Archivio dell'autore: Ilaria d'Andria

14 e 15 dicembre al cinema: Dont’Crack Under Pressure, regia di Thierry Donard

NDG-dcup_LOCMi sono spesso chiesta che cosa spinga un uomo o una donna a intraprendere una disciplina sportiva rischiosissima e ad andare dall’altra parte del mondo in cerca – e in attesa – di condizioni estreme per oltrepassare l’impossibile e mettere a repentaglio la propria vita.

Dopo aver visto Dont’Crack Under Pressure – il documentario di Thierry Donard dedicato a surfisti, snowboarder, piloti con tuta alare e atleti di altre pericolose discipline sportive e girato con il team di trenta persone di La Nuit de la Glisse in condizioni meteo oltre i limiti – ho avuto delle risposte.

Al cinema soltanto lunedì 14 e martedì 15 dicembre, per conoscere l’elenco delle sale coinvolte e altre notizie www.nexodigital.it

 

 

Quel fantastico peggior anno della mia vita, regia di Alfonso Gomez-Rejon

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Greg – adolescente senza una briciola di autostima e incapace di relazionarsi che si diletta a girare assieme al coetaneo Earl brevi rifacimenti di classici del cinema, tipo Arancia meccanica e Fitzcarraldo – viene costretto da sua madre ad andare a trovare Rachel, una compagna di scuola malata di leucemia prossima alla morte. Attraverso quella frequentazione – all’inizio forzata e coltivata per compiacere mammà, poi cercata e inseguita – Greg comprende l’importanza e il valore unico dell’amicizia, svegliandosi finalmente dal suo torpore emotivo.

Tranquilli, sintetizzato così Quel fantastico peggior anno della mia vita può sembrare un altro film sul cancro indirizzato ai giovani, ricattatorio e lacrimoso – ricordiamone giusto uno: Colpa delle stelle -: e invece no, qui la materia è affrontata con toni ironici quasi gioiosi disarmanti ma niente affatto disturbanti (portate comunque i fazzoletti) che ne fanno un piccolo prezioso film da non lasciarsi sfuggire.

 

 

14 dicembre al Cineforum del Circolo: Il mattatore – Una serata dedicata a Vittorio Gassman

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Promette molto bene la serata di lunedì 14 al Cineforum del Circolo Familiare di Unità Proletaria (viale Monza 140), ecco il programma: si inizia alle 21 con la presentazione del libro di Roberto Bosio Mattatore, vita e parole di Vittorio Gassman (Edizioni Bradipolibri), a seguire proiezione del documentario di Giancarlo Scarchilli VITTORIO RACCONTA GASSMAN – Una vita da mattatore che racconta il lato umano e la vita professionale di Gassman attraverso materiali inediti, spezzoni vari e filmini familiari nonché attraverso le testimonianze di amici e colleghi e prima di tutto dello stesso Vittorio e del figlio Alessandro.

L’ingresso è gratuito, volendo si può mangiare qualcosa con La cucina del Popolo (nel caso prenotare al numero 339 8703833), comunque per saperne di più www.cineforumdelcircolo.it

Le ricette della Signora Toku, regia di Naomi Kawase

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Non è semplice – richiede calma, tempo e soprattutto passione – preparare a regola d’arte la marmellata di fagioli rossi e Sentaro – un ex galeotto demotivato e depresso che gestisce una panetteria che vende dorayaki, le frittelle farcite, appunto – ricorre a quella industriale, già pronta. Finché un giorno gli si presenta l’anziana e gentile Signora Toku per fargli provare la sua confettura di fagioli rossi e per collaborare con lui. I dorayaki cambiano sapore, i clienti si mettono in coda, gli affari volano, e attraverso la preparazione della marmellata di azuki (che vediamo, restandone incantati) Toku riesce a conquistare il cuore chiuso del ragazzo e ad aprirlo alla bellezza della vita e degli affetti. Ma il passato coi suoi terribili segreti e le sue ferite torna implacabile a bussare alla porta…

State tranquilli, Le ricette della Signora Toku non è un’ennesima variazione cinematografica sul cibo – di quelle insapori delle quali non ne possiamo più – ma un film sull’incontro di due anime – anzi tre: la terza è quella di Wakana, una problematica studentessa sempre in negozio – delicato e allo stesso tempo molto duro, profondo e intimo, un ottimo controcanto giapponese agli imminenti cinepanettoni.

Belle & Sebastien – L’avventura continua, regia di Christian Duguay

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Niente da fare, quando un film incassa, tempo qualche anno – alle volte pure prima – arriva il seguito, che quasi sempre delude.

Accade anche con Belle & Sebastien, dove – brevissimo ripasso – Belle è una splendente che più splendente pastora bianca dei Pirenei e Sebastien un ragazzino orfano cresciuto dal pastore César assieme alla nipote Angelina partita come partigiana alla fine del primo film.

Sono passati alcuni anni – la guerra è finita, siamo nel 1945 -, l’aereo militare che sta riportando Angelina a casa cade ai confini tra Italia e Francia ma Sebastien non crede che la ragazza sia morta e inizia a cercarla tra le montagne assieme alla sua fedele amica a quattro zampe. Le ricerche saranno lunghe, difficili e avventurose e il ragazzino farà anche una conoscenza sorprendente.

Che dire, è cambiato il regista, è cambiato pure il registro del film, c’è meno natura e più avventura e più azione – forse troppa -, ma si è persa la grande magia della prima parte, e se qualche anno fa sono uscita dalla sala con il desiderio di ritornare a vedere lo spettacolo successivo, questa volta non vedevo l’ora che il film finisse.

Però Belle è sempre una meraviglia e la si vorrebbe avere come amica, così tanto che le ho dedicato un ricco servizio fotografico.

Leone nel basilico, regia di Leone Pompucci

 

poA Roma, nel deserto di ferragosto.

Maria Celeste (Ida di Benedetto) ha suppergiù sessant’anni, è una vedova incattivita dal suo vissuto, è sofferente e solissima ma combattiva e vive in una casa di riposo dalla quale ogni tanto fugge – con un carrello della spesa – per andare a trovare il figlio, dice, in realtà va a vagare e spesso a sedersi su una panchina della stazione. Un giorno una giovane prostituta parecchio svitata  le molla tra le braccia Leone – il suo bambino di dieci mesi – per andarsi a fare un giro. Giulietta finisce sotto un tram e muore e Maria Celeste si ritrova neppure troppo suo malgrado a doversi occupare di quel pupo rimasto solo al mondo che avrà l’effetto di ricongiungerla alla vita.

Strano film il quarto film di Leone Pompucci, sgangherato, visionario, poetico e sovraccarico di riferimenti (l’elefante, ed è subito Fellini), di simbolismi e metafore, di musica e di ambizioni recitative – recitano tutti in modo enfatico e sopra le righe – ed estetiche, e se gli ingredienti fossero stati dosati, amalgamati, combinati e collegati meglio e con più misura ne sarebbe potuta venire fuori una bella e dolceamara favola metropolitana dei nostri tempi.

Insomma, Leone nel basilico poteva essere un film al quale volere molto bene, comunque Pompucci ha un’ idea personale di cinema e dimostra coraggio, quindi gli si vuole bene lo stesso.

 

11, 12 e 13 dicembre all’Unicredit Pavilion: Festival Internazionale del Documentario

cover_festivalIl documentario per raccontare la realtà, le sue trasformazioni e le sue evoluzioni, per indagare e riflettere sulla contemporaneità: inizia domani e prosegue fino a domenica 13 dicembre il Festival Internazionale del Documentario. Visioni dal Mondo – Immagini dalla Realtà che per questa sua prima edizione ha scelto i nuovissimi spazi dell’Unicredit Pavilion di piazza Gae Aulenti 10.

Il concorso italiano, le anteprime fuori concorso, l’omaggio a Rai cinema, la tavola rotonda, due Masterclass (con Gianni Amelio ed Erik Gandini, che presenteranno ciascuno un’opera in anteprima), le tematiche, i contenuti…: le tre giornate del Festival sono ricche di appuntamenti e proposte (tutto gratuito, si consiglia di presentarsi un quarto d’ora prima dell’inizio delle proiezioni mentre per le Masterclass e la Tavola rotonda bisogna accreditarsi su info@visionidalmondo.it) e la cosa migliore è studiarsi il programma su www.visionidalmondo.it

15 dicembre allo Spazio Oberdan: Cinema senza barriere

MIANuovo appuntamento martedì 15 dicembre allo Spazio Oberdan con Cinema senza barriere: il film scelto è il brasiliano E’ arrivata mia figlia di Anne Muylaert (ottima scelta) e potrà essere seguito dai non vedenti in cuffia a infrarossi (vanno prenotate al numero 02 87242114) e dai non udenti attraverso i sottotitoli.

Si inizia alle ore 20, la proiezione sarà introdotta dalla giornalista di Radio Popolare Barbara Sorrentini tradotta in LIS, l’ingresso è gratuito anche per gli accompagnatori, per saperne di più www.cinemasenzabarriere.it e www.cinetecamilano.it

Dal 16 dicembre al 6 gennaio: Jacques Audiard

saporeSarà Dheepan – Una nuova vita – Palma d’Oro all’ultimo Festival di Cannes – ad aprire mercoledì 16 dicembre allo Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2) la rassegna dedicata a Jacques Audiard, il regista francese che predilige raccontare storie, realtà e personaggi ai margini.

Il profeta, Un sapore di ruggine e ossa, Tutti i battiti del mio cuore, Sulle mia labbra, in programma ci sono tutti i film di Audiard, attenzione poi a due titoli mai distribuiti in Italia (presentati in versione originale coi sottotitoli in italiano), Regard les hommes tombes e Un Héros très discret. Per il calendario completo e altre notizie www.cinetecamilano.it

10 dicembre alla Civica Scuola di Cinema: Incontro con Giuseppe M. Gaudino

per amorDell’ultimo film di Giuseppe M. Gaudino – Per amor vostro, bel ritratto in bianco e nero pieno di inserti colorati di una donna, Anna, che ha rinunciato a se stessa e che tenta di ritrovarsi – abbiamo parlato qui a settembre. Chi ha voglia si saperne molto di più sulle tecniche e i metodi utilizzati dal regista per realizzare le sue opere – questa in particolare – non si perda l’incontro di oggi con Giuseppe M. Gaudino nell’aula magna della Civica Scuola di Cinema (viale Fulvio Testi 121), si inizia alle 14.30, l’ingresso è gratuito ma è necessario prenotarsi all’indirizzo incontricinema@fondazionemilano.eu

13 dicembre al Cineclub Zarbo d’Essai: Il cinema ritrovato, ogni domenica un film da riscoprire

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Arriva dall’Australia, è del 1991, ha avuto una Menzione speciale come migliore opera prima al 44° Festival di Cannes, è interpretato – tra gli altri – da Russell Crowe: è Istantanee di Jocelyn Moorhouse, ed è il film da (ri)scoprire domenica 13 dicembre alle 21.15 al Cineclub Zarbo d’Essai (via Gaetano de Castillia 9).

Si entra con tessera Arci più un contributo, per saperne di più scrivere a zarbodessai@tiscali.it oppure telefonare al numero 347 2768735.

Dal 13 al 30 dicembre allo Spazio Oberdan: Gangster Stories

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Natale coi fiocchi allo Spazio Oberdan: in occasione dell’anteprima di Italian Gangsters di Renato De Maria che ripercorre la malavita italiana attraverso testimonianze, spezzoni di film e materiale vario (proiezioni dal 19 dicembre al 6 gennaio) la Cineteca resta in tema con una rassegna di quattordici film americani e francesi sul gangsterismo.

Ecco giusto qualche titolo: Asfalto che scotta di Claude Sautet, Nemico pubblico di William A. Wellmann, Giungla d’asfalto di John Houston, La città nuda di Jules Dassin e Strada sbarrata di William Wyler, si comincia domenica 13 alle ore 15 con I ruggenti anni Venti di Anatole Litvak e Raoul Walsh, si chiude il 30 dicembre con Bob le flambeur di Jean-Pierre Melville, per conoscere il calendario completo www.cinetecamilano.it

11/13 dicembre: Anteprime dal 33TFF

Cartonato TFF a Milano[1]Cari cinefili non prendete impegni per il prossimo fine settimana: da venerdì 11 a domenica 13 dicembre tornano le vie del cinema con quattro film provenienti dalla 33esima edizione del Torino Film Festival, terminato qualche giorno fa.

Il primo film in programma è Suffragette di Sarah Gavron (venerdì 11 alle 20 al Colosseo Multisala), il secondo è The lady in the van di Nicholas Hytner (sabato 12, ore 19,30 all’Arcobaleno Filmcenter), doppio appuntamento per domenica 13 con Keeper di Guillaume Senez – film vincitore del Festival – (alle 15 all’Apollo) e Cementery of splendour di Apichatpong Weerasethakul (alle 18 al Beltrade).

I biglietti sono in vendita dalle ore 12 di giovedì 3 dicembre su www.lombardiaspettacolo.com dove troverete anche altre notizie.

Mon Roi – Il mio Re, regia di Maïwenn

mon-roiTony, sciando, si spappola i legamenti crociati di un ginocchio e il soggiorno in un centro di riabilitazione offre alla donna – e a noi, in flashback – l’occasione di ripassare la sua tormentosa storia d’amore con Giorgio, dai travolgenti e sereni inizi fino alla lenta caduta nell’inferno.

Giorgio – il Re del titolo – è un uomo egoista concentrato solo su se stesso, è distruttivo e traditore, è un marito e poi un padre irresponsabile, è incapace di stare dentro una relazione ma anche fuori e quindi ogni volta che se ne va dopo poco torna per riandarsene ancora, è irrecuperabile ma anche e soprattutto irresistibile e seduttivo, in breve è un tipo poco raccomandabile del quale è impossibile fare a meno, tantopiù quando si è fragili come Tony.

Nulla di nuovo? Vero, al cinema non si contano le storie d’amore e odio epperò i temi ci piacciono sempre e moltissimo e poi qui ci sono due attori magnifici per quanto alle volte entrambi un po’ sopra le righe (Tony è Emmanuelle Bercot, Giorgio è Vincent Cassel) e la regista si addentra con abilità e precisione – e qualche lungaggine, il film dura troppo ed è troppo parlato – negli ingranaggi di una relazione sentimentale trascinando pure noi e alla fine è difficile non prendere le parti dell’una o dell’altro, non farsi domande sulla potenza distruttiva dell’amore e non chiedersi fino a dove si è disposti ad arrivare per amore, trovando delle risposte ognuno nel proprio personale vissuto.

Come finisce? Ah no, per scoprirlo accomodatevi in sala…

P.S. Dovesse capitarvi la versione in francese sottotitolata, che fortuna.

Hearth of the Sea – Le origini di Moby Dick, regia di Ron Howard

pinneA chi e a cosa si ispirò Herman Melville per Moby Dick? E perché il capitano Achab era così infinitamente ossessionato da quel capodoglio gigantesco? Ron Howard prova a rispondere a queste domande in Hearth of the Sea – Le origini di Moby Dick dove si immagina che nel 1850 Thomas Nickerson – uno dei tre sopravvissuti al naufragio della Essex – abbia raccontato a Melville cosa accadde su quella baleniera salpata nel 1820 da Nantucket alla volta dell’Oceano Pacifico per riportare a casa almeno duemila barili di olio di balena: la rivalità tra il capitano George Pollard (Benjamin Walker) – capitano per nascita, arrogante e inesperto – e il primo ufficiale Owen Chase (Chris Hemsworth) – considerato un “campagnolo” ma esperto marinaio, in mare da una vita -, la caccia, il desiderio di guadagno, la spinta verso mari sempre più estremissimi – laddove c’era un pienone di balene e c’era quella balena bianca e immensa -, la natura contro l’avidità degli uomini, il naufragio, la lotta per sopravvivere, l’impensabile…

Gli effetti speciali sono notevoli, il gusto del racconto epico e allo stesso tempo popolare c’è e ci sono i colori, gli odori e i sapori del mare: Hearth of the Sea – Le origini di Moby Dick è uno spettacolone piacevole e molto nelle corde di Ron Howard da vivere e consumare, che prende il volo e impressiona quando il mare inizia a fare i capricci e ad agitarsi e soprattutto quando arrivano sulla scena le balene.

In sala in sala…

9 e 10 dicembre: L’Accademia Carrara – Il museo riscoperto, regia di Davide Ferrario

AccademiaCarrara_POSTER_100x140[4]L’Accademia Carrara di Bergamo – raffinata collezione privata con più di 600 dipinti tra cui quelli di Raffaello, Mantegna, Bellini, Botticelli, Pellizza da Volpedo – chiuse per restauri nel 2008 per riaprire dopo sette anni. Davide Ferrario vi è entrato lo scorso aprile per riprendere e raccontare anche le fasi finali del restauro nonché l’apertura al pubblico girando così un personale e suggestivo viaggio cinematografico di 78 minuti – dove ci guidano storici, addetti ai lavori, artisti – che oltre a portare alla scoperta e alla conoscenza delle opere riflette sul significato del guardare.

Solo mercoledì 9 e giovedì 10 dicembre, per conoscere l’elenco delle sale coinvolte www.nexodigital.it

L’Accademia Carrara – Il museo riscoperto sarà inoltre proiettato il 14, il 15 e il 17 gennaio 2016 allo Spazio Oberdan nell’ambito della rassegna La Grande Arte sul Grande Schermo – che inizia il 10 dicembre con Teatro alla Scala – Il tempio delle meraviglie -, per saperne di più www.cinetecamilano.it

3 e 4 dicembre al cinema Rondinella: Il terzo uomo di Carol Reed

terzo uomoA fine agosto tornò nella sale – restaurato e quindi in forma splendente – Il terzo uomo di Carol Reed, meraviglioso film del 1949 che non conosce il passar del tempo dove – come scrissi allora – più che la trama contano le atmosfere, il taglio delle immagini, un bianco e nero magico e luminoso, i volti, il motivo musicale, gli attori (Joseph Cotten, Orson Welles, Alida Valli): oggi è possibile (ri)vedere questo gioiello al cinema Rondinella di Sesto San Giovanni (viale Matteotti 425) alle 15,30 e alle 21,15 e il 4 dicembre alle 21.15 Lezione di cinema su Il terzo uomo: variazioni noir di Carol Reed a cura di Matteo Mazza (€10, da prenotare).

Per saperne di più: www.cinemarondinella.it

Dall’8 al 31 dicembre al Museo Interattivo del Cinema: Ugo, nessuno e centomila

fischioE’ bella corposa la rassegna dedicata dalla Cineteca Italiana a Ugo Tognazzi, l’attore dai mille volti scomparso nel 1990.

La stanza del vescovo di Dino Risi, Io la conoscevo bene di Antonio Pietrangeli, Il vizietto di Edouard Molinaro, La donna scimmia e L’udienza di Marco Ferreri, Il federale di Luciano Salce, ecco giusto qualche titolo, si parte martedì 8 alle 15 con Il fischio al naso diretto dallo stesso Tognazzi e tratto da un racconto di Dino Buzzati, le proiezioni sono tutte al Museo Interattivo del Cinema (viale Fulvo Testi 121), per il calendario completo e altre notizie: www.cinetecamilano.it