Asado

di

asado

Quando mi chiedono: «Da dove vieni?» io rispondo: «dal Rio della Plata», dal paese più piccolo del Sud America in mezzo a due giganti: il Brasile e l’Argentina. Sì, qui si trova il mio piccolo Uruguay, con solo 3.000.000 di abitanti, lì dove il tramonto ti fa credere che il cielo e il mare si possano toccare e il mare non finisce più. E che cosa mangiate in Uruguay? Rispondo: «L’asado, un taglio della costata di manzo.»

E una preparazione semplice, ma viene vissuta da noi come un rituale, perché è un momento conviviale, quando tutti gli amici e i parenti si trovano insieme, gli uomini intorno al fuoco della enorme parrilla (griglia) e si aspetta che diventi brace, che prenda un bel colore rosso per cuocere lentamente la carne condita solo con il sale e qualche erba aromatica e, piano piano, comincia la cottura. Nel frattempo le donne preparano e servono l’antipasto e del buon vino rosso. La carne viene poi servita con insalata di verdura.

Che bello il clima durante la preparazione dell’asado, seduti intorno al fuoco in attesa del piatto. Ecco, attraverso la preparazione di un semplicissimo piatto, mi piace far conoscere una ricetta della cucina del mio bellissimo paese: a volte le cose più semplici diventano parte della cultura di un popolo.

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