Crisi e svago: un'uscita al ristorante

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Questa sera esco a cena con due amiche. Già decidere il ristorante  è stato un parto: ” non portatemi ai vostri orrendi etnici” dice una ; ” Io non posso spendere tanto” fa eco l’altra, insomma, anche sullo svago la crisi pesa! La nota divertente è che, animata da spirito imprenditoriale, una delle due  contatta un ristorante chiedendo se hanno un menu per cene d’affari, e coinvolta nel gioco si fa mandare via mail varie proposte che ci inoltra per conoscenza. Ora,  capisco cercare di risparmiare ( una cena da 50 euro su un bilancio famigliare può essere tanto)  ma arrivare a chiedere il preventivo di una finta cena di lavoro per 3 persone mi ha fatto davvero ridere. La risposta sembrava la presentazione di un catering per delle nozze. 🙂  Forse facevo prima a proporre una bella pizzeria condita di chiacchiere e risate!

7 pensieri su “Crisi e svago: un'uscita al ristorante

  1. Andrea Crosta di Moncalvo Autore articolo

    Cara Lina, abbiamo sfidato la crisi e ho invitato le due amiche in un piacevole ristorante. Problema risolto. 🙂

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  2. matteoaragorn

    D’accordo, chiedere un preventivo può essere esagerato, ma non si può far finta che la crisi non ci sia: i soldi servono per arrivare a fine mese e vivere al di sopra delle proprie possibilità sarebbe da incoscienti. L’unica speranza è che gli amici/partner più ricchi siano comprensivi e abbiano voglia di adattarsi ad un più basso profilo, altrimenti si è costretti a rinunciare.
    Trovo anche che debba essere messa in discussione la regola tradizionale per cui, quando si fa alla romana, si divide in parti uguali: se qualcuno, per motivi di budget ristretto, sceglie di mangiare meno per spendere meno, è giusto dargli la possibilità di pagare solo per quello che ha consumato e non dividere la spesa di tartufi, filetti, dessert e soprattutto costosissimi vini.

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    1. Andrea Crosta di Moncalvo Autore articolo

      Matteo, hai ragionerrima! Già non amo andare al ristorante in troppi, specie se tavolate miste di amici e amici di amici, se poi alla fine propongono alla romana quando le differenze di scelta e quantità sono macroscopiche, vado su tutte le furie. Ancor peggio è quando a tavola ci sono dei mostri onnivori e affamati che scrofolano di tutto e di più :-). Forse bisognerebbe fermarli a metà cena redarguendoli.” tu paghi per quello che mangi” ehehe, sono certo che alcuni smetterebbero di fare i furbi!

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      1. Lillà

        Condivido quello che dici, il mondo è pieno di furbi ma,per fortuna, ci sono anche moltissime persone corrette e piacevolissime con le quali non si corrono rischi.

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  3. orckidia

    Noi ogni tanto facciamo grandi tavolate di amici. Le prime volte si cercava di convincerci a dividere sto conto a persona, ma siamo stati in parecchi a non acconsentire. Alcuni si sono risentiti, ma perchè dovrei pagare di più che mia figlia mangia solo un piatto di pasta? E siccome ste riunite le facciamo sempre nello stesso ristorante, l’unico per cui mi dispiace assai è il cassiere, che quando ci vede gli piglia un colpo ahahahhaha!

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  4. Andrea Crosta di Moncalvo Autore articolo

    IN effetti intelligenza e buone maniere dovrebbero far risolvere le cose senza problemi: i genitori dei bimbi offrendosi di pagare di più e gli adulti senza figli conteggiando in modo ridotto la spesa di ogni bambino. Di solito fino a qui non ci sono problemi…le difficoltà vengono quando in assenza di piccoli, un adulto mangia due primi, un secondo di pesce, il dolce e beve una bottiglia di vino e l’altro mangia solo un secondo e beve acqua. Certo, da un lato si esce insieme e non ci si bada, ma dall’altro perchè dividere in egual maniera? Questa cosa vedo che continua a creare imbarazzi e scocciature in molti , indifferentemente se mangioni o parchi.

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