Archivio dell'autore: Andrea Crosta di Moncalvo

Informazioni su Andrea Crosta di Moncalvo

Architetto, Allevatore di Jack Russell, Scrittore...ma soprattutto tranquillamente fuori dagli schemi!

Diario di Viaggio: Al Castello!

L’arrivo allo Chateau è come sempre emozionante. Qualche altro amico è già li e nel giro di una mezz’ora giunge un nutrito gruppo di inglesi.In totale siamo 50, fra britannici, francesi, danesi,una spagnola, due italiani, un’austriaca, due canadesi, un brasiliano e un’africana!! Ci si trasferisce tutti nella grande veranda dove Pietro, maitre organizateur, ci dà il benvenuto e ci indica le nostre sistemazioni. Quest’anno io sono in camera con David Collins, amico londinese molto simpatico e , cosa fondamentale, non russa! Ci avviamo a prendere possesso della stanza, cercando di capire chi sono i nostri vicini e con chi condivideremo il bagno. Siamo al primo piano, vista sul parco del castello e sulle colline circostanti. Davvero bello. Alle 13,30 ci si ritrova per mangiare. La sala da pranzo è una vecchia e spaziosa cucina con due lunghi tavoli, e ci si accomoda casualmente, cambiando ad ogni pasto compagni .Fra gli obblighi della settimana, oltre a tenere pulite le proprie stanze e bagni, ci sono vari servizi: sparacchiare la tavola e apparecchiare per il pasto successivo, vesselle, più volgarmente lavaggio piatti, aiuto in cucina e servizio cibi, addetto all’immondizia, preparazione break fra una lezione e l’altra. Dopo mangiato torniamo in camera e disfiamo le valige: già iniziamo a ridere vedendo cosa abbiamo in serbo per le serate a tema. L’intenso programma prevede 3 ore di lezione al giorno, più un “atelier” sempre di danza, e serate danzanti a tema: I balli che si approfondiranno sono: walzer inglese, chachacha, quick step,tango, samba e rock. I temi dei parties….Musicals di Broadway, Halloween, Il mio colore preferito, Rendez vous al Bois de Boulogne e serata finale Black Tie. La prima sera, per scaldarsi e sciogliere gli imbarazzi del contatto nelle danze, serata senza tema.

DIARIO DI VIAGGIO A LIMOGES: SI PARTE

Eccomi pronto: Venerdì mattina, dopo il noioso trasferimento a Malpensa, parto per Parigi. La valigia stracarica di vestiti per le lezioni e le feste a tema raggiunge il peso limite di 20 kg, quasi esplode, e con me ho anche una borsa a mano zeppa di scarpe di ogni tipo !! A Parigi prendo la metro e raggiungo il 9 arrondissement: la percezione dell’ essere in una capitale internazionale e fortissima in questa commistione di razze e stili che noi Milanesi ci sogniamo, anche se ammetto che c’è troppa gente per i miei gusti. Forse non sono abituato a prendere la metro? Per la serata sarò ospite di una coppia di amici. L’appartamento è tipicamente francese: parquet in rovere a spina di pesce ungherese, soffitti decorati con stucchi, colori pastello, oggetti di design mischiati a quadri antichi e piacevole vista sui tetti della capitale e sulla cupola di Sacré-c&œlig;ur. Per cena hanno invitato un loro amico editore, anche carino direi, chissà mai voglia propormi di tradurre il mio romanzo e di pubblicarlo? Potage aux pois casses, soufflé de potiron e per finire gateau aux noisettes. Cena mitica e poi due chiacchiere in una lingua straniera mai studiata, nel tentativo mal riuscito di parlare alla stessa velocità cui sono solito. Davvero ridicolo! Al mattino la sveglia suona presto: doccia, barba, vestiti, chiudo la valigia, un caffè con i padroni di casa e alle 8 salgo sul taxi per arrivare all’appuntamento alla Gare d’Austerliz con altri partecipanti al corso di danza. Ha inizio l’avventura: volti conosciuti, abbracci, presentazioni a nuovi arrivati e poi tutti sul treno. Tre ore di viaggio dove non si fa altro che raccontarsi e ridere, fino alla stupenda Stazione di Limoges. Un pullman ci attende per portarci al castello di Ligoure, dove trascorreremo la nostra settimana di studio insieme ad altri ospiti. L’atmosfera inizia a farsi calda e carica di aspettative: chi ci sarà di nuovo ad attenderci allo Chàteau?

un diritto negato…

A Castellanza, comune in provincia di Varese, con poco più di 14mila abitanti, non è stato concesso ad un omosessuale di acquistare, nel cimitero cittadino, un posto vicino al proprio compagno defunto. Questo perché la legge regionale non lo prevede, assicurando un loculo solo ai familiari del defunto, intesi come componenti della famiglia naturale. Fabrizio Giachi, Assessore con la delega ai cimiteri, spiega l’impossibilità di “andare contro una legge regionale modificando il regolamento”, ma mostrandosi allo stesso tempo favorevole qualora la Regione lombarda volesse cambiare la legge regionale per renderla più attuale: “Si tratta di una legge che non teneva conto, allora, della possibilità che si potessero creare nuclei familiari differenti da quelli composti da madre, padre e figlio”, dice Giachi.

Sfiancato ma felice

Eccomi di ritorno, dopo una settimana intensa sotto molti aspetti: Fisico, 4 ore di danza quotidiane più ballo serale, Mentale… la memoria inizia a fare cilecca e ricordarsi le sequenze e i passi nuovi non era facile, Emotivo perchè trascorrere una settimana con 50 persone di culture, nazionalità e ambienti diversi è una vera e propria terapia di gruppo. Tutto questo condito da divertimento, risate scambi e crescita. Davvero una bella esperienza. Non esiste un’età limite per mettersi in gioco, ma spesso ci si frena pensando di essere fuori luogo. Un consiglio: Lanciatevi!

La modestia…

leggendo l’interessante post di Matteo Motterlini, sedotti e abbandonati dall’ego, mi è tornata alla mente una frase tipica di mia madre e che ho sempre trovato bellissima: ” La modestia non è una virtù, ma l’ombra del valore”. Forse questa cosa vale per persone c&œlig;renti, ma se ci pensate, non è un po’ antipatico chi fa troppo il modesto sminuendo le proprie capacità per poi sorprenderci con l’esatto contrario? ricordo vari episodi…” sai sciare ?” ma un pochino” e poi era un campione, “Tu cucini bene?” ” faccio due cosucce semplici” e poi preparava una cena da 3 stelle michelin. ” Come te la cavi con le lingue?” “invento un po’ di parole” e si scopriva che ne parlava correttamente 5!!

A BALLARE

venerdì prossimo partirò per la Francia, dove annualmente mi unisco a un gruppo di amanti del ballo da sala standard( fox trot, english waltz, tango, quick step…) La settimana di full immersion si svolge in un castello vicino a Limoges. Non immaginatevi sfarzo e lusso. Si dorme in camerate e oltre a fare 3/4 ore di lezione al giorno, durante la settimana si partecipa obbligatoriamente a lavori tipo apprecchiare, cucinare, lavare i piatti etc. Il gruppo formato da uomini e donne provenienti per la maggior parte da Francia, Inghilterra, Danimarca, ma con alcuni olandesi, spagnoli e americani, è composto da gay e lesbiche e da amici gay friendly. Ci si ritrova per ballare, chiacchierare e confrontarsi. Una settimana all’insegna della passione comune ma anche, in qualche modo della crescita interiore attraverso lo scambio. Purtroppo in Italia non ci sono associazioni di ballo ” same sex” e anche qui si denota la nostra arretratezza. Non fraintendetemi: ballare è bello in ogni caso, ma logico che a me, ad esempio piace di più volteggiare con un maschietto piuttosto che una pulzella. 🙂 Vi racconterò come va…ciao

Un po' "imbucato"

Alessandro ciao, ieri sera, dopo aver letto qui che presentavi il tuo libro, sono venuto al Conti Cafè. Intanto grazie per l’accoglienza e l’ospitalità, ma mi sono reso conto che più che una presentazione era una festa con tanti tuoi amici, e mi sono sentito come alle feste dei 18, quando ci si “imbucava”! Purtroppo avevo un precedente impegno per cena e così sono sgattaiolato via senza salutare te e Lina, logicamente presi da chiacchiere e festeggiamenti. Leggerò con piacere il tuo “manuale” , sperando ci sarà un’altra occasione in cui presentarmi meno frettolosamente.

Sul Tram

Non salivo su un tram da anni, e stamane ho riprovato l’ebrezza! Unico neo la dilagante maleducazione, sia di ragazzini che di uomini meno giovani ma non attempati. Ce ne fosse stato uno che , in presenza di una signora in difficoltà, le avesse ceduto il posto a sedere. L’educazione, in primo luogo, è uso dell’intelligenza..peccato che al mondo sembri ce ne si sia scordati!

Troppo ridere…forse!

L’altra sera a casa di amici conosco una ragazza. Lei carina e simpatica, single, mi punta per i primi due minuti facendomi gli occhi dolci. Non ricevend da me, oviamente, alcuna risposta, demorde. Così, per chiarire la situazione, nel mezzo di una chiacchiera parlo apertamente del mio fidanzato. 🙂 Lei, per nulla spiazzata, mi dice ” ah sei gay? Favoloso, ti devo assolutamente presentare un amico, di sicuro vi piacereste”.
Allora, ci sei o ci fai? Stavo parlando del mio fidanzato, primo, e secondo, ancora c’è in giro gente che pensa che due gay, solo per il fatto di esserlo, si piaceranno di certo? FAVOLOSA….AHAHAH

RIENTRATO DALLA SPAGNA

Una sera della scorsa settimana ero a cena con vari amici fra cui una coppia gay e il loro bimbo di due anni e mezzo, adottato quando aveva 15 giorni. Un bimbo sereno, felice e allegro. Seppur la paternità non sia nelle mie priorità, devo ammettere che ho provato un po’ di invidia, non per il fatto in se, ma per non poter scegliere liberamente di adottare un figlio in quanto coppia gay. In Spagna saranno pure molto cattolici come noi, ma nei diritti civili sono davvero più avanti!!

VARIE….

l’altro giorno la contemporanea presenza di due notizie sullo stesso quotidiano mi ha fatto sorridere: La prima l’intervista di Marrazzo sul suo rapporto coi trans definendoli più accoglienti delle donne, l’altra l’intervista di Levine, cantante del gruppo americano Maroon 5, che dice che nel progranmma American Idol i gay sono deliberatamente penalizzati. Che si stiano invertendo le realtà fra Italia e America? 🙂 Un po’ di leggerezza estiva…

NOZZE GAY

Paola Concia si sposa in Germania. Non voglio aprire un dibattito sui matrimoni o le unioni di fatto fra omologhi, ma solo commentare, ridendo, la reazione e le parole della Santanchè che dice: ” che impressione!!” Ma si guarda mai allo specchio? Forse dovrebbe sposarsi con Giovanardi, altro “signore” della politica italiana, così “l’impressione” sarebbe doppia, anzi, vera paura!!!

EFFUSIONI PUBBLICHE

leggevo su Venerdì di Repubblica, nella rubrica di Natalia Aspesi, botta e risposta sullo scambio di efusioni fra coppie omologhe in pubblico. Baci, abbracci, o anche un semplice tenersi per mano. La Signora Aspesi, molto garbatamente,fra le varie cose rispondeva che per Lei la manifestazione del proprio amore è cosa comunque privata, e che non ama vedere nemmeno coppie etero in atteggiamenti intimi per strada. Ancora ancora se sono adolescenti o giovani, ma poi…!Penso che un conto sia potersi scambiare effusioni e decidere di non farlo, altro sia correre dei rischi nel momento in cui lo si fa. Sempre per la questione del “liberi di amare”

MINE VAGANTI

ieri sera ho rivisto con grande piacere il film di Ozpetek. A parte le sane risate e l’immancabile commozione, specie per la figura della nonna che tanto mi ricorda il rapporto speciale che ho vissuto con la mia, ho p&œlig;nsato che la trama si adatta benissimo a questa rubrica. Liberi di Amare….in tutti i sensi e per tutti i gusti