Apologia del trasloco

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Ho letto che lo stress da trasloco è ritenuto assimilabile a quello derivato da un grave lutto. Mi sento orgogliosamente fuori statistica e desidero incoraggiare i traslocanti tutti. Cambiare casa mi mette addosso una specie di solletico, una fibrillina come neanche un piatto di ostriche (ce ne sarà mica una avariata?), come neanche un invito galante (che di fibrillina me ne mette così tanta che poi declino, con la scusa del torcicollo), come neanche partire per le vacanze (che partire è un po’ morire). Il trasloco è l’avventura perfetta, come un viaggio lontano lontano (però senza l’&ælig;reo che cade) e restando vicino. Ho cambiato 14 case ed ogni volta è stata incomparabile la prima perlustrazione, appena finiti i lavori, le dita e i capelli spruzzati di intonaco, per mappare il circondario, scegliere quelli che diventeranno i miei posti. Il trasloco è l’unico serio pretesto per passare tra le mani (seduti per terra, come bambini) fotografie, oggetti, libri, pezzi di identità, e decidere quali conservare. E’ l’unico serio motivo per disfarsi di inutile ciarpame, chili e chili di cose inutilmente accumulate, molte delle quali possono essere invece utili a qualcuno. E’ la possibilità di cambiarsi la pelle, colorando pareti, trovando nuove destinazioni agli oggetti e alle stanze. E’ spesso l’unica opportunità per sperimentare la vertigine del cambiamento. A Milano cambierei casa ogni 3 anni, per impararla tutta. Negli ultimi 4 anni sono passata da 200 a 65 metri quadri, sentendomi sempre a casa e guadagnando in leggerezza, in libertà di piede. Quasi quasi scrivo un manualetto di sopravvivenza al trasloco. Può servire?

19 pensieri su “Apologia del trasloco

  1. Marco Gregoretti

    Grande Ludovica! Il trasloco come dimensione dell’anima. Beh, perché non facciamo un club? Io ho fatto 41 traslochi. Sì, hai capito bene, 41. Ho 56 anni e ho cambiato casa 41 volte. Prima si spostava mio padre (Grande psichiatra. Sarà un caso?), poi ho cominciato io. è’ più forte di me: altro che trauma! è pura gioia dell’esistenza!

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  2. ludovica amat

    gregoretti, fratello mio! mai ti eguaglierò, a meno che tu non metta per una buona volta fissa dimora e io non cambi indirizzo 3 o 4 volte l’anno nei prossimi 8 anni. ma è così bello avere un maestro. se si fa il libro sarà a quattro mani, poco ma sicuro! suvvia, tranquilli, traslocate e raccontate. se proprio non riuscite a cambiare casa almeno cambiate i posti a tavola, la disposizione delle stanze, i colori dei muri…è tutta salute!

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  3. ludovica amat

    gregoretti, fratello mio! mai ti eguaglierò, a meno che tu non metta per una buona volta fissa dimora e io non cambi indirizzo 3 o 4 volte l’anno nei prossimi 8 anni. ma è così bello avere un maestro. se si fa il libro sarà a quattro mani, poco ma sicuro! suvvia, tranquilli, traslocate e raccontate. se proprio non riuscite a cambiare casa almeno cambiate i posti a tavola, la disposizione delle stanze, i colori dei muri…è tutta salute!

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  4. Pulcina

    Traslochi veri e propri, con tutta la mobilia appresso, uno solo. Cambi di domicilio, di città in cui vivere e lavorare, più di una decina. E poi ben due volte, una da bambina e una da adulta, cambio totale: di famiglia e di casa, SENZA POTERSI PORTAR DIETRO NULLA. Un po’ traumatico, ma a quanto pare sono sopravvissuta :). Saluti

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  5. Marco Gregoretti

    Pulcina, mi dispiace! Pensa che per me quei cambi totali da bambino (nei primi dieci anni di vita ho cambiato cinque città. Genova, Ancona, Napoli, Cogoleto, Torino con più cambi di casa nella stessa città) sono tra i ricordi più felici della mia infanzia. Erano l’occasione per fare un “viaggetto” con mio padre (per il quale io nutrivo e nutro ancora, nonostante sia mancato che avevo 10 anni, una autentica adorazione), e mi la possibilità di avere nuovi amici e di vedere posti nuovi

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  6. silviadelcuore

    I traslochi (della vita) possono avere effetti meravigliosamente rivitalizzanti, proprio come succede con un nuovo amore; quello che fa la differenza è la gestione della routine. A fronte di numerosi traslochi mi verrebbe da consigliare l’acquisto di una roulotte! Pratica, la porti dove vuoi ci abiti con chi vuoi, poche spese, e nessun condominio da gestire…!

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  7. silviadelcuore

    Proprio pochi mesi fa mi sono trovata a supportare una mia amica in un trasloco faticoso sotto diversi punti di vista e che le aveva lasciato montagne di roba. Avevo chiesto consiglio anche a voi e alla fine lei si è presa un periodo di vacanza e al ritorno lucida e pimpante (quasi) si è liberata praticamente di tutto. Ora casa piccola e mente sgombra. Per ora niente amanti. E’ rinata.

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  8. Pulcina

    Vedi, Marco, tu hai fatto i traslochi da bambino CON tuo padre, io invece ho cambiato famiglia, oltre che casa e città, e nella nuova (i miei genitori, che prima praticamente non conoscevo) non ero precisamente la benvenuta. Insomma, persi tutti i punti di riferimento, dai più grandi ai più banali (come giochi o libri). La seconda volta mi sono trasferita da mio marito (allora mio fidanzato) e ho rotto i ponti con la famiglia d’origine (segue)

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  9. Pulcina

    (segue) e con mia sorella (con la quale convivevo). Preciso: la rottura di ponti NON era dovuta a Pulcino ma a tutt’altra causa, ed è durata un paio d’anni. I rapporti, comunque, non sono mai stati buoni, fin dal traumatico inizio, e non lo sono nemmeno ora. Spero di essermi spiegata meglio, saluti

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  10. Marco Gregoretti

    Mi dispiace Pulcina per le Tue sofferenze. Ma non voglio fare un competition in order to stop and go, to leave or to live… Però vorrei precisarti che fino a 10 anni ho traslocato con mio padre. Poi lui è morto e dopo un po’ ho cominciato a cambiare casa, case (e qualche moglie) io. Sempre e comunque esperienza. Sempre e comunque ricchezza

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  11. Pulcina

    Caro Marco, non era mia intenzione innescare una specie di campionato forumistico della sfiga o della sofferenza 🙂 Semplicemente mi sembrava non ci fossimo capiti. Saluti

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  12. Marco Gregoretti

    Bella battuta, un tantino maschilista, Manu52. In realtà non è così: sanno tutti che io ricco di danari non lo sono mai stato. Però credo di avere altre ricchezze: il rispetto per le persone, la correttezza, la pazienza, l’amore per i figli. E l’incanto per le donne. Come uomo…

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