“Il mio quartiere”: a Stadera, l’antica baia del re – Eugenio Monti Colla

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Eugenio Monti Colla, Direttore Artistico della Compagnia, con il personaggio di Gerolamo. A destra, con un esemplare della Maschera risalente alla fine del secolo XVIII; a sinistra, con una versione usata nei secoli XX e XXI

Eugenio Monti Colla, Direttore Artistico della Compagnia, con il
personaggio di Gerolamo. A destra, con un esemplare della Maschera risalente alla fine del secolo XVIII; a sinistra, con una versione usata nei secoli XX e XXI

Qual è il suo quartiere?
Stadera, zona 5 a sud di Milano.

Il quartiere ha una sua identità precisa? E qual è?
L’antica “Baia del Re” è oggi tristemente famosa per immigrazione e spaccio di droga. Vi è una strana mescolanza con “antiche” famiglie milanesi confluite qui negli anni ’60 durante la costruzione delle prime case popolari.

Chi vi abita si riconosce in lui?
Si, penso di si.

Ha una storia, aneddoto, episodio interessante sul suo quartiere?
L’attività della Compagnia si svolge in uno spazio che fu la prima chiesa del quartiere divenuta poi sala cinematografica e, infine, prima del nostro arrivo, una bocciofila.Oggi, la chiesa di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa, costruita negli anni ’30 da Giovanni Muzio, ospita un’installazione creata da Dan Flavin e tutelata dalla Fondazione Prada.

In questi ultimi anni il quartiere è cambiato molto?
Molto. Per l’arrivo di numerose famiglie di immigrati non ancora bene integrate nel tessuto sociale preesistente.

Quali sono i difetti del quartiere? (rumore, movida, traffico, carenza di mezzi, troppi negozi)
Quelli già citati che determinano una mancanza di cura in buona parte del quartiere

Quali sono le cose belle?
Stadera oggi non è più considerata “zona periferica” in considerazione dell’espandersi della città a 360° e quindi anche a sud.

C’è un mercato e lei ci va?
C’è un mercato comunale che io frequento. Inoltre, ogni venerdì, viene allestito in via Neera un mercato rionale che si frequenta comunemente.

Il Comune di Milano, secondo lei, lavora bene per rendere migliore la città?
A fasi alterne. Qui per esempio, sono stati fatti dei lavori di miglioria delle strade con l’inserimento di piste ciclabili. Sono inoltre stati riabilitati negli anni diversi spazi di aggregazione sociale come l’Auditorium Verdi, il Teatro Ringhiera, il Pim e l’Atelier Carlo Colla & Figli.

 C’è qualcosa che consiglierebbe al Comune per migliorare il suo quartiere?
Una maggiore attenzione per gli anziani che si trovano isolati in un contesto estraneo alle loro abitudini.

Nel suo quartiere ci sono aree verdi e sono curate?
Poche, non sempre sicure e mal tenute.

Lei fai qualcosa per il suo quartiere? O le piacerebbe farlo?
Io e la Compagnia svolgiamo un servizio di cultura popolare purtroppo non sempre recepito dal quartiere.

 

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Informazioni su Letizia Rittatore Vonwiller

Letizia Rittatore Vonwiller ha scritto e scrive per varie testate del gruppo Rizzoli (Io Donna, Casamica, Amica), occupandosi di attualità, arte, libri e bellezza. L'opportunità di lavorare per la bellezza le ha fatto scoprire un mondo affascinante. È convinta, come Dostoevskij, che "la bellezza salverà il mondo".

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