Lasciati andare, regia di Francesco Amato

di

poster-lasciati-andareElia Venezia (Toni Servillo) è uno stimato psicoanalista ebreo, tirchio, annoiato, pigro e senza affetti che tiene tutti a dovuta distanza, sia i pazienti che non guarisce, sia l’ex moglie Giovanna (Carla Signoris), che abita nell’appartamento accanto e che gli fa da mamma – gli cucina, gli fa il bucato -. Quando però, dopo troppi bignè e una serie di accertamenti, l’uomo viene costretto a frequentare una palestra per rimettersi in forma, nella sua vita entra Claudia (Veronica Echegui), una vivace e stravagante personal trailer spagnola che trascina il riluttante Elia a correre e allenarsi nei parchi romani, coinvolgendolo anche nei suoi bizzarri casini. Che farà il distaccato professore? Si sboccherà, lasciandosi finalmente andare alla vita? Lasciati andare di Francesco Amato è una commedia pensata e scritta sulla voglia di leggerezza di Toni Servillo – attore di immensa classe che finora si era abbandonato a ruoli più morbidi soltanto a teatro -, la teoria degli opposti che prima si scontrano e poi si incontrano è prevedibile e stravista e non mancano stereotipi e ripetizioni ma il film si lascia tutto sommato vedere e ha qualche buona battuta,  al netto dell’agitato finale, con Luca Marinelli in versione galeotto con balbuzie.

 

Un pensiero su “Lasciati andare, regia di Francesco Amato

  1. pierfranco bianchetti

    “La corazzata Toni Servillo”
    E’uno dei più grandi attori italiani di cinema e di teatro del momento Toni Servillo. Elegante, garbato anche nei modi con la stampa e il pubblico, il “divo” deve molto a Paolo Sorrentino che gli ha dato modo di mettere in mostra il suo grande talento. Detto questo però il film in questione benchè gradevole e divertente non merita tutti gli apprezzamenti fuori dalle righe che la critica quasi in toto gli ha riservato. Si sa che le cose vanno così in Italia e Roma e Roma luogo deputato del cinema di casa nostra formato da gruppi più o meno compatti di produttori, distributori, registi e attori che hanno la possibilità di una visibilità nei mezzi di comunicazione a partire dalle reti televisive pubbliche e private che altri non hanno.
    Così va la vita “bellezza, e tu non ci puoi fare nulla….”

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