Riconoscenza

di

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Al momento può esserci, dura sempre pochissimo, è un sentimento, ondeggiante, che si affida agli stati d’animo del beneficato. Spesso il soggetto aiutato dopo il primo attimo di gioia si sente usato. Usato da chi l’ ha sostenuto moralmente, economicamente o in qualsivoglia maniera. La riconoscenza che potrebbe essere un sentimento alto, bellissimo, grandioso è troppo costoso in termini individuali. Colui che ha ricevuto deve ammettere troppe cose: che ha ricevuto, che al contrario dell’altro non aveva o non sapeva dare, e che comunque sia andata ha un debito di riconoscenza verso un altro.   Chi aiuta deve sempre mettere in conto che  la sua azione ne genera una catena non sempre disposta  a riconoscere  la semplicità del gesto.  Un gesto che la maggior parte delle volte richiede una sola risposta: grazie.

E’ soprattutto vero che i cuori generosi ( pochi) si devono fare una ragione sul fatto che i cuori rancorosi sono tanti.  Peccato, visto che basta una sola parola: grazie.  In sintesi chi da’ non si aspetti niente. La generosità è un gioco a uno.

8 pensieri su “Riconoscenza

  1. Lina Sotis Autore articolo

    Cara Silvia, Lecce è andata benissimo, domani parto per Abano e presto spero di vederti. I quartieri Tranquilli si fanno sempre più vicini.

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  2. Giordana Talamona

    La riconoscenza è un sentimento che sia ha o non si ha. Non si fabbrica, nasce da dentro e solo pochi possono dire di provarla. Per me è un sentimento prezioso, perché dà il senso vero delle cose importanti. Nulla dev’essere dato per scontato, quindi quando qualcuno fa qualcosa per te, tra lo stupore e la riconoscenza, si ha il senso di valere qualcosa per quella persona. Per me è bellissimo.

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  3. Anny ciaoooo!!!!

    In me il grazie è connaturato, mi piace usarlo ed anche abusarne ripetendolo, il motivo lo ignoro. A proposito, non ti ho mai ringraziato, fata-Lina, per aver progettato e poi creato il tuo blog…che tanta vita ha portato nella vita di molti, ma di 2 in particolare : Ulisse and me. Grazie, grazie!
    P.S. Se esiste un destino, era all’opera quando tu, andata in pensione, hai avuto questa grande idea del salotto virtuale.

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  4. gian.z

    Boia deh !!! sarà anche l’ ora tarda ma ho dovuto rileggere il testo cinque volte per non capirci lostesso nulla. comunque per farla breve. cito il famoso ” non fare mai favori se non si è capace di sopportarne le ingratitudini.” Anny…e Lina …” AND me “tanks.

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  5. FRANCESCO FLORA

    CREDO CHE IL GRAZIE ESISTE E CI PIACE USARLO PER GRATIFICARE UNA SITUAZIONE CHE SI SVILUPPA QUASI DI PER SE’.
    POCO HA A CHE FARE CON IL CUORE GENEROSO SPONTANEAMENTE PRODIGO. IL GRAZIE DA LUI NON E’ INDIVIDUABILE. SI NUTRE DELLA BONTA’ CHE DA’ E PER QUESTA NON PREVEDE GRATIFICAZIONE SE NON LA STESSA BONTA’ DATA.
    IL CUORE GENEROSO E’ COME IL CUORE: BATTE DI MOTO PROPRIO E VIVE DI SE STESSO.
    CHI AIUTA NON LO FA PER UN ‘GRAZIE’ ED E’ NATURALE CHE LA GENEROSITA’ SIA UN SOLITARIO.

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