Due panchine dipinte da Frode per sfidare l’abbandono

di

di Laura Guardini da Milano Sud

 

Schermata 2019-09-13 alle 11.42.56

Schermata 2019-09-12 alle 17.28.19

Ci sono periferie di Milano dove religioni, etnie e culture stanno una accanto alle altre come a Sarajevo o a Gerusalemme: dare vita culturale a un luogo così ai margini allora è una sfida tutt’altro che marginale. Questo è il senso dell’installazione di una semplice panchina dipinta da un artista nel cuore del quartiere Gratosoglio. «Perchè il mondo della politica e dell’amministrazione ricordi sempre che il cittadino c’è e non si stanca di immaginare il futuro» dice don Giovanni Salatino, il sacerdote della “integrazione possibile” della parrocchia Maria Madre della Chiesa, proprio quella che chiude uno dei lati del futuro spazio culturale. Su quella “piastra” fra le torri dei civici 32 e 36 di via Saponaro, ai piedi delle famose torri bianche, il 19 settembre verrà inaugurata la “panchina culturale” segno e simbolo delle future iniziative del quartiere. Appuntamento quindi dalle ore 17 alle 22, con l’evento curato dall’Associazione Piccolo Principe; alle ore 20 il monologo dell’attrice Lella Costa, madrina dell’iniziativa. Anzi: le panchine saranno due, affiancate e in dialogo fra loro, ben piantate nel sovraparcheggio di proprietà dell’Aler. Un totem che vuole essere un punto di riferimento, di stimolo e di rinascita. Anche una provocazione: la cultura contro l’abbandono.

L’idea La proposta nasce dall’associazione milanese Quartieri Tranquilli, presieduta da Lina Sotis, un gruppo di volontari impegnati nel creare nuovi progetti per rendere più vivibili e più solidali i quartieri di Milano.

Il proposito era non far cadere nell’oblio l’evento “Cultura, profumi e sapori al Gratosoglio” che aveva proiettato proprio sulle torri bianche alcune fra le più significative opere della pittrice messicana in mostra al Mudec nell’aprile 2018. Dopo il grande successo dell’iniziativa il deserto culturale si era impossessato ancora di quel luogo strategico del quartiere. Lina Sotis ha quindi chiesto la collaborazione di don Giovanni Salatino, che ha coinvolto l’Aler (l’Istituto case popolari) l’assessore regionale alle Politiche abitative, Stefano Bolognini e il Municipio V che hanno sostenuto da subito l’iniziativa. Poi si è rivolto al volontariato attivo nel quartiere: così l’Associazione Piccolo Principe e la Parrocchia hanno fatto da traino al progetto.

L’artista Le panchine prenderanno vita artistica grazie all’artista Frode, Urban artist dal 1993 ed avvocato penalista del Foro di Milano. Frode ha firmato importanti opere, tra cui la prima facciata pubblica dedicata alle Donne Partigiane a Milano (Piazzale Donne Partigiane, Milano 2013)). Ha inoltre realizzato numerosi interventi a Bristol (UK), ottenendo il dichiarato apprezzamento di John Nation, primo curatore del celebre Banksy, che ha curato l’ultima mostra personale di Frode. Come legale ha ottenuto i primi precedenti noti nelle aule giudiziarie italiane in favore dell’arte pubblica di strada. È membro della Commissione Diritto Letteratura ed Arte dell’Ordine degli Avvocati di Milano.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *