hub, centri di gravità aperti e plurali, dove le persone potranno incontrarsi, fruire di servizi e partecipare ad attività culturali, aggregative, formative, orientate al lavoro e alla cittadinanza attiva. Luoghi polifunzionali in cui il tema universale del cibo verrà declinato in un’offerta di laboratori, corsi, conferenze e momenti ricreativi.
Il concetto di Community Food Hub è stato messo a punto grazie alla collaborazione con Fondazione Housing Sociale, prezioso compagno di viaggio che ha affiancato la fase di avvio del programma. Lacittàintorno punta anche a promuovere l’approvvigionamento dei prodotti a filiera corta attraverso lo sviluppo dei mercati e il coinvolgimento dei cittadini nella produzione del cibo grazie alla diffusione degli orti di quartiere. Il luogo individuato per ospitare il Community Food Hub del quartiere Adriano, cerniera tra Milano e Sesto San Giovanni, è l’ex asilo nido di Largo Bigatti. Proprio qui sabato 14 ottobre, dalle 12 fino a mezzanotte, si svolgerà Rompiamo le righe!, una grande festa popolare organizzata con l’Associazione Non Riservato per inaugurare il programma Lacittàintorno.

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Rompiamo le righe!

Partendo da Largo Bigatti, molteplici iniziative si alterneranno in ogni angolo del quartiere Adriano e proseguiranno anche nelle settimane successive: musica live e danze, performance di light art, incontri, dibattiti e letture ad alta voce, giochi, spettacoli teatrali, clownerie e giocoleria, trek urbani, bike tour e attività sportive, restyling delle aree in disuso e creazione di orti urbani da adottare. Non mancheranno i momenti conviviali legati al cibo: cibo etnico ed etico, cibo che arriva da luoghi lontani, un’occasione per stare insieme e aprirsi ad altri mondi. Il 14 ottobre prende il via anche un fitto calendario di appuntamenti culturali realizzati con il supporto e la collaborazione preziosa di un grande numero di associazioni attive sul territorio.
Fino a dicembre 2018, infatti, i quartieri di Adriano/Via Padova e Corvetto/Chiaravalle accoglieranno Sottocasa: dai concerti jazz alle performance di light art, dalle maratone di lettura ai laboratori di disegno animato. Momenti plurali per arricchire la vita nei quartieri, per promuovere occasioni di scambio e d’incontro tra generazioni diverse, per attrarre pubblici dalla città, all’interno di un dialogo dinamico e vitale che avvicini i diversi attori della vita culturale e i cittadini.
All’interno del programma Lacittàintorno è presente anche l’arte relazionale come modalità di partecipazione dei cittadini nella produzione artistica: gli abitanti collaborano alla creazione di un’opera d’arte attraverso un processo che li porta a elaborare una nuova visione per il futuro del quartiere. Il primo intervento previsto è CIVIC MEDIA ART | media civici d’artista: un progetto internazionale ad Adriano, realizzato insieme all’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi in Italia e all’Associazione culturale cheFare: l’artista olandese Kevin Van Braak condurrà dei laboratori con adolescenti e anziani del quartiere, volti alla produzione di mezzi di comunicazione, come una radio comunitaria, una campagna di affissioni o un numero speciale di un periodico di quartiere. Lacittàintorno promuove inoltre momenti di riflessione trasversale sulla rigenerazione urbana e sulle sfide dello sviluppo sostenibile nelle città, coinvolgendo non solo architetti e urbanisti ma anche la società civile, il mondo dell’impresa, del commercio, dell’artigianato e i cosiddetti citymaker: è in questo spirito che il 23 e 24 novembre Lacittàintorno curerà una parte del convegno nazionale di urbanistica Urbanpromo, al Palazzo della Triennale a Milano.
A seguire, prenderà forma Altrecittà, un programma di incontri di riflessione sui temi della sostenibilità economica, abitativa, ambientale e sociale nelle città, sviluppato insieme a Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e che prevede il coinvolgimento attivo delle realtà associative presenti sui territori.
Grande attenzione è dedicata infine alle scuole e ai bambini che le frequentano: la Cooperativa Sociale Spaziopensiero sta coinvolgendo gli allievi delle scuole elementari delle aree Adriano/Via Padova e Corvetto/Chiaravalle nella scoperta del proprio quartiere e nell’elaborazione di idee e soluzioni per migliorare la qualità della vita.

Come sosteniamo da tempo – dichiara il sindaco di Milano Giuseppe Sala –, riqualificare le periferie della città non significa soltanto investire nella ristrutturazione dei beni materiali, ma anche riempire di iniziative sociali e di aggregazione i quartieri, per coinvolgere chi li abita e dare a tutti una possibilità di riscatto. Abbiamo portato avanti questa nostra convinzione con il ‘Bando alle periferie’, che si è da poco concluso con una straordinaria partecipazione, e continuiamo a portarla avanti dando convintamente il nostro appoggio a progetti validi e importanti come Lacittàintorno di Fondazione Cariplo”.

La scommessa di Fondazione Cariplo è dunque che questa pluralità di iniziative, promosse in maniera sinergica e in collaborazione con gli attori del territorio, consenta alle comunità presenti e attive nelle aree Adriano/Via Padova e Corvetto/Chiaravalle, e in tutte quelle che saranno coinvolte successivamente, di trasformare i propri territori in nuovi centri d’attrazione e di stimolo per tutta la città. 

I Frutti del Carcere, in mostra al Chiostro Diocesano

IL CONSORZIO VIALEDEIMILLE di MILANO vi invita alla  5ª edizione de I FRUTTI DEL CARCERE 

Sabato 30 settembre 2017, ore 10-18,30 Chiostro Museo Diocesano Milano, corso di Porta Ticinese 95
Esposizione delle produzioni carcerarie, cibo, artigianato sociale, servizi per la comunità e incontri di approfondimento sui temi della detenzione e delle alternative al carcere

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La giustizia riparativa. La mediazione penale. Il carcere per la città. La città per il carcere. Sabato 30 settembre, nel chiostro del Museo Diocesano, si apre la quinta edizione de I FRUTTI DEL CARCERE, durante la quale Milano si interroga sui temi della detenzione e delle alternative al carcere con incontri e testimonianze, esponendo inoltre il meglio delle produzioni realizzate da persone detenute ed ex che, attraverso il lavoro, si guadagnano una vita migliore.

 Quest’anno il Consorzio Vialedeimille, che a Milano vende e promuove prodotti e servizi dell’economia carceraria, è presente ai FRUTTI del CARCERE con un’ampia area espositiva che ospita idee innovative: dalla start up “Keep the Planet Clean” ideata, e in fase di creazione, da detenuti nel carcere di Bollate per il riciclo dei rifiuti, al salotto culturale dedicato alla presentazione dei giornali realizzati nelle carceri, ma anche il pane buono che è prodotto nel carcere di Opera dalla cooperativa IN-Opera; dalle borsegrembiulimaglietteaccessori per la casa, la bicicletta e il tempo libero delle collezioni dei Gatti Galeotti, Sartoria San Vittore e Borseggi realizzati negli istituti penitenziari di San Vittore, Bollate e Milano-Opera, al vinosucchi di melemarmellate della cooperativa Il Gabbiano fatti da persone che dopo il carcere stanno cercando di vivere una vita normale; dalle esperienze di reinserimento sociale attraverso il teatro messe in scena dalla cooperativa Estia di Bollate; ai quaderni, calendari e la stampa della tipografia Zerografica nel carcere di Bollate; dai servizi di Bee4 Altre Menti che creano nuovo lavoro dentro e fuori le mura di Bollate; ai fiori insoliti, i peperoncini e le piante curate dalla cooperativa sociale OPERA in FIORE del carcere di Milano-Opera che insegna giardinaggio a persone detenute in permesso.

 Nato su iniziativa dell’assessorato alle Politiche del Lavoro del Comune di Milano, il Consorzio Vialedeimille è fondato da cooperative sociali che lavorano in carcere per favorire il reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti. Una sfida imprenditoriale che previene la recidiva, favorendo l’incontro con il territorio, attraverso la vendita di prodotti, servizi e incontri culturali che raccontano percorsi virtuosi, a volte inimmaginabili.

 

I FRUTTI DEL CARCERE: sabato 30 settembre 2017 dalle 10,00 alle 18,30 al Museo Diocesano di Milano, in Corso di Porta Ticinese 95. INGRESSO GRATUITO. facebook.com/PerIDiritti

 L’evento è promosso dall’Associazione milanese Per I Diritti in collaborazione con La Camera Penale di Milano, la Caritas Ambrosiana, il Consorzio VialedeiMille, il Ministero della Giustizia, i Chiostri di Sant’Eustorgio e il Festival per i Diritti con il patrocinio del Comune di Milano, l’Ordine degli Avvocati di Milano e la Fondazione Cariplo.
www.consorziovialedeimille.it

CONSORZIO VIALEDEIMILLE Viale Dei Mille 1 – angolo piazzale Dateo- 20129 Milano – info@consorziovialedeimille.it

“Welfare di Comunità e Innovazione Sociale”, incontro Fond. Cariplo

A tre anni dalla prima edizione del Bando “Welfare di Comunità e Innovazione Sociale”, Fondazione Cariplo organizza un convegno per raccontare cosa sta accadendo nei territori coinvolti nella sperimentazione triennale. Durante la mattinata verranno raccontate le esperienze di innovazione nate dal ripensamento in chiave comunitaria delle risposte ai bisogni sociali. Nel corso del pomeriggio, un confronto con esperti, policy makers e nuovi attori su come diffondere e dare continuità ai cambiamenti prodotti, rilanciando alcune sfide ancora aperte.

22 settembre 2017 – Ore 9.30/17.00 Teatro Elfo Puccini – C.so Buenos Aires 33, Milano

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Programma
ore 10-12
Welfare di Comunità: la visione

ore 10,20-10,45
Giuseppe Guzzetti, Presidente Fondazione Cariplo
Dalla visione alla realtà: a che punto siamo
Monica Villa e Beatrice Fassati, Fondazione Cariplo

10,45-13,30
COME E DOVE GIRA L’INNOVAZIONE

Modera: Massimo Conte – Codici Ricerca e Intervento

GLI ELEMENTI DEL CAMBIAMENTO
Luoghi, professionalità, target e servizi
Oltre i perimetri – Ambito di Rho
Più segni positivi – Ambito di Sondrio
Fare Legami – Ambiti della Provincia di Cremona Comunità possibile – Ambito di Magenta #genera_azioni – Ambito di Montichiari
Discussant: Gino Mazzoli – Studio Praxis

NUOVI SISTEMI DI CONNESSIONE
Piattaforme che attivano, ricompongono e facilitano l’accesso We-Mi – Città di Milano
La cura è di casa – VCO
Family Like – Novara
Discussant: Flaviano Zandonai – Iris Network continua alla pagina seguente un progetto di

9.30-10.00 10.00-10.20

10.20-10.45 10.45-13.30

un progetto di LE RISORSE DELLA COMUNITÀ
Risorse e relazioni: come mobilitarle e ricomporle
Living Land – Ambiti della provincia di Lecco
VAI – Ambito di Garbagnate Milanese
Nove+ – Città di Milano
Rigenerare valore sociale nel lodigiano – Ambiti della provincia di Lodi
Discussant: Luciano Zanin – Fundraiser per Passione PAUSA PRANZO

14.30-17.00 LE PROSSIME SFIDE
LE NUOVE ALLEANZE DELL’INNOVAZIONE TERRITORIALE:

COME FAVORIRLE E COME MANTENERLE
Tavola rotonda
Pierfrancesco Majorino, Assessore Comune di Milano Andrea Caprini, Assessore Comune di Mantova Felice Scalvini, Assessore Comune di Brescia Francesca Brianza, Assessore Regione Lombardia Claudia Fiaschi, Portavoce Forum Terzo Settore
Modera: Marco Brunod – Studio APS

IL RUOLO DELLE AZIENDE NEL SISTEMA DI WELFARE LOCALE
Fare Legami – Ambiti della Provincia di Cremona Milano Sei l’altro – Città di Milano
Giovani di Valore – Ambiti di Tradate, Arcisate, Azzate, Sesto Calende e Comune di Malnate
Modera: Nicoletta Alessi – Goodpoint

Tavola rotonda
Paola Gilardoni, Segretario Regionale CISL Lombardia Sandro Corti, Vice Segretario Confartigianato Lombardia Mauro Gattinoni, Direttore API Lecco
Francesca Rizzi, Amministratore Delegato Jointly Stefano Granata, Presidente Consorzio CGM
Modera: Franca Maino – Secondo Welfare
17.00 CONCLUSIONI di Alberto Fontana, Commissario Fondazione Cariplo
Intermezzi di performance artistica di Elen Russo Arman
Ingresso libero con prenotazione su www.fondazionecariplo.it
welfareinazione.fondazionecariplo.it/it

23 settembre Green City: Slegami, progetto per cani liberi

Nell’ambito della manifestazione Green City 2017 – sabato 23 settembre dalle 10 alle 18 – nell’area verde compresa tra i parchi Baden Powell e Segantini, via Filippo Argelati, 20143 Milano, saranno proposte molte iniziative, divertenti e gratuite, che favoriscano la fruizione libera e rispettosa dello spazio da parte di tutti: umani e cani. Fra i sostenitori dell’iniziativa c’è anche Quartieri Tranquilli.

Gli incontri sul tema degli amati quattrozampe prevedono consulti veterinari e pet therapy, dog dance e bau art, obbedienza di base e rally obedience.

Slegami si propone di riqualificare un pezzo di verde cittadino, abbandonato, per trasformarlo in un luogo di libera condivisione fra umani e cani nel rispetto reciproco.

www.facebook.com/progettoslegami/

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Green City: la natura entra in città dal 22 al 24 settembre

A Milano dal 22 al 24 settembre, la natura entra in città. Per tre giorni, cittadini, associazioni, comitati, aziende trasformano spazi aperti e chiusi, aree verdi, giardini e parchi, conosciuti o nascosti, grandi o piccoli, pubblici o privati, per farne luoghi di condivisione, di progetti, di laboratori, di incontro, di festa. Naturalmente verdi. Green City è un’occasione per dare vita insieme alla futura visione del verde e del paesaggio urbano. Attraverso il contributo di tutti disegneremo insieme la mappa di una città in cui, sempre di più, il verde dovrà svolgere una funzione primaria. Lo spirito di Green City è quello di tracciare insieme la Milano di domani partendo da oggi, con la consapevolezza che tutto ciò che è verde in una città è un bene comune prezioso e unico. Ha detto Elena Grandi, Vicepresidente Municipio 1, Assessore Verde Ambiente Demanio Casa Arredo Urbano.

L’appuntamento per tutti è domenica 24 settembre, ore 16,45 alla Casina San Romano di Boscoincittà, via Novara 340:
Manifestazione musicale nel verde organizzata con Italia Nostra Milano Nord
Coro Cai Milano, diretto dal maestro Roberto Mucci
Canzoni alpine e popolari
Brindisi finale
per conferma: milanonord@italianostra.org

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