Archivio dell'autore: Marina Saccheri Borri

Chi sono io? Recitare mi aiuta a scoprirlo  

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La Associazione San Marco 2000- ONLUS Comunità Attilia Paolo e Lorenzo Pernigotti non si occupa solo di aiutare i ragazzi extra comunitari a fare i compiti. Questo è il suo ruolo principale, ma l’integrazione vera non si ferma alla grammatica e alla matematica.  Così, dopo le lezioni e le merende – incidentalmente, se qualcuno desidera contribuire con torte e merendine è il benvenuto – la Comunità organizza anche dei corsi di Teatro per i suoi 70 ragazzi.

In verità, li organizzava perché ora scarseggiano i fondi e anche i volontari per questa attività solo apparentemente  secondaria.

Recitare vuol dire uscire da sé, immaginare altri mondi e altre situazioni, dare voce a desideri, paure ma anche speranze che aiutano a crescere.

Tanto più in un ambiente diverso dal quale si è nati o si vive, non  sempre serenamente…

Perciò, se vi interessa lavorare per l’integrazione di questi ragazzi, se amate insegnare o fare torte o recitare, questa realtà è pane per i vostri denti. C’è posto per tutti: per il tempo quasi pieno e per la merenda una tantum, per la regia e per la recitazione, per la matematica e per la chimica, senza contare la storia e l’italiano: scegliete voi, le opportunità non mancano certo e Gabriella Gagliano, tel. 02 29061962, Piazza san marco 2 – sarà felice di aiutarvi a trovare quello che fa per voi.

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Che donna!

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Sandra Bonaiti è la Presidente e Legale Rappresentante del Centro San Marco. Cioè “quella che ci va di mezzo se qualcosa va storto”, sintetizza questa  signora coi capelli bianchi – un po’ milanese e un po’ ligure – che oltre ad avere un marito, 3 figli e 8 nipoti, si occupa di mandare avanti da circa 30 anni il Centro.

In pratica è anche il jolly del Centro, quella che cura i rapporti con le Istituzioni, va alle riunioni, ha la firma in banca, cerca fondi e se del caso accompagna con la sua macchina gli ospiti alle visite mediche e burocratiche.

“Ho iniziato con Centro d’ascolto, ma allora il nostro pubblico era diverso: principalmente si trattava di italiani che dopo aver lavorato all’estero, una volta rientrati in Italia , si trovavano senza pensione ed estraniati dalle loro famiglie. L’alcool era una delle “vie di fuga” più frequenti dai loro guai”, prosegue. La Parrocchia, nella persona dell’allora Parroco don Giovanni Mercandalli, decise di dare risposte concrete e istituì il primo nucleo di residenza, continuando anche a seguire le loro pratiche pensionistiche.

I tempi cambiano, e con loro  gli ospiti. Oggi sono principalmente ragazzi dai 17 ai 21 anni provenienti dal Beccaria in attesa di giudizio o messi alla prova dopo il processo. Pubblico ovviamente “difficile” , per il quale il Centro e chi ci lavora deve fungere anche da famiglia, con tutto quello che ciò significa in termini di capacità di ascolto, prima di tutto, senza dimenticare  polso fermo  nel seguire le indicazioni di psicologi ed educatori o espletamento di estenuanti pratiche burocratiche.

Trent’anni di storie umane variegate, drammatiche ma anche a lieto fine. Come la storia di Florin, bellissimo ragazzino romeno, “importato” per essere avviato alla prostituzione. In modo piuttosto rocambolesco, Florin riesce a mettersi in contatto con suo fratello maggiore, ospite del Centro per alcuni pendizi con la giustizia italiana. Il fratello chiede aiuto al Centro e i suoi operatori riescono, dopo varie peripezie, a far scappare Florin dall’appartamento in cui era tenuto prigioniero  in attesa di essere messo sul mercato della pedofilia.

Una storia da telefilm? No, una storia vera di vita metropolitana, come tante altre. Una storia che sarebbe ancora più comune, se non ci fossero uomini e donne come Sandra: persone che operano con buon senso, generosità, dedizione e la lievità di chi non si considera indispensabile.

Ma già che c’è, il suo lavoro lo fa bene. Anzi, benissimo.

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Floralia

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Ci piace dirvi quali, dove e quando sono le occasioni di far del bene divertendovi, ma oggi vogliamo parlarvi del “dopo”.

Com’è andata Floralia?  La risposta è: bene!

Al suo dodicesimo anno, e dopo la 24. Edizione, Floralia si conferma una macchina che funziona.

Nonostante i momenti non proprio favorevoli, grazie soprattutto al lavoro dei suoi volontari Floralia è riuscita ancora una volta a raggiungere i suoi scopi: raccogliere consistenti fondi per gestire il Centro di Accoglienza S. Marco.

Alloggiare e nutrire 42 ospiti, tra interni ed esterni , assisterli nelle loro pratiche burocratiche e sanitarie, condurli lentamente e faticosamente verso un’autonomia almeno parziale, è una lavoro non solo lungo ma anche costoso, che il comune copre per il 30 per cento. Un altro 30 per cento arriva da donazioni  mentre il resto arriva dalle le due edizioni annuali di Floralia.

 

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Il Centro di Accoglienza San Marco

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Centro di Accoglienza è il nome ufficiale, Casa famiglia la sua vera indole. Perché è vero che Il Centro San Marco dà da dormire e da mangiare a  41 ospiti – italiani e non, provenienti dal Beccaria, extra comunitari o comunque in difficoltà – ma non si limita a questo.

Come nelle vere famiglie, il Centro con i suoi 11 operatori dipendenti e i suoi oltre 20 volontari, assiste gli ospiti nello sbrigare tutte quelle partiche burocratiche che vanno dai permessi di soggiorno all’ottenimento delle pensioni di invalidità, dalla ASL al pagamento delle varie multe – i suoi ospiti ne prendono o ne hanno prese parecchie, spesso più per incapacità che per mala fede.

Sandra, figura storica del Centro, dice che il fine ultimo è aiutare gli ospiti a raggiungere un certo grado di  autonomia, come in ogni famiglia. Grado che non è uguale per tutti e non sempre viene mantenuto, ma chi è passato per il centro sa di avere sempre un posto a tavola e un orecchio pronto ad ascoltarlo quando ne ha bisogno.  E’ rimasta famosa la cartolina spedita da un ex ospite e indirizzata a “Casa famiglia, zona Brera”: ovviamente, è stata regolarmente consegnata!

Ma come sta in piedi un’istituzione di questo genere? Sempre Sandra ci dice che circa un terzo delle spese viene coperto dal Comune per quanto riguarda gli ospiti provenienti dal Beccaria, un altro terzo sono donazioni di privati, l’ultimo terzo sono i proventi di Floralia, la fiera di beneficenza che si tiene a San Marco due volte all’anno.

E poi i volontari, aggiunge sempre Sandra. Non nel senso che ci danno dei soldi, ma aiutano in natura. E sciorina un campionario tra i più vari: dal fruttivendolo che al sabato sera consegna la frutta e la verdura che al lunedì non sarebbe più abbastanza fresca per la sua esigentissima clientela, alla signora della pizza del venerdì, a quella dei polpettoni del martedì.

“Avevamo una signora dei polli, di cui non ho mai saputo il nome, – prosegue Sandra – ma non  abita più a Milano. Peccato, ci facevano comodo..”

Insomma, il mondo è bello perchè è vario diceva quel tale. Anche nel modo di aiutare il prossimo.

 

 

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Floralia: Save the Date

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Save the date, come si sente dire sempre piu spesso. Oppure: ricordati! Se si parla come si mangia. In ogni caso, tenetevi liberi per una capatina a Floralia il 27 e il 28 di settembre. Per i pigri-golosi si segnalano torte dolci e salate da consumo sul posto o asporto. I botanico-curiosi potranno prepararsi all’inverno con piante e piantine da casa ed esterno. Non mancheranno libri usati a prezzi stracciati, abiti da bambini proprio carini, bric-a-brac ed oggetti del tutto perfetti…
Dettaglio non secondario: i Vestiti Felici (di fare un nuovo giro con una nuova signora simpatica) hanno in serbo per voi numerose occasioni irresistibili.
Floralia, piazza San Marco sabato 27 e domenica 28 settembre. Metro giallo Borgonuovo, metro verde Lanza, bus 61.

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Competenza offresi: un parrucchiere volontario volante

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Una nuova rubrica? Ricerche di lavoro? No, molto meglio: offerte di collaborazione, ma cominciamo dall’inizio.

Come sapete, Quartieri Tranquilli ha uno spazio il venerdì pomeriggio su Milanow di Telelombardia. Venerdì scorso abbiamo parlato della possibilità di fare volontariato “volante” a seconda delle proprie competenze e disponibilità di tempo.

Il primo ascoltatore che si è offerto è il signor Pietro Logiudice. Parrucchiere per signora e all’occorrenza anche per uomo. Ci ha lasciato il suo telefono, lo abbiamo chiamato, ci siamo incontrati e adesso…e adesso lavorerà anche lui per rendere sempre più tranquilli i nostri quartieri.

Il signor Pietro originario di Caltanissetta ma a Milano da molti anni, “farà i capelli” – come si dice da noi – a chi non può andare da lui. Si sposterà presso ammalati, centri di accoglienza e ogni altro luogo in cui ci sia bisogno di un buon taglio e messa in piega. E’ una persona simpaticissima, discreta ed elegante e col cuore al posto giusto. Una persona che speriamo possa essere di esempio a tante altre, capace di comprendere che un po’ di tempo e di disponibilità verso gli altri può fare miracoli. Per esempio, ridare il sorriso a chi si sente trattato come una persona e non  solo come un caso umano.

Grazie, signor Pietro!

Avviso ai naviganti: Fondazione dei Fratelli di San Francesco di Assisi

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Avviso ai naviganti: a quelli che vorrebbero far qualcosa per gli altri, ma non sanno a chi rivolgersi…A quelli  che i vestiti vecchi a chi li do, la biancheria poi…A quelli che magari, una volta alla settimana, un paio di lezioni di italiano, o una mano a distribuire il cibo in mensa, in fondo potrei anche farlo…

Bene, per  tutti questi naviganti nel mare delle buone intenzioni, segnaliamo la Fondazione dei Fratelli di San Francesco di Assisi di Sant’Angelo.  Ma sì, proprio quella dell’Angelicum, quella di via Moscova, quella che accetta i cani in chiesa – si sa i Francescani… – e che ha una fontana sul sagrata, col il Santo  che benedice gli uccelli!

La Fondazione fa tantissimo per tantissimi: accoglienza, mensa,  assistenza medica e legale anche per immigrati irregolari, lezioni di italiano, docce e guardaroba, assistenza per gli anziani. E ha tantissimo bisogno di aiuto, perciò guardate il loro sito www.fratellidisanfrancesco.it,  e poi, se davvero volete aiutare, non av rete altro che l’imbarazzo della scelta.

Fratelli di San Francesco d’Assisi, via della Moscova 9, 20121 Milano. Tel. 02 6254591

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iSemprevivi a San Pietro in Sala

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Ma se e’ la domenica delle Palme, perché si benedicono gli ulivi? Andando a San Pietro in Sala, Piazza Wagner, sabato 12 e domenica 13 aprile, forse non abbiamo avuto la risposta che cercavamo, pero’ ci siamo divertiti al mercatino de ISemprevivi. Nata nel 2005 e guidata da don Domenico Storri, psicologo e terapeuta, questa  onlus si occupa di disagio psichico: tra le attivita, ricordiamo i numerosi laboratori (ceramica, inglese, ecc.), il consultorio psicologico e le sedute terapeutiche a tariffe minime (gratuite  nei casi di indigenza ).
E se avete visto anche “I vestiti felici”, non meravigliatevi: le idee buone corrono di quartiere in quartiere!

Chiostri aperti a S. Angelo

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Buona Pasquetta a tutti quelli che hanno orrore delle code in autostrada, ma anche tanta voglia di uscire di casa. Continuando una tradizione di 400 anni, la chiesa di Sant’Angelo in via Moscova 11 festeggia con una grande apertura dei suoi magnifici chiostri. Per l’ occasione, viene allestito anche un mercatino benefico con prodotti del convento, cibi biologici e tanto tanto altro. E allora: buona Pasquetta in tutti i sensi!

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Festa mobile a San Marco

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Festa mobile come la Pasqua, e altrettanto attesa e puntuale, anche quest’anno Floralia vi dà appuntamento per l’ultimo week-end di marzo. Sul sagrato di San Marco, nel chiostro e nella Sacrestia Monumentale l’attesa festa di primavera invita tutti a divertirsi facendo del bene. Fiori e piante prima di tutto, ma anche cibi, abiti per grandi e piccini, libri, gioielli e bijoux, ceramiche e tanto altro verranno messi in vendita per raccogliere fondi destinati alle opere di assistenza della parrocchia. A questo proposito, vi segnaliamo in particolare l’Outlet Floralia, all’interno della Sacrestia Monumentale. Qui SAIDIBLU un piccolo e sofisticato marchio di abbigliamento, ha donato alcuni capi delle sue collezioni il cui ricavato andrà completamente a beneficio della parrocchia. E’ l’inizio, ma speriamo che l’esempio faccia scuola. Sarebbe molto bello che altri marchi o negozi della zona decidessero di dare concretamente una mano a chi da anni tenacemente e silenziosamente aiuta ragazzini in difficoltà scolastiche ed emarginati. Floralia, sabato 29 e domenica 30 marzo. Piazza san Marco.

Vestiti felici a Floralia

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Alla scorsa edizione di Floralia, la nostra Associazione Quartieri Tranquilli aveva partecipato “tranquillamente”: c’eravamo, ma solo per farci conoscere. Questa volta, invece, passiamo dalle parole ai fatti. E i fatti sono questi: abbiamo un banchetto nella Sacrestia Monumentale e vendiamo!
C’è una sezione “Vestiti Felici” dove potrete trovare bellissimi vestiti – in perfetto ordine – che sono stati felicemente portati dalle loro ex  proprietarie e che ora desiderano fare un altro giro indosso a nuove donne in nuove occasioni.
E poi una scelta di camicie da notte irresistibili confezionate da rifugiate politiche  con la collaborazione della Fondazione Cova e della Fabbrica dei Talenti. Il deus ex machina di questa operazione è una specie di tsunami al femminile, Cristina Castelli, specializzata in resilienza, cioè la capacità di resistere e adattarsi per superare le difficoltà. Cosa che le nostre rifugiate stanno facendo con entusiasmo e risultati. Vedere per credere!

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La prima metà di una buona notizia

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Adesso vi diamo la prima metà di una buona notizia: il Centro di Accoglienza di San Marco e la Comunità Pernigotti, che si occupano rispettivamente di aiutare adulti in difficoltà e ragazzini stranieri con carenze di apprendimento, non fanno tutto completamente da soli.

Alcuni privati mandano pizze e polpettoni una volta alla settimana, coprendo così tre pasti.

Un fruttivendolo con bottega in Via Solferino tra Largo Treves e Via Pontaccio, noto per la qualità eccelsa della sua frutta e verdura, consegna al sabato sera i prodotti che – ancora ottimi – non sarebbero più all’altezza del suo standard il lunedì successivo…

Insomma senza enormi sacrifici ma con un po’ di generoso buon senso, si può aiutare chi da anni e in silenzio aiuta gli altri.

L’altra metà della buona notizia, ci state chiedendo?

Beh, l’attendiamo da voi : perché siamo certi che prestissimo altri seguiranno il buon esempio. Con merendine, focacce, e torte per i ragazzini della Pernigotti e cibi sostanziosi per gli ospiti del Centro Accoglienza.

Chi è interessato può rivolgersi direttamente a:

Patrizia, Centro Accoglienza San Marco, Piazza San Marco 2, – tel.02 6599956.

Gabriella, Comunità Pernigotti, Piazza San Marco 2 . tel. 0229061962

 

All’ombra di un glicine centenario

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San Marco è una bella chiesa, come dice il proverbio, aggiungiamo pure che è molto attiva sul piano del volontariato. Nella comunità Pernigotti, al piano terreno di una villetta abbracciata da un glicine centenario, una sessantina di volontari – ex insegnanti, professionisti e studenti del Leone XIII – aiutano altrettanti ragazzi extra comunitari con problemi scolastici. Le lezioni, impartite a singoli o a gruppetti di due o tre, sono riservate agli allievi dai 10 ai 16 anni provenienti dai più disparati istituti milanesi. C’è anche una sezione dedicata alla prima alfabetizzazione. Le spese di gestione sono coperte per molta parte da Stefano Pernigotti, che insieme alla moglie Attilia – fino alla fine della sua vita vera anima del Centro – ha dedicato questa realtà alla memori dei figli, Paolo e Lorenzo, periti in un incidente d’auto in Uruguay. Le merende, gli aiuti per libri e quaderni, le gite scolastiche – il momento in cui si vede senza ombra i dubbio chi fa parte della classe e chi no…. insomma, le necessita sono moltissime e ogni aiuto economico o in natura è benvenuto. Per maggiori informazioni contattare Gabriella, piazza San Marco 2, tel. 02- 29061962, e- mail: ass.pernigotti@libero.it

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Antiquariato a San Marco

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Mobili e tappeti, quadri e argenteria… ma anche porcellane, gioielli d’epoca, lenzuola ricamate e libri: sabato 23 novembre riapre la mostra dell’Antiquariato di San Marco.
Un’ottima occasione per collezionisti e giovani coppie – quell’alzatina uguale a quella della nonna, che tenerezza, irresistibile! Ma anche i semplici curiosi troveranno pane per i loro denti, non fosse altro perché la grande Sacrestia Monumentale, raramente aperta al pubblico, merita una visita.
La Mostra, una delle piu’  antiche di Milano, resterà aperta dal 23 novembre all’8 dicembre con i seguenti orari; sabato e festivi dalle 9.30 alle 19 con orario continuato. Dal lunedì al venerdì dalle 13.30 alle 18.30. Entrata da piazza San Marco 1. Metro giallo fermata Montenapoleone, metro verde, Lanza.

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