Tanto vale vivere

di

Un regalo, un dono. Sì, certo, ho voglia di donare ma anche di ricevere, vorrei che fosse un momento complice fra me e voi. Voglio donarvi delle parole che mi piacciono, che mi sono piaciute e sono certa mi continueranno a piacere. Mentre le trascrivo, spero vi colpiscano il cuore come hanno fatto con me. Le ho cercate per voi. Ve le dono. Però, chiedo un dono anche a voi. Trascrivete per me la poesia che piace a voi. Perché comunque vada, ricordiamoci, che il futuro ci aspetta e tanto vale vivere.

I rasoi fanno male,

i fiumi sono freddi,

l’acido lascia tracce,

le droghe danno i crampi.

Le pistole sono illegali,

i cappi cedono,

il gas è nauseabondo…

tanto vale vivere.

Dorothy Parker

9 pensieri su “Tanto vale vivere

  1. Alessandra Mascaretti

    Io già sento primavera
    che s’avvicina coi suoi fiori:
    versatemi presto una tazza di vino dolcissimo.
    Alceo

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  2. orckidia

    E tanto vale vivere si!
    Ho capito che c’è la crisi, che tutti voliamo bassi, sobrietà e morigeratezza… ma anche la tristezza nooooooo!
    Chi è che ci mette un pizzico di allegria?
    Almeno Alessandra ci prova col vino!
    Prosit! 😉

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    1. manu52

      L’onestà de mi’ nonna
       
      Quanno che nonna mia pijò marito
      nun fece mica come tante e tante
      che doppo un po’ se troveno l’amante…
      Lei, in cinquant’anni, nu’ l’ha mai tradito!
       
      Dice che un giorno un vecchio impreciuttito1
      che je voleva fa’ lo spasimante
      je disse: – V’arigalo ‘sto brillante
      se venite a pijavvelo in un sito. –
       
      Un’antra, ar posto suo, come succede,
      j’avrebbe detto subbito: – So’ pronta.
      Ma nonna, ch’era onesta, nun ciagnede;
       
      anzi je disse: – Stattene lontano… –
      Tanto ch’adesso, quanno l’aricconta,
      ancora ce se mozzica le mano!
       
      Trilussa

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  3. Alessandra Spaziani

    Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
    e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
    Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
    Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
    5 le coincidenze, le prenotazioni,
    le trappole, gli scorni di chi crede
    che la realtà sia quella che si vede.

    Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
    non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.
    10 Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
    le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
    erano le tue.

    Eugenio Montale

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