Mal di pietre, regia di Nicole Garcia

di

poster-from-the-land-of-mineVive in un villaggio nel Sud della Francia la ribelle Gabrielle (Marion Cotillard), laddove negli anni Cinquanta soltanto sognare l’amore vero era una cosa scandalosa, una cosa da pazzi. Data in sposa a José (Alex Brendemuhl), un lavoratore di origini spagnole che lei non ama e a cui si nega, grazie ai calcoli renali – il mal di pietre – e a un periodo di cure in una clinica sulle Alpi conoscerà André Sauvage (Louis Garrel), un misterioso tenente in grado di rimettere in movimento tutti i battiti del cuore, e della fantasia, di Gabrielle…: chi ama i melodrammi vibranti si accomodi.

Un pensiero su “Mal di pietre, regia di Nicole Garcia

  1. pierfranco bianchetti

    “Marion Cottilard mai così brava e così bella…”
    La Francia degli anni Cinquanta, la guerra d’ Algeria, una ferita che per molti anni continuerà a sanguinare e l’ infelicità femminile sono i temi su cui ruota il film di Nicole Garcia. Giocato sul sogno, sulla fantasia di Gabrielle la protagonista, “Mal di pietre” non tralascia di rappresentare anche l’ operosa comunità di immigrati spagnoli esuli dalla guerra di Spagna costretti a lasciare il loro paese dopo l’ avvento del franchismo. E’ proprio uno di loro, José, che accetta su proposta della madre di Gabrielle di sposarla. La ragazza non lo ama e inizialmente lo rifiuta. Ricoverata per il “mal di pietre”, i calcoli renali che la tormentano in una clinica sulle Alpi, la donna si innamora di un tenente ferito in Algeria. Sarà però proprio José a dimostrarsi un uomo tenero, dolce, appassionato, civile, un marito come pochi. “Mal di pietre”, un melodramma ben scritto, ben recitato che vale la pena di non perdere. Brava e bella Marion Cottilard, un’ attrice su cui il cinema francese può fare affidamento.

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