La mia libertà, poesia di Cinzia Mangano

di

tramonto

Ciò che resta della mia libertà
è questa sagoma d’ombra alle mie spalle
alla quale rivolgo i pensieri
rievocando le nostre figure in piedi
ferme
mute
a guardare il caldo saluto
di un tramonto amico
Ciò che resta della mia libertà
è questo prendermi per mano
raggiungere ovunque l’istante del sogno
le forze del mondo
l’energia
la poesia
la bellezza
il saziarsi di stanchezza
Quel che resta della mia libertà
è questo io nato
con me
da me
con te
riverbero legato
a dilatare d’un fiato
il cemento
la roccia
la morsa
l’angoscia
Quel che resta della mia libertà
è questo giocare con una monetina scaduta
sul nero e il bianco
di un finto marmo
il breve
l’ilare
il sogno
il mago con la faccia del nonno
Quel che resta della mia libertà
è questa danza di memorie
di storie
di luoghi abitati dai nostri fiati
mentre lo spazio infinito dei nostri corpi avvinghiati
tutto lo sporco
l’orrido
il nemico
inghiotte
è svanito

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