Mamma o papà?, regia di Riccardo Milani

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UnknownDopo quindici anni e tre figli, il matrimonio tra Valeria (Paola Cortellesi) – ingegnere – e Nicola (Antonio Albanese) – ginecologo – dà segnali di stanchezza, tanto vale divorziare in accordo e con gentilezza, bisogna soltanto trovare il modo e le parole giuste per dirlo alla prole. Ma gentilezza e civiltà vanno a farsi benedire quando tutti e due ricevono un’invitante proposta lavorativa lontano da Treviso, lei in Svezia, lui in Mali: i figlioli – peraltro molto antipatici e molto maleducati – sono di impiccio alle carriere dei genitori, che farne? Semplice, vanno convinti a detestare un genitore e a scegliere l’altro con giochetti sporchi, inganni, carognate, tranelli e invenzioni varie (ma Telefono Azzurro, no?). Ecco Mamma o papà?, una commedia che tenta di affrontare con ironia e cattiveria verso tutti un tema spinoso come la separazione e la custodia dei figli, peccato che nonostante la bravura dei due protagonisti – accento vicentino a a parte – la storia sia piatta, banale, prevedibile e senza guizzi, il criceto Nerone troppo incombente per quanto decisivo e i 98 minuti eterni.

Un pensiero su “Mamma o papà?, regia di Riccardo Milani

  1. pierfranco bianchetti

    “Genitori da brivido!”
    Cosa si fa per cercare di ottenere il successo! Si mettono due bravi attori a interpretare mamma e papà da codice penale. Per ribaltare un canovaccio tradizionale, i genitori che fanno di tutto per farsi accettare dai figli (cosa oggi non facile) si punta il tutto sul cinismo, la cattiveria e la totale mancanza di rispetto per i figli dei due protagonisti, un medico ginecologico e un’ingegnere, due persone in carriera che dopo aver deciso di separarsi ( in realtà non si capisce bene perchè…) fanno di tutto per accollare al coniuge i tre figli decisamente antipatici (vien voglia certe volte di entrare nello schermo e prenderli a sberloni..). E’ poi ridicolo sentire la Cortellesi nella trasmissione di Fazio dire “Mi raccomando non fate quello che facciamo noi nel film !”. Ma guarda un po’ che pretese! Non vorremmo essere bacchettoni e moralisti, ma due genitori del genere fino a prova contraria rischiano di essere inquisiti dalla magistratura. Non si ride per nulla nella visione della pellicola tutta infarcita di frustrazioni e cattiverie da brivido. Siamo alle solite. Dove sono finiti i nostri grandi sceneggiatori ? Bravi sono però tutti gli attori che meriterebbero altre storie, altri soggetti che il cinema italiano d’oggi evidentemente fatica a trovare…..

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