Archivio dell'autore: Letizia Rittatore Vonwiller

Informazioni su Letizia Rittatore Vonwiller

Letizia Rittatore Vonwiller ha scritto e scrive per varie testate del gruppo Rizzoli (Io Donna, Casamica, Amica), occupandosi di attualità, arte, libri e bellezza. L'opportunità di lavorare per la bellezza le ha fatto scoprire un mondo affascinante. È convinta, come Dostoevskij, che "la bellezza salverà il mondo".

Hangar Bicocca d’estate: i bambini si divertono e imparano

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Hangar Bicocca anche d’estate non chiude i battenti e per tutto agosto, fino all’8 settembre, si occupa di intrattenere i bambini.

I Percorsi Creativi di HB Kids vogliono rendere più accessibile l’arte contemporanea, offrendo non solo gli strumenti e un metodo adatto a capire le mostre in corso, ma anche a creare piccole “opere d’arte”. Per saperne di più: http://www.hangarbicocca.org/hb-kids/percorsi-creativi/

Cinema da scoprire: in collaborazione con MIC, Museo Interattivo del Cinema, Hangar Bicocca con il ciclo Il tempo racconta... fa riscoprire film che non appartengono alla rete della grande distribuzione, ma che si distinguono per la tecnica usata e per le tematiche trattate. I film  sono opera di grandi artisti visivi che illustrano culture diverse e hanno vinto i più grandi festival del cinema internazionali (da Matilda 6 mitica a La storia infinita). Per saperne di più: http://www.hangarbicocca.org/hb-kids/cinema-da-scoprire/

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Arte giovanissima all’Hangar Bicocca

Le opere di 60 bambini vengono esposte nello spazio d’arte contemporanea, Hangar Bicocca. Avranno l’onore di essere presentate dal racconto degli artisti Lupo Borgonovo, Moira Ricci e Giulio Squillacciotti che sono stati a contatto con i ragazzi durante le tre settimane del campus “Non solo arte!”. La manifestazione Con l’arte nella testa, Una serata di arte giovanissima in Hangar Bicocca si svolgerà l’11 luglio alle 18 e 30. L’esposizione dei lavori artistici durerà da giovedì 11 a domenica 14 luglio.

Per la serata l’ingresso è libero fino a esaurimento posti

Info e prenotazioni a hbkids@hangarbicocca.org

Dettagli su hangarbicocca.org

 

 

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Al Giambellino-Lorenteggio film Anni 70

Il Laboratorio di Quartiere Giambellino-Lorenteggio invita alle visioni di film con ingresso gratuito. Alle 19 e 30 c’è la possibilità di prendere aperitivo o cenare. Alle 21,30 c’è la proiezione. L’indirizzo è Cinema Giambellino, via Odazio 7.

 

23 giugno: Progetto Memoria Giambellino: proiezione di interviste sui ricordi del quartiere popolare Giambellino. Sapere com’era viverci un tempo per immaginarsi un modo migliore di farlo oggi.

 

28 giugno: La classe operaia va in paradiso, un film del 1971 diretto da Elio Petri con Gian Maria Volonté e Mariangela Melato che entra nella fabbrica italiana degli Anni 70, per raccontare il rapporto alienato degli operai con la macchina e i tempi di produzione.

 

13 luglio: Romanzo Popolare, film del 1974 diretto da Mario Monicelli, interpretato da Ugo Tognazzi e Ornella Muti. Ironica e malinconica commedia, che tratta temi come il conflitto tra nord e sud, le differenze sociali tra lavoratori e imprenditori, l’emancipazione femminile, l’irrompere nella società italiana di nuovi costumi sociali.

Fondazione Pirelli coinvolge anziani per raccontare storie di quartiere

Gli anziani della Bicocca dicono che i nipoti non sanno nulla del loro quartiere. Fondazione Pirelli e Hangar Bicocca vogliono coinvolgerli in programmi per raccontare ai giovani storie realmente successe negli ultimi 100 anni e la nuova anima creativa della zona. E ai ragazzi l’idea piace. Telefono: 02.64423971, mail: info@fondazionepirelli.org

Oggi questa info è uscita in QuiLina sul Corriere della Sera

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TRE GIORNI DI FESTA AL VILLAGGIO BARONA

R-ESTATE IN BARONA” é una festa aperta al quartiere, per bambini, famiglie, giovani e adulti. Tre gironi (21-22-23 giugno) in cui festeggiano tutti insieme, piccoli e grandi che vivono e rendono vivo il quartiere.

L’iniziativa è organizzata da Punto e Linea – Hub Barona con La Cordata, ASP, Art Kitchen e Alma Rosé, sostenuta da Fondazione Cariplo, promossa dal coordinamento Made in Barona.

Venerdì 21 giugno | dalle ore 20.30  FINALE DEL CONCORSO MUSICALE B-SOUNDS. Conclusione del concorso musicale per Band under 30 organizzato da Hub Barona, Radio dei Navigli, Massive Arts e Barrio’s Café. Serata organizzata insieme al Consiglio di Zona 6 del Comune di Milano.

Sabato 22 giugno | dalle ore 16.00

Giornata dedicata alla cittadinanza, raccontando storie di Seconda Generazione, dialogando sul vivere bene insieme tra vicini, vivere il quartiere e sporcarsi le mani con la terra della serra del Villaggio Barona.

❀ Ore 16.30: LABORATORIO NELL’ORTO
“Coloriamo coi colori della Natura”
➥ Laboratorio per bambini durante il quale si scopriranno gli ortaggi e i loro colori attraverso un’antica tecnica che permette di estrarne la tintura naturale.
(a cura di Nostrale)
Costo a partecipante: € 2 – Per info: didattica@nostrale.it

✑ Ore 18.30: APERITIVO LETTERARIO
“ROM a Milano – Andata e Ritorno – un tavolo in quartiere per aprire il confronto”.
➥ Presentazione del libro “L’arcobaleno di Rebecca – taccuino di viaggio di una ragazza rom” con Rebecca Cavaciu, la scrittrice Giovanna Lilia Vergani e Giuseppe Como (dirigente scolastico Las Boccioni).
➥ Dialogo sull’esperienza del campo rom di via Malaga con Gabriele Rabaiotti (Presidente del Consiglio di Zona 6 di Milano), Assunta Vincenti (gruppo “mamme maestre di Rubattino”) ed i volontari dell’Associazione ASP Onlus.
Modera Silvia Bartellini (La Cordata Scs).
(Incontro a cura di Scrivere sui Margini)

Ore 16.30: LABORATORIO NELL’ORTO “Coloriamo coi colori della Natura”Laboratorio per bambini per scoprire gli ortaggi e i loro colori attraverso un’antica tecnica che permette di estrarne la tintura naturale. (a cura di Nostrale). Costo a partecipante: € 2 – Per info: didattica@nostrale.it

Ore 21.30: SPETTACOLO TEATRALE
“Cittadini in Transito” della Compagnia Teatrale Alma Rosé.

Domenica 23 giugno | dalle ore 10.00  GIORNATA DI FESTA CON LABORATORI E SPETTACOLI GIORNATA MADE IN BARONA

Una giornata di FESTA in cui si presenteranno con spettacoli, incontri e laboratori alcune delle realtà di MADE IN BARONA, una rete nata spontaneamente da un gruppo di soggetti organizzati che vivono e operano nel quartiere Barona.


☝ Ore 10.30 | Piazza Frattini (davanti al supermercato)
BICICLETTATA CLER: visita guidata in bicicletta alla scoperta delle opere del progetto Cler che si conclude a SuperstudioPiù dove è allestita la mostra fotografica delle Cler – a cura di Art Kitchen. In caso di maltempo iniziativa annullata. Prenotazione Tour: info@artkitchen.org / 340.7321131

Dalle 12.00 alle 14.00 | Via Zumbini 6
Special BRUNCH al sacco AL BONAVENTURA
Costo € 12/15

Ore 15.30: CONOSCERE “MADE IN BARONA”
➥ Banchetti informativi delle realtà che aderiscono alla rete MADE IN BARONA e che operano in zona;
➥ scambio di semi e laboratorio di bijoux e presentazione del Giardino Condiviso

Ore 15.30: LABORATORIO DI MUSICAL
➥ Laboratorio per introdurre i bambini al mondo della creatività, dell’espressione, del divertimento del palcoscenico nell’unione di musicalità, movimento, recitazione e vivere la magia dello spettacolo!
(a cura di A.C.S.D. Strega Comanda Color) per info: info@stregacomandacolor.org

Ore 16.30: LABORATORIO DI PERCUSSIONI INDUSTRIALI
➥ Laboratorio aperto a tutti per sperimentare il ritmo e l’energia delle percussioni su strumenti non convenzionali con la Compagnia Percussioni Industriali
(a cura di A.C.S.D. Strega Comanda Color) per info: info@stregacomandacolor.org

Ore 18.30: PERCUSSIONI LIVE SHOW
“We Drum Your Beat”
➥ Ritmo, Energia, Movimento! L’unione di diverse arti per un mix spettacolare con la Compagnia Percussioni Industriali
per info: info@stregacomandacolor.org

♬ Ore 19.00 | Serra del Villaggi Barona
APERITIVO DEL CONTADINO – a cura di Nostrale
Aperitivo con prodotti a km 0
Costo: € 8 – prenotazione consigliata: fattoria@nostrale.it | 339-2868289

Ore 21.30: SPETTACOLO TEATRALE
“Aut – Un Viaggio con Peppino Impastato” a cura di Linguaggicreativi
➥ Spettacolo con Stefano Annoni.
➥ Aut è un viaggio, un viaggio di un treno fantasma, un treno che corre su quelle rotaie che saranno la tomba di Peppino. Lui è seduto su quel treno e dal finestrino vede passare la sua vita. Vita che non si ferma neanche con la sua morte. Vita che non poteva mai essere vita privata ma era lotta e politica. Il treno e la radio diventano teatro per raccontare la sua storia. Peppino si racconta. E lo fa saltando da un’immagine, da un ricordo, da una trasmissione all’altra. Com’erano i suoi sogni. Le sue trasmissioni. La sua voglia di trasgredire.
(www.unviaggioconpeppino.it)

Tutto il programma su Facebook


Villaggio Barona a Milano 

via Zumbini, 6 – via Ettore Ponti, 21 – INGRESSO LIBERO
Per informazioni:
info@almarose.it | ✆ 393-9166537

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Ai Mercati de La Cordata la vita è low cost

Ogni mercoledì pomeriggio nel giardino di Via Zumbini 6 e ogni giovedì pomeriggio, nel giardino di Via San Vittore 49 – insieme al comitato Cittadini Solari x Milano – il Mercato Agricolo e Artigianale de La Cordata è diventato un appuntamento fisso per chi vuole riscoprire il gusto per la campagna e le tradizioni. Sulle bancarelle si possono trovare formaggi e salumi, ortaggi e frutta di stagione, vini e olio di alta qualità, uova, pane, e creazioni artigianali, come vestiti, abiti, accessori, gioielli, piccoli arredi, lampade d’arte, candele, borse. Gli agricoltori e allevatori rigorosamente locali,  offrono prodotti a filiera corta, diversi da quelli proposti da un qualsiasi negozio o grande magazzino, soprattutto dal punto di vista del gusto, poiché non risentono delle lunghe ore di trasporto, o di conservazione in frigorifero, o dei pesanti trattamenti industriali.
Il Mercato ha anche l’obiettivo di abbattere i costi rispetto alla vendita al dettaglio tradizionale, garantendo comunque un adeguato margine di guadagno a chi produce, a tutela del lavoro. Tutti i venditori hanno stabilito un patto con La Cordata: l’impresa sociale mette a disposizione del territorio i suoi spazi gratuitamente e gli agricoltori si sono impegnati a mantenere una politica di prezzi low cost.

Per informazioni: mail, michela.bellodi@lacordata.it tel, 02 36556600
http://www.lacordata.it/cms/mercati-agricoli-e-artigianali

Tutti i mercoledì: via Zumbini 6, dalle 15 alle 19.30 (MM Romolo e Famagosta)
Tutti i giovedì: via San Vittore 49, dalle 12 alle 19 (MM Sant’Ambrogio e Conciliazione

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Pirelli e Anpi insieme per la targa dei 183 operai deportati

Un altro “colpo” messo a segno da Quartieri Tranquilli: far incontrare Fondazione Pirelli, Hangar Bicocca, il consiglio di Zona 9 e Inge Rasmussen, presidente dell’Anpi (associazione nazionale partigiani d’Italia). L’obiettivo: trovare un accordo per trasferire una targa – dedicata a 183 operai Pirelli deportati nei lager nazisti o morti per mano nemica nel 1943 – da un cortile della fabbrica Pirelli, in viale Sarca 222, all’esterno dell’edificio e farne un monumento davanti alla stazione della metropolitana Greco Pirelli. “Sarebbe un modo per ricordare per il 70° anniversario che ricorre quest’anno (novembre 1943) un evento unico nella storia della resistenza della città”, ha spiegato Inge Rasmussen. Antonio Calabrò, direttore di Fondazione Pirelli, non ha avuto dubbi e ha risposto: “Anche a noi, la memoria sta a cuore” e ha promesso che il trasferimento della targa non solo verrà deciso di comune accordo con l’Anpi, ma che la Fondazione Pirelli, il cui impegno è conservare il patrimoni storico, parteciperà anche alla realizzazione di un eventuale cippo. Presto, dunque, un’altra puntata.

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La Cordata, o dell’accoglienza. 1° puntata

Trasferirsi a Milano come studenti o lavoratori, venire da turisti, essere madri single non è facile: la città è cara, va troppo di fretta, non ha pazienza con chi non la conosce, non sa l’italiano, ha poche disponibilità economiche. La Cordata, una cooperativa sociale, che opera in varie zone di Milano, fra cui la Barona, si è specializzata nell’accoglienza.
 Propone a diverse tipologie di persone, in particolare i giovani, “luoghi e spazi di vita” con la funzione di coordinare e costruire risorse economiche, relazionali e culturali. Una delle sue attività è: L’Housing sociale. Un modello “low cost” e friendly di dare in affitto appartamenti a canoni differenziati o soluzioni abitative temporanee a studenti, lavoratori, famiglie, turisti, minori, madri sole con bambini, persone con disabilità. Si prende cura dell’ospite e lo accompagna “nella vita e nel dialogo con la città”, aiutandolo a orientarsi, a socializzare, ad avviare un’attività. Tre i luoghi residenziali, adatti a brevi, medie e lunghe permanenze:

Hotel Residence Zumbini 6, Ostello Burigozzo 11 e Residence San Vittore 49

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Tutti al Give! il 1° Festival Volontariato Giovanile a Milano

Per la prima volta a Milano GIVE! Il Festival del volontariato giovanile. Gli obiettivi? Promuovere, valorizzare e sostenere il volontariato, offrendo stimoli e opportunità a chi desidera impegnarsi e rendersi utile, in particolar modo i giovani. La Cordata ospita questa prima edizione di Festival Give! Un evento nuovo con incontri, con musica, spettacoli, workshop all’interno  della sede de La Cordata, via Zumbini 6: gli spazi a disposizione son il giardino, l’anfiteatro, l’auditorium e uno spazio espositivo per fotografie e opere d’arte. Il Bonaventura aperto a pranzo, aperitivo e cena.

Info: http://bit.ly/12YaGiC

Su Facebook: http://bit.ly/festival-give

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Un furgone per aiutare sè stessi e gli altri

Le persone con Hiv/Aids della casa alloggio di Quintosole, guidate da Stefano Spadoni, raccolgono alimenti scaduti nei supermercati per portarli nei centri d’assistenza. Un lavoro contro lo spreco, un modo dignitoso per rientrare in società. Qualche anima buona potrà fargli dono di un nuovo furgoncino? Chiedete a Giorgia Morera maggiori informazioni sul progetto telefonando a: Comunità del Giambellino, via G. Bellini 6, 02.425619 oppure 02.48952290.

La Bicocca su misura per i bambini

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Fondazione Pirelli e Hangar Bicocca sono molto attive nel far conoscere ai bambini (e ai genitori) sia la zona Bicocca sia l’arte. Si è appena svolta una caccia al tesoro “Scoprire Bicocca: 1450-2013, Caccia alla Bicocca” aperta ad adulti e bambini per scoprire le grandi trasformazioni di quest’area di 700mila metri quadri.

Hangar Bicocca poi offre a bambini e ragazzi con il programma HB Kids attività gratuite durante il weekend, mattina e pomeriggio la possibilità di avvicinarsi all’arte contemporanea divertendosi.
 Mette a disposizione un centinaio di libri da leggere e da colorare. Un Arts Tutor è sempre disponibile all’interno dello spazio per guidare i bambini nella scelta dei libri o dei giochi.

I ragazzi più grandi, tra gli 11 e i 14 anni, possono muoversi autonomamente all’interno dello spazio polifunzionale, che mette a disposizione postazioni telematiche per la ricerca on-line.

Per chi ama il cinema HB Kids presenta “Cinema da scoprire”, una serie di rassegne cinematografiche con cadenza settimanale e suddivise in cicli tematici dedicate ai più giovani e alle loro famiglie. Tutto in collaborazione con il MIC, Museo Interattivo del Cinema, nuova sede della Fondazione Cineteca Italiana nell’area dell’ex Manifattura Tabacchi.

Il risveglio di Via Catullo, ZONA 8

Il cortile di un’antica casa di ringhiera vicino ai ponti delle Autostrade di piazzale Kennedy, è stata l’inconsueta location per uno dei 200 concerti previsti da Pianocity.
Via Catullo è stretta, evitatissima, e  collega viale Certosa a via Gallarate; soffre di rilevanti problemi di marginalità sociale, di degrado edilizio e ambientale. E’ un microcosmo affollato di problemi, ma anche ricco di potenzialità e risorse. In preparazione del concerto, abbiamo visto spuntare alcune piantine di qualcosa che è stato seminato con il lavoro dei  cittadini residenti nella via, il Comitato x Milano di Zona 8, a cascata l’Amministrazione comunale, il Consiglio di Zona 8, il Politecnico con il progetto Polisocial. Questo “qualcosa” è il risvegliare la luce  della partecipazione in un gruppo di persone che sino a ieri se ne fregavano di tutto ciò che qui accade. E accade molto, qui. Magda, Florentino, Ibrahim, Dener, Karol, Vanda, Tess, Luigi, si sono dati un gran daffare nel preparare al meglio il cortile o portando agli ospiti non solo loro preparazioni culinarie multietniche (e squisite), ma anche il loro cuore (immagine retorica, ok, ma l’unica che rende l’idea di ciò che è successo davvero. E comunque il cuore … non era tra i cibi preparati!).

E’ stato una rivincita: verso le comunità di alcune altre etnie che non vogliono inserirsi,  verso il negoziante che non ha appeso in vetrina  la locandina del concerto, verso chi fa il giro lungo per non passare da via Catullo o chi non dava una lira all’idea di “un Politecnico” potesse aiutarci a studiare un progetto di rigenerazione e riscatto. Aprire questo “ghetto”  alla città con il concerti è stata una condizione essenziale per avviare un tale progetto.

Dopo lo splendido concerto di musica contemporanea – tenuto da Andrea Macchi –  è stata una festa nella festa. Noi che abitiamo qui, ci siamo mangiati insieme – stanchi ma contenti – un po’ di avanzi, ripulendo il cortile e rimuovendo gazebo, tavoli, e piatti sporchi. E abbiamo parlato. E ancora un po’ si piangeva. E abbiamo pensato che indietro non si può tornare,ma solo andare avanti.Avanti sulla strada della condivisione delle situazioni problematiche della casa e della via, avanti sull’essere solidali tra noi, avanti nel coinvolgere altri. AVANTI. Ci si è bevuto il bicchiere della staffa, che Ibrahim (unico rappresentante della folta comunità senegalese residente)  ridendo, ha rifiutato in un perfetto italiano. Tutto finito, pian piano ci si saluta e si rientra nelle case, ma qualcosa ancora da dirci ci riporta per un attimo giù. Ibrahim entra in casa, ne esce tenendo in mano un libro. Che mi porge con il viso impassibile e nero nero. Al momento dò solamente un’occhiata al libro, presa e stupita  più per il suo gesto squisito e inaspettato, che dalla sostanza della cosa. Poi abbasso gli occhi e leggo: SUI DIRITTI DELLE DONNE, di Mary Wollstonecraft. Mi si accappona la pelle. Lo guardo. Lui sempre impassibile e nero nero, mi gira le spalle e se ne va.Io gli urlo un GRAZIE che mi si stoppa in gola a metà. Abbiamo scopato via dal cortile le briciole, ma non i sorrisi scivolati dalle labbra, pulito con la canna dell’acqua il vino rovesciato, ma non la fatica gioiosa, richiuso il gazebo e tolto i fiori. Ma chissà perché, anche stamattina, li vediamo ancora lì. Miracoli a Milano. 


Donatella Boccalari

Un incontro straordinario in Zona 9

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Martedì 7 maggio i Quartieri Tranquilli hanno conosciuto molte delle associazioni di volontariato e onlus della Zona 9, promosso dalla vicepresidente del Consiglio di Zona 9, Antonella Loconsolo.  L’incontro è stato così interessante che ci stimola a proseguire sul cammino intrapreso e a cercare di realizzare i sogni di tutti. Per quanto è possibile.

Per esempio, il doposcuola di Villa Litta ad Affori vorrebbe portare alla gratuità i corsi frequentati da bambini stranieri e utili per la coesione sociale e di organizzare una Bacheca scolastica, in cui fare scambi (da libri a passeggini).

L’Associazione per Anziani della Bicocca, ex lavoratori Breda e Pirelli, che insegnano a usare i computer ad anziani, ed extracomunitari, che fanno prevenzione sanitaria e hanno anche pubblicato con racconti di Natale e fiabe di nonne, ha bisogno di una sede più grande.

Ci sono piaciuti anche per il loro grande disponibilità: il signor Avella dell’Ada (associazione diritti anziani) che fa attraversare i bambini davanti alle scuole, Marco Poletti di Terra del Fuoco, che ha un laboratorio pubblico dove cerca di risolvere i piccoli problemi di artigianato, come riparare tavoli, sedie; il signor Luciano Vacca che ha l’aspirazione di rendere tranquilla la via Giulio Bellinzani; Giovanni Garofalo di 9×9, associazione che mette in rete operatori commerciali, che organizzerebbe una merenda con striscioni che raccontano la storia del quartiere.

L’Asnada, con sede ad Affori, che cerca di abbattere muri linguistici e ha laboratori manuali, vorrebbe uno spazio permanente. L’associazione Isola Revel che cerca di rafforzare legami e identità ha bisogno di appoggi per organizzare i vari festival (Clown, Jazz). Pandora che fa attività di intercultura ha il sogno di riuscire a organizzare un doposcuola per valorizzare i talenti dei bambini più dotati.

L’Associazione DEDEP (design democratico partecipato) che lavora con bambini e genitori organizza giochi sull’educazione della pace, desidera aprire un Ecomuseo metropolitano per far scoprire la storia della zona Nord.

I Quartieri Tranquilli hanno un grande lavoro davanti a loro, ma l’entusiasmo è enorme.

La Pirelli ricorda gli anni di guerra

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Dal settembre 1943 al 25 aprile del ’45 Milano fu sotto l’occupazione nazifascista, mentre veniva bombardata dagli americani e dagli inglesi.

La Pirelli fu uno degli obiettivi più colpiti. Gli operai Pirelli capirono di dover sabotare la produzione di materiale utile all’esercito tedesco. Scioperarono, scioperarono per il pane che mancava e per dimostrare al mondo il loro coraggio, il desiderio di libertà. Molti finirono in carcere. Il 23 novembre 1944, dopo la proclamazione di un ennesimo sciopero, le SS fecero una retata e arrestarono in modo casuale 183 operai, 167 dei quali furono deportati nei lager nazisti. 25 non tornarono.

Oggi, all’interno di un cortile della fabbrica Pirelli, in viale Sarca 222, c’è una targa commemorativa. L’Anpi (associazioni nazionale partigiani d’Italia) di Pratocentenaro della zona 9, guidata con orgoglio dalla sua presidente Inge Rasmussen, che ogni 25 aprile, giorno della Liberazione, compie un percorso posando corone nei punti dove morirono per i bombardamenti o per le fucilazioni operai e donne, vorrebbe trasferire la targa all’esterno dell’edificio e realizzare davanti alla stazione Greco Pirelli un monumento, chiedendo la collaborazione degli studenti dell’Accademia di Brera per il bozzetto e il progetto. Così questa testimonianza potrebbe essere visibile per tutti. L’azienda Pirelli è pronta a collaborare. Quartieri Tranquilli si adopererà perché questo avvenga.

Arrendersi

Adolescenti che protestano, madri che proibiscono. Trucco sì, trucco no? Questo l’oggetto del contendere.  Le madri siano comprensive. Come fa una ragazza a sottrarsi alle mirabili attrazione del make up, fra profumerie, negozi invitanti e pieni di colori? Per non parlare di rossetti e belletti visti nel bagno di casa. Meglio concedere qualcosa che negare tutto. E “lavorare” sugli errori. Uno di questi, per esempio, è nascondere brufoli e imperfezioni sotto strati di fondotinta, ostacolando la respirazione della pelle. Applicare, semmai, un correttore (ce ne sono di curativi) solo nei punti in cui è necessario usando un pennello piccolo, è preferibile. Ombretti troppo colorati non sono da mettere per andare a scuola (i professori sono poco comprensivi), mentre un po’ di mascara sulle ciglia superiori è concesso, evitando le inferiori che lasciano segni scuri ed enfatizzano eventuali occhiaie. Permesso sperimentare invece in previsione di una festa. Spingete vostra figlia a partecipare alle sedute organizzate dalle aziende cosmetiche nelle profumerie e nei grandi magazzini. Sono proprio queste le occasioni che fanno conoscere i punti del viso da mettere in risalto o da “perfezionare” e fanno acquistare dimestichezza con colori e pennelli. Perché, è noto, il trucco giusto valorizza, il trucco sbagliato imbruttisce.

Voi maschi, quante volte lo fate?

Uomini vanitosi come le donne? Quasi sì. Una recente ricerca ha messo in evidenza un avvicinamento fra i due sessi in fatto di cura di se stessi. Alla domanda “Quante volte al giorno ti guardi allo specchio?”, il 50 per cento degli intervistati e il 52 per cento delle intervistate ha risposto “due volte”. Il 4% (contro il 7% delle donne) ha dichiarato di controllare il proprio aspetto anche una volta all’ora e il 14% (contro il 27% donne) ogni due ore. Voi maschietti di Tranquilla, quante volte lo fate?

IN BICI COAST TO COAST PER RUVUMA

Volevo segnalare un libro che mi ha entusiasmato, anche se sono solo una ciclista della domenica: “Costa quel costa” di Emilio Dalmonte (ed. Danilo Montanari), un diario di un viaggio coast to coast in bicicletta. Partenza da S. Diego, in California, e arrivo a S. Augustine, in Florida, per un totale di 5200 chilometri, otto stati, 55 giorni. Racconti divertenti, riflessioni, emozioni, riferimenti eno-gastronomici, accompagnati da almeno 800 foto e itinerari su piantina, sono stati raccolti nel volume dall’autore che ha fatto questo viaggio in solitario.
Spiega nella prefazione Dalmonte, romagnolo di Cotignola e vice direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea prima a Bruxelles, poi a Roma, spiega: “Ogni tanto un po’ di solitudine fa bene. Serve a permettersi lussi ormai rari, come fermarsi a pensare, non misurare il tempo e vivere quei ritmi lenti a cui non siamo più abituati. Significa (ri)entrare in contatto con la natura e lasciarsi prendere dall’emozione di un suono o di un’immagine. Aiuta ad ascoltare il proprio corpo e a conoscere i propri limiti. Stimola la curiosità verso l’altro e l’apertura d’animo. Predispone all’ascolto. Paradossalmente, viaggiare da soli è la maniera migliore per non essere mai soli”.

Dalmonte ha poi deciso che questa storia potesse essere utile a qualcuno. Così ha voluto destinare il ricavato a un’ associazione onlus che gestisce un ospedale e varie scuole professionali nella zona di Ruvuma, in Tanzania. Il direttore sanitario dell’ospedale, amico di Dalmonte, è un chirurgo italiano che si reca varie volte all’anno in questa struttura per operare gratuitamente. Il libro si può comprare collegandosi su http://www.ruvuma.it.