Sciarlèn e Ciàrlin: due verità

di

Abbiate pazienza.
Sono terribilmente combattuta. Ho due versioni, e nessun elemento per confutare la veridicità dell’una o l’altra. Non vi resta che schierarvi, forza.

Il matrimonio di Sciarlèn
La dieta Dukan ha colpito ancora. Sciarlèn si è trasformata da rassicurante armadio quattro stagioni a servomuto. Il cosiddetto team Sciarlèn (assortiti individui accomunati dal fatto di odiare le donne) ha fatto il resto, decidendo di sottolineare gli spigolosi punti cardinali della ex fanciullona (zigomi, mascella, apertura spalle) con abito e maquillage dalle linee geometriche nette, rendendola un’opera cubista. La slanciata figura risulta così intrappolata tra linee oblique – verticali – del velo e oblique – orizzontali – dello scollo a barchetta, la firma è una linea di gessetto bianco proprio sotto l’occhio. Non paghi, le hanno appioppato uno strascico di diversi chili e metri che, non essendo sorretto da uno straccio di damigella, scarica tutto il suo immane peso sul tenace chignon della malcapitata. Sarà il primo caso di lussazione alla nuca della storia. Avevo appena finito di dire che lo sposo si veste di bianco solo se è bellissimo o smodatamente felice ed ecco il Principe comparire in mondovisione mentre trotterella giù da una rampa di scale, direi secondaria, vestito da vigile urbano (uniforme estiva) CONCILIAAAAAA? (scusate, un tuffo nel passato). Ma poi, è mai possibile che non ci sia un cane che abbia inventato una crema opacizzante per crani? Mah.
Sciarlèn percorre lenta la passerella al braccio del suo babbo, l’orso Baloo. Entrambi sono impegnati in una lotta impari con lo strascico (eh, mademoiselle, mica si può far la prova dello strascico, che poi si sporca tutto). Guadagnata la posizione in Chiesa (ma è una Chiesa?) Sciarlène entra in catalessi. O meglio, finalmente il Lexotan comincia a fare effetto e quindi: che pronuncino il suo nome nel modo sbagliato, che le abbiano cambiato religione, che del rito che stano officiando non capisca un acca, che dovrà dire sì in una lingua non sua, che il matrimonio, per non parlare della nursery, pare essere già molto affollato, appaiono tutte questioni irrilevanti.
Il principe invece deve avere qualcosa di potente in corpo che gli procura una serie convulsa di tic difficilmente interpretabili. Smorfiette, occhiolini, fino a un segnale con le mani giunte in alto che mi ricorda un po’ Michele. Quello del Glen Grant che dice “abbiamo l’esclusiva”.
Buona parte delle ospiti, bambine e ragazze, nel recarsi a leggere qualcosa di benaugurante calpestano lo strascico che occupa tutta la navata. Una piccola peste prepara le bombe di petali di rosa sotto le panche. Sciarlène e il suo Vigile (ma ha l’età di sua mamma?) escono a braccetto. Ecco che la tempesta di petali , sommati al maledetto strascico, che tira come una quadriga di cavali furibondi, rendono la passeggiata un ulteriore calvario. Morire che lui le dia una mano. Finalmente in macchina ad avvitare lampadine, diretti alla Chiesetta di Santa Devota dove le principesse depongono il bouquet, così liberiamo almeno una mano. Di fronte a Santa Devota lo strascico porta via tutta la rumenta del cortile (non c’è la passatoia), così tanto che ci siamo lo carichiamo di ulteriore peso (sassolini, foglie, cicche masticate) e chi la ammazza?
Doveva essere una roba breve, ma no, cominciano a cantare anche lì, una donna e una bambina. Al levarsi del canto Sciarlène attacca a piangere. Perché è un po’ stanchina, perché sarà mica anche questa una figliuola del mio marito? Ma soprattutto perché il Lexotan sta esaurendo l’effetto. Il team Sciarlenèn però ha scelto un trucco da favola, perché non cola per nulla. Fuori, bacino. E poi tutti alla festa. Ecco.

Il matrimonio di Ciàrlin
Sembra l’altro ieri che ero a farmi due balle così in piscina. Ed ora sono una principessa. Il matrimonio? Come dice la Sotis: è come il morbillo almeno una volta nella vita bisogna farlo. E poi con Alberto è tutto più semplice: la ginnastica tocca alle altre, per me la vita da favola. Questo strascico è un supplizio, ma è molto più lungo di quello di Kate e di Pippe faccio a meno, grazie. Papà barcolla perché ha paura che scoprano che mamma è scappata in Sudafrica e quella lì è mia sorella. Quei deficienti del team mi hanno nascosto i gioielli prima di uscire, giuro è l’ultima volta che ci facciamo di Lexotan e Pastis assieme. Alberto (ma come si è conciato?) la prossima volta che fa l’occhiolino a quella lì, gli tiro una centra. Se solo smettessero di camminarmi sullo strascico. Oddio e queste chi sono? Pensavo fossero bambine di porcellana. Oddio, mica saranno queste a tirarmi i petali di rosa, sembrano minacciosissime. Maledizione bastaaaaa, ti ho visto! Guardie! Non vale, era una buccia d’ananas. Evvvvai erano anni che volevo avvitare lampadine, Kaaaate guarda un po’..? Usti, qui non c’è la passatoia, Alberto mi aiuti? La smetti di fare le faccette? Che vuole quella? Ma esattamente “papà” che cosa significa nella vostra lingua? Ecco mi viene da piangere, dove ho messo il Lexotan?
 

11 pensieri su “Sciarlèn e Ciàrlin: due verità

  1. vronskj

    D’accordo che il principe non è che la l’ombra dell’ombra di suo padre,ma voi donne avete la lingua biforcuta delle vipere! Ma fosse mai invidia,alle volte?

    Replica
  2. liquirizia

    Che ridere! Le auguro di essere almeno Ciàrlin ma temo sia Sciarlèn. p.s. Speriamo che Corona non abbia puntato i due fratelli simil-tronisti della neo-tronista.

    Replica
  3. vronskj

    Sarà anche, e voglio crederci,ma mi sembrate particolarmente acide con la sudafricana. A me piace di più di Catherine, e non c’e paragone con Pippa,faccia da faina e c_lo a pera.

    Replica
  4. ludovica amat

    vronskj: j’t adore, l’idea che prendi sul serio quello che scrivo è per me un pieno di autostima. o scherzavi? 🙁
    liqui: t’adore pur a tte. la mia aspirazione in questo spazio è precisamente quella di divertirvi (soprattutto), condividere qualche emozione (ogni tanto)e dare consigli pratici a chi, fulmine del suo cervello, ha deciso di sposarsi. che poi, parlo parlo, ma io adoro il matrimonio e anche il morbillo mi era piaciuto moltissimo. anche per il nome

    Replica
  5. Nontiscordardime

    ma adesso si possono prendere le perline dall’abito? Ho sentito dire che erano 9000.. se ne sparisce qualcuna mica se ne accorge!
    Ah.. gi avrei tirato anche i capelli.. ma che aveva nella crocchia? Sembrava impastata di platino e diamanti o sbalio? Comunque a me è piaciuta senza alcun paragone, che non mi piace affatto.. perchè dev’essere la copia di qualcuna? Che non ha la sua personalità? Ma adesso fa la regina? Cheffà? inizia a sfornare bambini? Oddio.. date del lexotan anche a me!

    Replica
  6. liquirizia

    Ludovica! Dobbiamo fare qualcosa, pare che Sciarlen e Ciarlin siano segregate in un albergo di 12 stelle. La chiamano luna di miele. Liberiamole, ributtiamole in piscina!

    Replica
  7. liquirizia

    Wills e Kate, “però, lei è bellina. Speriamo non faccia la fine di Lady D”; Alb e Sciarlen, “ma che faccia ha? Si deve sposare per forza?”. I commenti di mio padre che non capisce un tubo di cronaca rosa e guarda solo le relative “figure” sul giornale.

    Replica

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *