Archivio dell'autore: Cristina Mirra

Il miracolo dei Gas

fotografia coccinella

Mi ha molto incuriosito lo scambio di mail tra i genitori della classe di mia figlia che parlavano di Gas e di acquisti condivisi. Mi sono documentata e ho trovato una realtà forte, equamente distribuita nella città. Sono famiglie che si sono reinventate un modo diverso di fare la spesa, persone che vogliono rendersi consapevoli di ciò che comprano, che mangiano, attenti al gusto, al sapore e al prezzo. Il loro “fare la spesa” non comincia e finisce in un centro commerciale ma passa attraverso una positiva socialità che diventa anche, probabilmente, condivisione di idee, di interessi, di stili di vita.

Incuriosita ho rivolto qualche domanda a Elena Sini referente Gas Arcipelago di zona 9:

Perché nasce un Gas? Per il desiderio di fare una spesa differente, un consumo più critico capace di poter decidere più direttamente quello di cui ci nutriamo (o vestiamo).

Che cosa sono i Gas? I gas sono gruppi di acquisto solidale e il nome spiega tutto! E formato da persone che si raggruppano per fare degli acquisti in comune direttamente dai produttori che osservano una certa etica e, possibilmente a “km 0” di modo da risparmiare emissioni di CO2 e quindi aiutare il pianeta anche da questo punto di vista.

Come funzionano praticamente? Al gruppo partecipano diverse famiglie, ognuno collabora con le proprie energie a: contattare produttori e rendersi referente di un ordine, quindi di occuparsi di inviarlo, riceverlo, organizzare la consegna a casa sua o nel proprio box, raccogliere i soldi di tutti e poi fare il bonifico di pagamento al produttore.

Ci si può proporre anche solo come aiutanti nella consegna.

Tutto ciò avviene principalmente tramite mail e file condivisi, dove chi vuole segna il suo ordine.

Quali sono i vantaggi? I vantaggi sono di avere alimenti e altro (detersivi, cosmetici, olii essenziali, scarpe ecc.) da piccoli produttori e non dalla grossa catena alimentare, avendo quindi cibo più sano, meno imballaggi e quindi meno consumo di plastica.

Il gas è anche socializzante, ci si ritrova periodicamente a delle riunioni dove ci si organizza, si fanno considerazioni sui prodotti assaggiati, si propongono eventuali nuovi produttori ma soprattutto si condividono il piacere di rivedersi; a volte si hanno alimenti da assaggiare o partecipano direttamente produttori che si presentano e propongono.

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L’Isola che non c’è a Villa Litta

seconda stella a destra

«Lavoro da sempre nel settore turistico e il sabato pomeriggio sono volontaria dell’associazione Metaeducazione che svolge le proprie attività in Villa Litta, aiuto i bambini nei compiti, conversiamo in inglese, gioco a calcio balilla e intanto mi affeziono a loro» a raccontarsi è Gianna Insolito, 36 anni, impiegata nel turismo e volontaria dell’associazione «Il sabato c’è un laboratorio musicale dove si impara a suonare la chitarra» condotto da Stefano un abile insegnante che è anche professore di musica presso la vicina scuola di via Scialoia, «non tutte le famiglie hanno la possibilità di versare il piccolo contributo richiesto per partecipare al laboratorio, ma nessun bambino viene mandato via» prosegue Gianna «alcuni di loro, più grandi, frequentano il corso di chitarra senza versare nulla e il venerdì pomeriggio aiutano i bambini più piccoli nei compiti, ognuno dà quello che può, ci si aiuta vicendevolmente. Sono di Milano, cresciuta ad Affori» conclude Gianna «adoro viaggiare e per lavoro ho visitato luoghi meravigliosi, isole capolavori della natura. Conoscere altre culture consente di arricchire non solo se stessi ma anche, al ritorno, il mondo che ci circonda perché dei popoli che incontri non ti porti via solo i ricordi ma gli stili di vita, le speranze e i sogni che diventano anche un po’ nostri. Penso che la strada per trovare l’isola che non c’è parta soprattutto da dentro di noi e si possa “creare” ovunque, noi per esempio, stiamo provando a costruirla in una stanza di Villa Litta».

Villa Litta: il fascino di un borgo medioevale

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Ogni anno, per due giorni, Villa Litta si trasforma in borgo medioevale.

Lo scorso week end varcando il cancello di accesso a Villa Litta, nel quartiere Affori, sembrava di attraversare la macchina del tempo.  Artigiani con abiti di epoca medioevale per due giorni tutti gli anni si riuniscono in Villa Litta per trasmettere il loro lavoro e per ricordarci un pezzo del nostro passato.  I loro occhi, i loro racconti e le loro mani trasmettono la fatica e la passione che occorrono per portare avanti le nostre tradizioni, che se non fosse per il loro impegno rischierebbero di morire. C’è il fabbro, la signora con il telaio che insegna la tessitura, la colorazione della lana, chi forgia monete, l’acconciatrice che trasforma teste scapigliate in perfette acconciature dell’epoca, la dama con inchiostro e calamaio che ci ricorda la bellezza dello scrivere a mano, chi incide sul rame, chi trasforma la ceramica in fiori, frutti  e flauti… Complimenti a loro per aver accolto i bambini dell’associazione non risparmiandosi in spiegazioni e trasformandoli, per qualche minuto, in veri artigiani dell’epoca  e grazie per averci regalato uno spaccato della nostra storia..

Manifestazione organizzata dal Consiglio di Zona 9 in collaborazione con gli Artigiani del Borgo, sabato 8 e domenica 9 giugno. La manifestazione è denominata “Il Borgo in Villa”.

Artigiani del Borgo foto 1

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Una stanza tutta per noi a Villa Litta

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In una grande sala nel cortile di Villa Litta, in Zona 9, dallo scorso febbraio, i bambini del quartiere si ritrovano, giocano, studiano e scoprono nuovi interessi, future passioni, strumenti per giungere ad una maggiore consapevolezza di sé e per capire il mondo.  « Il progetto», ci spiega Cristina Mirra, presidente dell’Associazione Metaeducazione, « è nato  dall’idea di trovare un luogo di libera aggregazione per studenti dove poter sviluppare l’autonomia nell’affrontare i compiti  e cercando di dar loro nuovi stimoli e curiosità per far emergere insieme alle aree di criticità del loro percorso formativo anche i talenti, le passioni, le aspirazioni di ciascuno di loro».

È stato così che giorno per giorno la “stanza” di Villa Litta, gentilmente offerta dal Consiglio di Zona 9,  si è riempita di ragazzini, soprattutto delle scuole elementari, molti di loro di origini extracomunitarie, alcuni con problemi scolatici, tutti ugualmente curiosi, vivaci e ricettivi alle novità. Vi hanno trovato un gruppo di insegnanti pazienti, motivate e capaci, decise a portarli per mano dove volevano andare (e qualche volta anche dove non avevano interesse a incamminarsi) grazie a laboratori di inglese, giornalismo, arte, musica.

Al momento la “stanza” di Villa Litta prevede il doposcuola “SOS Compiti”- (martedì, venerdì e sabato dalle ore 17.00 alle ore 19.00 ), un Laboratorio musicale (sabato dalle ore 15.00 alle ore 16.00), un Laboratorio d’Inglese (sabato dalle ore 16.00 alle ore 17.00 ), un Corso di giornalismo (martedì dalle ore 17.00 alle ore 18.00). I laboratori proseguiranno nel mese di Giugno garantendo il sostegno per i compiti delle vacanze.

Per poter sostenere questo impegno Metaeducazione chiede l’ iscrizione all’associazione (20 euro annui a famiglia) e un contributo a laboratorio di 3 euro a bambino (escluso il doposcuola).