Come in una sorta di romanzo orwelliano, se da domani uno studente scozzese si recherà nella locale biblioteca pubblica per chiedere i romanzi di Agnon e Appelfeld si vedrebbe rispondere che quei libri sono stati banditi. E’ successo che un consiglio provinciale in Scozia, il West Dunbartonshire (centomila abitanti), con una semplice ordinanza è diventata la prima regione in Europa a bandire libri isr&ælig;liani dalle biblioteche pubbliche. Un portavoce del West Dunbartonshire ha spiegato che non verranno fatti sparire “i libri isr&ælig;liani stampati in Gran Bretagna, ma solo quelli stampati in Isr&ælig;le”. Ha poi ammesso che soltanto lo stato ebraico è stato colpito dal provvedimento, mancando qualunque limitazione per i testi stampati in Iran o Siria. Lo scrittore isr&ælig;liano Amos Oz parla di decisione “vergognosa”. “Dove oggi si boicottano libri – ha commentato l’ambasciatore isr&ælig;liano a Londra, Ron Prosor – in futuro potremmo assistere anche al loro rogo”, richiamando alla memoria il falò di libri ordinato da Joseph G&œlig;bbels. Altri hanno ricordato le parole del p&œlig;ta Heinrich Heine: “Là dove si bruciano i libri si finisce per bruciare anche gli uomini”. Circola uno strano veleno antiebraico nelle classi abbienti e pensanti europee. La settimana scorsa il famoso regista Lars von Trier aveva definito Isr&ælig;le “un dito nel culo”. In questa fase critica per la sopravvivenza d’Isr&ælig;le, sotto minaccia e disagio prenucleare, torna ad agitarsi una vecchia conoscenza dell’Europa. Il disprezzo per gli ebrei. Ne sono espressione queste nuove biblioteche judenrein.

6 pensieri su “Ignobile

  1. manu52

    Lo spettro antiebraico si agita da secoli,a fasi alterne,più o meno violento,investendo le più diverse categorie. è bene vigilare,sempre,per reagire verso tutti gli spettri che minaccino ebrei,negri,arabi,musulmani, perchè la libertà politica,di culto,di opinione non debbano soccombere all’ignoranza o all’indifferenza. Peggio,alla paura del diverso. Altra cosa sono le opinioni,del tutto legittime, che si possono avere nei confronti della politica dello stato di Isr&ælig;le.

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  2. orckidia

    Il sentimento antiebraico sembra quasi una patologia, una valvola di sfofo quando ci sono difficoltà economiche e sociali. L’antisemitismo è una forma di ignoranza, ma i soggetti a rischio di pregiudizio e intolleranza sono molti dai rom agli immigrati ai musulmani. Credo ci debba essere un’etica del linguaggio proprio da parte di chi parla ai popoli, affrontando le diversità conoscendole, e insegnarle usando i termini giusti… ma questa è utopia?

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  3. orckidia

    Scavando fino a qc mese fa, mi viene in mente di aver letto qualcosa circa alcuni scrittori banditi in una regione del nord Italia, perché considerati ribelli. Forse a causa delle firme che questi avevano messo in una petizione anni fa… non ho idea di come sia finita la faccenda, ma ho trovato allarmante solo il fatto che qc abbia avuto una simile pensata. Forse per colmare i miei immensi buchi e curiosità sono stata una discreta lettrice, oggi sono quella del “se ho tempo”… Puoi condividere o meno, ma un libro predispone all’apertura al mondo, porta ad una riflessione lontana dai nostri scopi personali, a pensare. Possibile che le grandi lettrici di tranquilla non abbiano niente da dire al riguardo?

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  4. manu52

    A me questo episodio è tornato alla mente subito,anche se non riuscivo a focalizzarlo bene. Grazie orckidia di avermelo ricordato,oggi non ho avuto tempo per scartabellare in rete.
    Sono stupita anche io di come la rubrica libri sia sempre frequentata dalle solite “secchione”, senza che ci sia modo di discutere su argomenti francamente più inquietanti del famigerato” effetto plexiglas”. Si parva licet.

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  5. manu52

    Si,ma qui no si parla di libri letti,ma di libri NON letti. Piccolo dettaglio. Ma il diavolo si nasconde nei dettagli.

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