Archivio dell'autore: Anna Leoni

I servizi caritatevoli del centro storico

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Nel ricordo di un amico artista Così Scriveva Giorgio La Pira:

“Amò I Poveri Ed intuì, anche artisticamente, che nel loro volto e nella loro sofferenza c’era il riflesso e la sofferenza di colui – Figlio Di Dio – che venne sulla terra per aprire ad essi il Regno Dei Cieli…

Io credo che la virtù di quella generazione di artisti che sapeva cogliere nella fatica della misera sopravvivenza quotidiana la sofferenza divina si stia trasformando in indifferenza alle grida di chi soffre perché la noncuranza dell’individuo non si accorge di loro.

Credo sia nostro dovere recuperare il senso civico. Educare alla cittadinanza è anche l’occasione per costruire nei nostri quartieri, dove sono presenti mamme bambini e bambine con provenienze, storie, tradizioni e culture diverse, delle vere comunità di vita e di lavoro, che cerchino di dare significati nuovi alla convivenza ed elaborino percorsi che costruiscano contemporaneamente identità personale e solidarietà collettiva, competizione e collaborazione.

Per imparare a porci con animo diverso di fronte alle necessità del nostro quartiere dobbiamo conoscerle e sapere dove indirizzare le mamme e i bambini che incontriamo per strada e chiedono di essere aiutate . .

Nel centro storico sono presenti molti servizi di Carità forniscono ascolto e che è bene conoscere.

SERVIZI DI CARITÀ PRESENTI NEL DECANATO CENTRO STORICO

 Centri di Ascolto

c/o Parrocchia di Sant’Ambrogio – Piazza Sant’Ambrogio, 23

Orari: giovedì 15.00/17.00

c/o Sant’Angelo dei Minori * – Via Bertoni, 9

Orari: martedì e giovedì 9.30/12.30

c/o Sant’Antonio di Padova * – Via Maroncelli, 21

Orari: lunedì 9.30/11.00; dal martedì al venerdi 9.30/11.00 e 15.00/17.00

c/o San Carlo al Corso – c.so Matteotti, 14

Orari: martedì 9.30/12.00 (uomini); giovedì e venerdì 9.30/12.00 (donne)

c/o Parrocchia di Santa Maria Incoronata *– Corso Garibardi, 116

Orari: martedì e mercoledì 9.30/11.30

c/o San Vincenzo in Prato – Il primo colloquio è in Piazza Sant’ambrogio, 23

Orari mercoledì 15.00/17.00; giovedì 10.00/12.00

 * Presenza presso la parrocchia dei servizi di distribuzione viveri e guardaroba il cui accesso avviene solo tramite il Centro di Ascolto

 Servizio di Guardaroba

c/o Parrocchia di San Vittore al Corpo – Via degli Olivetani, 2

Orari: lunedì 15.00/17.00 (uomini); giovedì 15.00/17.00 (donne e bambini)

Distribuzione pacchi viveri

c/o San Lorenzo Maggiore

Credenza dei poveri – C.so di porta Ticinese, 39

Orari: un giovedì pomeriggio ogni 15 giorni.

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Arché Natale 2014

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Cerchi un regalo di Natale… diverso?
Vieni ad “Arché Natale 2014”:
una piccola fiera di prodotti di qualità per sostenere le mamme e i bambini di Arché.

Il mercatino si trova presso l’Unione Femminile Nazionale di Corso di Porta Nuova, 32 Milano. È aperto dal 28 novembre al 2 dicembre 2014 dalle ore 10 alle 19. Inaugurazione giovedì 27 novembre 2014 ore 18

È un appuntamento tradizionale per tanti milanesi e quest’anno a darci una mano ci sarà anche la nostra amica Gabriella Golia, annunciatrice e conduttrice televisiva italiana. Come tanti altri volontari che da anni si impegnano per Arché Onlus, anche lei si è innamorata della nostra missione e ha deciso di dedicare un po’ del suo tempo dietro ai banchetti del mercatino natalizio.

“Arché Natale” infatti è la piccola fiera che Arché organizza ogni anno a fine novembre per raccogliere fondi da destinare ai suoi progetti di aiuto alle mamme e ai bambini. Per i visitatori, i curiosi, per coloro che stanno cercando un regalo speciale, la fiera è anche un’ottima occasione: ci saranno capi di abbigliamento nuovi e usati, giocattoli, oggetti per la casa e chincaglierie, borse e portafortuna etnici, ciabatte, grembiuli e asciugamani e persino prodotti tipici alimentari, tutto di alta qualità.

La vendita sarà ospitata dall’Unione Femminile Nazionale di Corso di Porta Nuova 32 a Milano, dal 28 novembre al 2 dicembre 2014, dalle ore 10 alle ore 19. L’inaugurazione sarà giovedì 27 novembre 2014 alle ore 18. Nella sala saranno anche esposte le opere di Viviana Spreafico che dal 2011, con il personaggio della bambina Mirtilla, illustra i materiali di comunicazione di Arché.

Arché Onlus è stata fondata nel 1991 da Padre Giuseppe Bettoni e da allora si occupa del disagio, dell’emarginazione, della prevenzione, della malattia e della sofferenza dei bambini e delle mamme in Italia e nel sud del mondo. Il ricavato del mercatino andrà a sostegno di cinque progetti che la Fondazione porta avanti a Milano, Roma, San Benedetto del Tronto e in Africa:

nella “Casa Accoglienza” di Milano Arché accoglie bambini e mamme che stanno vivendo una condizione di disagio. Sono donne provate dalla vita, spesso vittime di abusi e violenze domestiche o rimaste sole in un Paese che non è il loro. Casa Accoglienza offre loro l’opportunità di reinventare la propria vita sia a livello sociale che emotivo, aiutandole nella quotidianità a focalizzarsi sulla relazione con i propri bambini e con se stesse.

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Una porta si apre all’ascolto

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Nella Parrocchia Santa Maria Incoronata, in corso Garibaldi 116, www.santamariaincoronata.it/da oltre un anno, si sta conducendo un’intensa esperienza di volontariato volta a una carità più pratica, attiva e costruttiva verso i deboli, i diseredati i poveri del centro storico.

Tutto nasce nell’ottobre scorso, quando mi fu chiesto, su invito di padre Giuseppe Bettoni, attuale parroco e presidente di Archè www.arche.it/, di aprire un centro di ascolto, che raccogliesse l’arrivo anche di nuovi volontari, in modo da consentire di portare avanti non solo un servizio di distribuzione di viveri e indumenti ma di attuare tutta una serie di proposte tali da consentire di dare una vera mano a rialzarsi anche se con fatica e dolore a chi veniva a bussare alla nostra porta.

Quale responsabile caritas parrocchiale fui colta da un dubbio di inadeguatezza e ancor più dal timore che la mia disposizione interiore in quel momento (avevo appena lasciato il lavoro di medico farmacologo) non fosse così limpida e sincera quanto questo impegno all’ascolto richiedeva.

Qualunque merito avessi mai acquisito in questi anni era niente in confronto a questa responsabilità e in una sofferta ammissione con me stessa dei miei peccati di inerzia e di omissioni accettai la proposta di Padre Giuseppe e iniziai il mio cammino di avvicinamento verso un nuovo modo di operare.

Le realtà di coloro che ad oggi si affacciano con timore alla porta del centro di ascolto ed entrano per raccontare la loro storia sono le più molteplici e di ogni estrazione sociale: da questo incontro nasce uno scambio di opinioni e ciò costituisce indubbia ricchezza anche per gli operatori volontari.

Tante cose si potranno migliorare e tante, mi sembra di aver capito, sono già state migliorate. Punto fermo di questo servizio, a mio parere, rimarrà la possibilità di svolgere un servizio assolutamente pratico condito con una piccola componente di umanità.