1971, Rio de Janeiro, durante la dittatura militare. Pur lontano da tempo dalla vita politica – era stato deputato nel partito laburista – un giorno di gennaio Rubens Paita viene portato via dai golpisti dalla casa sulla spiaggia della città brasiliana dove abita con la moglie e i cinque figli – una casa bella e spaziosa, piena di luce, di libri, di vita, di amore, di affetto e di amici al centro della parte iniziale di Io sono ancora qui di Walter Salles, nelle sale da oggi -. Doveva trattarsi di un interrogatorio, non tornerà più. Per sapere cosa sia successo al marito e scoprire la verità Eunice inizia una battaglia lunga e coraggiosa e lo fa con coraggio e determinazione senza mai cedere alla disperazione, alla rabbia e alla paura, per far crescere i figli col sorriso, nonostante tutto. Bellissimo film, magnifica Fernanda Torres.