Archivio dell'autore: Alessandra Mascaretti

Informazioni su Alessandra Mascaretti

Alessandra Mascaretti lavora da vent'anni nell'editoria. Vive e soffre a Milano.

Giornata mondiale Alzheimer

noname

21 settembre 2013 – XX GIORNATA MONDIALE ALZHEIMER

Fondazione Manuli Onlus conosce molto bene  dove si trova l’Alzheimer e ogni giorno, da venti anni, è accanto alle famiglie che convivono con questa malattia.

Grazie a tutti i donatori e ai volontari che con il loro prezioso contributo ci permettono di esistere.

Illustrazione di Andrea Cugini per Fondazione Manuli Onlus – Concept e impostazione grafica Laura Tartaglia.

www.fondazione-manuli.org

Per saperne di più seguiteci anche su Facebook:
 Fondazione Manuli Onlus

Festa al parco delle rane

In via Buccinasco 45 presso Pianeta Verde, Sabato 1 giugno alle ore 21.30 si terrà lo spettacolo teatrale Sarajevo Mon Amour e domenica 2 giugno durante tutta la giornata si svolgeranno concerti, giochi e banchetti con il coinvolgimento di tantissime Associazioni; per info www.barrios.it

Qualcuno ci spieghi perché

anziani

Certe volte passi e ripassi nel tuo quartiere e non vedi niente. Non ti fai le domande più scontate, più banali, più normali. E’ quello che è successo a me guardando, veramente guardando, il mio quartiere di Brera. Mi sono posta una domanda che non so a chi fare. Non so chi possa rispondermi. La posto qui sperando che qualcuno mi spieghi il perché. Ti prego, qualcuno, arriva! Nella Basilica di San Marco, c’è da molti anni l’Università della Terza Età,  Fondazione Cardinale Colombo, molto frequentata con tanti corsi. Si fanno tre passi avanti, si attraversa via Goito, e a meno di tre minuti di distanza c’è Universalia 3. Che cos’è Universalia 3? Incredibile ma vero, è un’Università della Terza Età. E’ paradossale che a cento metri una dall’altra ci siano due cose uguali dirette allo stesso pubblico. Va bene che i vecchi sono aumentati, va bene che gli anziani hanno voglia di imparare, va bene che gli anziani ormai sono giovani, va bene che gli anziani di Brera sono tanti, ma non converrebbe diversificare?

L’Associazione amici di Edoardo e il Barrio’s

barrios21

L’Associazione Amici di Edoardo Onlus nasce a Milano nel 1996 con il fine di costruire e finanziare un centro d’aggregazione dove i giovani delle periferie possano incontrarsi e coltivare le proprie passioni. Da allora l’Associazione promuove iniziative culturali e svolge attività di raccolta fondi per coagulare energie e risorse per finanziare il Barrio’s e le sue attività.

Il centro d’aggregazione giovanile Barrio’s inizia le sue attività nel 1997 grazie al sostegno economico dell’Associazione Amici di Edoardo Onlus, al Comune di Milano che ha concesso lo spazio e all’esperienza di solidarietà di Don Gino Rigoldi, Presidente di Comunità Nuova. Collocato nel quartiere della Barona, zona periferica in cui i giovani vivono sovente una situazione di solitudine e disagio, il Barrio’s svolge una importante azione di prevenzione nei confronti di fenomeni quale l’esclusione sociale, la dispersione scolastica, il bullismo, o peggio la droga e la criminalità.

Il Barrio’s è uno dei più attivi centri di aggregazione giovanile di Milano, diventato oggi un punto di riferimento non solo per la comunità locale, ma per l’intera città.

Il Barrio’s si impegna quotidianamente nella promozione di attività artistiche, culturali e ricreative per tutti i giovani della città con un programma ricco di concerti, cinema, teatro, musica e anche iniziative per i più piccoli. Barrio’s è anche promotore di importanti iniziative di solidarietà volte all’integrazione sociale degli immigrati e degli emarginati. In più di 300 giornate di programmazione sono oltre 400 gli eventi proposti ogni anno fra concerti, spettacoli, feste, proiezioni cinematografiche ed iniziative culturali e di solidarietà, e circa 60.000 le presenze annue registrate.

Per realizzare questi obiettivi il Barrio’s dispone di numerose strutture a disposizione di tutti: un cineteatro, una sala prove, una sala montaggio, un locale bar attrezzato per la musica dal vivo, un laboratorio informatico e aule per le numerose attività educative e formative.

Nei suoi anni di attività il Barrio’s conferma quotidianamente il proprio impegno perseguendo da sempre i seguenti obiettivi:

AGGREGAZIONE E SOCIALIZZAZIONE: dare libero accesso ai giovani perché possano esprimere idee, progetti e creatività;

FORMAZIONE: insegnare ai giovani in difficoltà un mestiere e aiutarli a trovare una loro identità e un ruolo attivo in una società che ha rotto gli schemi della tradizione;

ARTE E CULTURA: sviluppare la curiosità e l’interesse verso il mondo artistico e culturale e promuovere gruppi di giovani emergenti;

EDUCAZIONE E CRESCITA PERSONALE: accrescere il senso di responsabilità, la fiducia in se stessi e la capacità di comunicare;

SOLIDARIETÀ: conoscere culture diverse dalla propria facilitando le relazioni attraverso la condivisione di esperienze creative e promuovendo attività di aiuto nei confronti di persone in difficoltà;

OFFERTA DI SPAZI:  per l’organizzazione di eventi culturali, dibattiti, feste e hobbies

PROGETTO QUATTROVIE PER DOMANI

Da 16 anni l’Associazione Amici di Edoardo aiuta i giovani attraverso varie attività culturali, educative e formative. All’inizio del 2012 ha deciso di affrontare il tema del disagio giovanile con una modalità più articolata e finalizzata in particolare a dare soluzioni al problema lavoro.

A questo scopo ha dato vita al Progetto “QUATTRO VIE” che intende offrire soluzioni integrate di formazione – lavoro destinate a giovani di varia provenienza e con situazioni diversificate dal punto di vista educativo, economico e culturale ma aventi tutti l’obiettivo di “trovare un lavoro”.

Quattro vie si struttura in quattro percorsi che vengono sinteticamente descritti nel prosieguo.

EDUCATIVA DI STRADA

Aiuta i giovani che per prematuro abbandono scolastico, per mancanza di prospettive occupazionali, per discriminazione sociale sono a rischio di devianza e di deriva sociale. L’educativa di strada fornisce loro occasioni di crescita positiva e una valida alternativa prospettando un percorso di aggregazione, formazione e successivo avvio al lavoro.

ARTI E MESTIERI

Il progetto prevede la creazione di più laboratori (riparazioni sartoriali; elettricista, piccole manutenzioni edili; riparazione di biciclette; falegnameria; informatica) in cui tutor artigiani e professionisti trasmettono la loro esperienza e la loro tecnica ai giovani corsisti. Terminato il corso l’Associazione metterà a disposizione dei ragazzi migliori una borsa lavoro di 6 mesi che permetterà ai ragazzi di cominciare a fare esperienza nel mondo del lavoro. È prevista anche la creazione di una cooperativa con lo scopo di acquisire e realizzare lavori.

STARTIMPRESA

Un corso di formazione tenuto da manager d’impresa, dirigenti bancari, commercialisti, psicologi per l’avvio e la gestione di una piccola impresa rivolto in particolare ai giovani che desiderino intraprendere una propria attività autonoma e aprire una partita IVA. Un corso è già stato realizzato nel 2012 con la partecipazione di circa 30 giovani e un secondo corso è previsto nel 2013.

QUARTA VIA

Consiste in una serie di attività, dal coaching d’impresa allo sportello giovani, mirate ad assistere i giovani che , concluso il periodo di formazione, hanno la necessità di essere supportati nell’avvio di una loro iniziativa autonoma

Nell’ambito dell’Educativa di strada, operativo dal 2012, sono stati attivati vari percorsi ludici, educativi e formativi e recuperati decine di ragazzi: attraverso lo sportello “Job Caffe” (work@Barrio’s) attività che sostiene gli utenti nella ricerca del lavoro e la compilazione dei curricula, e i vari laboratori di informatica, di video montaggio, fotografia e cinema ecc. gli educatori hanno coinvolto centinaia di ragazzi, anche tra i più difficili, facendoli partecipare attivamente all’organizzazione di corsi e eventi.

Il primo corso di Startimpresa si è concluso in autunno 2012 e ha prodotto come risultato l’apertura di due imprese autonome che stanno procedendo con successo. la prossima edizione è prevista per ottobre 2013.

Prima dell’estate verrà dato inizio ai primi laboratori di Arti e Mestieri per cui è stato già allestito uno spazio dedicato all’interno del “Villaggio Barona”.

 

Per informazioni

www.amicidiedoardo.org

www.barrios.it

 

Confusione

confusione

Non è un periodo facile. Il cambiamento annunciato non c’è stato, almeno non ancora. Lavorare è sempre più difficile. Si fa fatica a parlarsi, a rispondersi, a sognare. Si fa fatica a concretizzare i sogni. Ma nella confusione, forse c’è ancora posto per immaginare una città diversa. Più tranquilla, più solidale. Stiamo tessendo i fili, con pazienza, a volte con timore, sempre con entusiasmo. Il tappeto svela a poco a poco il suo disegno, tra telefonate, riunioni, email,  incontri, adesioni inaspettate e nuove energie. La confusione pian piano si incanala e lascia affiorare i suoi colori. La sentite anche voi? Come la gestite? Ne vedete il lato positivo?

Occhio a queste parole!

alessandro_bergonzoni

A proposito di condivisione, vorrei condividere con voi queste parole. Lina

Parlando di morte e di arte non posso non sentirmi coinvolto, in quanto eterno morto e, spero, futuro artista. Lo stesso posso dire riguardo al tema della cura: non posso non parlarne, in quanto eterno curabile, eterno curante ed eterno curato (senza alcun riferimento al significato religioso di questo termine). Il problema più grande è che morti si nasce, vivi si diventa. La difficoltà a diventare vivi è dovuta proprio alla paura della morte: in questo senso, quelli che io chiamo i “mezzi di distrazione di massa” hanno fatto un lavoro preciso e meticolosissimo, interessante ma di una violenza inaudibile, proponendoci solamente la fuga dalla morte, ovvero la sua rimozione. Qualcuno – e io sono senz’altro tra questi –  si ostina a credere che si possa curare la morte attraverso l’arte: ecco, l’arte potrebbe essere il Caronte che ci porta verso una forma esagerata, profonda di aldilà, aiutandoci ad andare oltre, a parlare d’altro. Purtroppo oggi tutti noi siamo molto lontani da questo concetto, perché il comune parlare, esclusivamente di tipo economico e finanziario, ci ha allontanati e distratti, direi quasi castrati. Io definisco il nostro lo strato umano e non lo stato, nel senso che questi temi vivi e vividi, importanti e attuali, sono stati ricoperti da molti altri strati più superficiali, terreni e attuali. È la nostra malattia più grave, quella del “Morbo di Cronac”, siamo vinti quotidianamente da un’attualità che parla di morte ma non affrontiamo mai realmente questo tema.

Tratto da: L’arte come cura, con Giuseppe Sassatelli, Asmepa Edizioni, Bologna 2012.

http://www.asmepaedizioni.it/

Miriam e la geometria

miriamgeometria_jpg_w_153_h_226

La geometria di Miriam è di quelle difficili. L’amore si mescola con il dolore, la creatività con la prigione in cui è costretto a vivere il marito Pietro, dopo un tragico incidente, l’infanzia e l’adolescenza delle due figlie con la voglia di vivere di lei, Miriam, una donna in bilico sul filo di un’estate. La luce del Salento si mescola al fumo di Londra, le vigne delle Langhe agli orizzonti aperti e finalmente liberi del Portogallo, in un romanzo a mosaico in cui tutte le tessere – i luoghi, le voci narranti, i punti di vista – si compongono a formare  un viaggio di formazione alla ricerca dei sentimenti più autentici, che parlano di noi.

 

Nessun risponde

e-la-nave-va011

Succede anche a voi? Io scrivo, posto, invio, chiedo, e nessuno risponde. Non i clienti, non   i committenti, non gli antichi colleghi e collaboratori, non i possibili capi o datori di lavoro. Non lo vedono? Non sanno cosa rispondere? Gli sto antipatica? Non gli piaccio? Si dimenticano? Sono in imbarazzo? Mah. Il peggio del peggio è che tra un po’ comincerò a fare lo stesso anch’io. Non risponderò, se non mi conviene direttamente, personalmente, immediatamente. E darò il peggio di me. E la nave va.

Il coraggio di dirsi la verità

vita-di-collina-L-Rx_2wS

Il coraggio per me vuol dire scegliere. E’ il contrario della pigrizia, della sciatteria, della volgarità. E’ quando allungo la strada per guardarmi intorno, quando rallento anche se ho fretta, quando mi dico la verità, quando non ho paura di restare sola. Il coraggio per me è oppormi all’abitudine, alle trappole del carattere, al luogo comune. Significa sognare anche quando sono di cattivo umore, cantare quando sono stanca, accarezzare quando vorrei solo rinchiudermi nel mio recinto. Ma anche godermi la felicità quelle poche volte che passa di lì. Mi sento coraggiosa quando getto il cuore oltre l’ostacolo e penso in grande, quando vinco il timore di non saper far niente, quando agisco senza pensare a che effetto fa. Ma anche le rare volte in cui so rinunciare, ritirarmi, fare dietro front. A volte mi sento coraggiosa quando riesco a stare in silenzio. Forse, alla fine, il coraggio è quando supero me stessa  restando quella che sono.