Miglioriamo Milano 2018: ecco i vincitori del premio prima edizione

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Il 2 marzo 2018, ore 18, al Centro Congressi Fondazione Cariplo, via Romagnosi 8 (sala Luca Giordano) verrà consegnato il Premio Miglioriamo Milano 2018 prima edizione. L’ingresso è libero.
Conduce: Piero Colaprico
Interventi di:
Giuseppe Guzzetti, presidente Fondazione Cariplo
Pierfrancesco Majorino, Assessore Politiche sociali Comune di Milano
Monsignor Davide Milani presidente Fondazione Ente dello Spettacolo
Paolo Bassi, presidente Municipio 4 Milano
Giangiacomo Schiavi, presidente della Giuria del premio
Lina Sotis, presidente Associazione Quartieri Tranquilli
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1° EDIZIONE PREMIO “MIGLIORIAMO MILANO” 2017 In memoria di Piermario Vello
Con l’elaborato multimediale dal titolo “Almeno una casa” gli allievi Giovanni Marrucci, Giacomo Detomaso, Simone Disegni, Andrea Fioravanti, e Lorenzo Nicolao, della scuola di giornalismo “Walter Tobagi” di Milano, hanno vinto la prima edizione del Premio Miglioriamo Milano che ha chiamato le scuole di giornalismo milanesi ad approfondire il “Caso Corvetto”.
Il premio s’inquadra nell’attività che l’Associazione Quartieri Tranquilli e la Fondazione Cariplo intendono svolgere per far emergere, problemi, disagi, qualità e originalità dei diversi quartieri di Milano.

Il Premio è stato promosso e organizzato dall’Associazione Quartieri Tranquilli, presieduto da Lina Sotis e dalla Fondazione Cariplo, con il patrocinio del Municipio 4, in memoria di Piermario Vello, segretario generale della Fondazione Cariplo, scomparso improvvisamente nel 2014 all’età di 63 anni.
La giuria che si è riunita sotto la presidenza del giornalista Giangiacomo Schiavi, già vicedirettore del Corriere della Sera, ha deciso di attribuire i 2500 euro del premio al lavoro “Almeno una casa” per l’originalità del “caso” analizzato con competenza e buon approfondimento, ottima scelta dei video, delle foto, delle schede e delle interviste nel contraddittorio (per vederlo: https://medium.com/@wtobagi/almeno-una- casa-96f4a6746f9f)

Si tratta di un reportage sul “residence sociale” di Corvetto, l’esperimento abitativo più originale, e controverso, di Milano. Otto piani, settanta appartamenti a due passi da corso Lodi dove vivono 58 famiglie di 26 nazionalità, tutte in attesa di un alloggio popolare. Si tratta dell’occupazione ordinata dello stabile organizzata dall’associazione: “Aldo dice 26×1” animata da Wainer Molteni.
Ai cinque vincitori viene offerta la possibilità di veder segnalato il proprio lavoro sulle pagine della Cronaca di Milano del Corriere della Sera e di partecipare alla “messa in pagina” dell’articolo, affiancando il responsabile della Cronaca di Milano.

Chi era Piermario Vello

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Pier Mario Vello, segretario generale della Fondazione Cariplo, scomparso improvvisamente nel 2014 all’età di 63 anni, è stato per il Paese un pilastro della filantropia. Nel corso delle sue ricerche ha sviluppato il modello di gestione e coesione creativa nei gruppi basato sui valori organizzativi e, in campo lavorativo, si è distinto per il significativo apporto nel promuovere una migliore comprensione tra le persone, ottenendo riconoscimenti internazionali. E’ stato consigliere dell’Università Bocconi, della Fondazione Giordano dell’Amore operante nel settore del Microcredito, della SINLOC, società attiva nell’advisory ed equity investment per la realizzazione di infrastrutture in partenariato pubblico-privato e membo del Governing Council dell’European Foundation Center. Ha lanciato a livello europeo alcune iniziative nel campo della filantropia, tra cui: lo European Forum on Scientific Research, lo European Learning Lab, il Tiepolo Programme. Ha pubblicato volumi di ricerca economica e di poesia lasciando dietro di sé una grande eredità sotto il profilo personale e professionale. L’autorevolezza, la competenza, la capacità di visione e la creatività per le quali si era sempre distinto nei tanti incarichi ricoperti, sia in Italia che all’estero, uniti a una rara sensibilità umana, all’acume filosofico e alla vena poetica che gli era valsa anche importanti riconoscimenti, erano un patrimonio che tutto il mondo della filantropia non potrà fare a meno di preservare.

 

 

 

 

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