“Il mio quartiere”: Porta Genova – Gabriella Calvi Parisetti

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foto Gabriella Calvi ParisettiGabriella Calvi Parisetti, Vicepresidente GFK Eurisko

Qual è il suo quartiere?

Abito in zona Porta Genova, nel quartiere dei Navigli e precisamente nel triangolo compreso tra il  Naviglio Grande e il Naviglio Pavese.

Il quartiere ha una sua identità precisa? E qual è?
Le vie d’acqua sono la caratteristica del quartiere e ne costituiscono il fascino speciale :la progettazione originale di Leonardo e gli insediamenti umani che si sono succeduti nei secoli dai traffici su barconi, alle lavanderie, ai piccoli laboratori di artigiani, alle case popolari ottocentesche ancora presenti, configurano un paesaggio urbano e umano che non ha confronti nel tessuto della città

Chi vi abita si riconosce in lui?
Ci sono due tipologie di residenti: gli “storici” e i “recenti”. Per i primi i Navigli sono il luogo dove custodire la memoria dell’identità popolare della Milano “del Porta”. Per i secondi i Navigli sono un luogo trendy, alla moda, dove godere del passato ma con la testa nella Milano del presente e del futuro

Ha una storia, aneddoto, episodio interessante sul suo quartiere?
I corsi d’acqua piccoli e grandi rappresentano la linfa e i luoghi di incontro del quartiere. Un piccolo naviglio di collegamento tra i due grandi (il “Sassee”), per esempio, ospita una colonia stanziale di anatre e gallinelle d’acqua. In primavera, quando si schiudono le uova e le nuove covate di pulcini escono alla ricerca del cibo guidate dalle mamme e presidiate dai padri alla distanza, noi abitanti ci ritroviamo a contare quanti sono, a monitorare giorno per giorno i loro progressi, a contribuire alla loro crescita con bricioline e protezione. Chi direbbe che siamo a meno di 30 minuti dal Duomo?

In questi ultimi anni il quartiere è cambiato molto?
Negli ultimi dieci anni il quartiere ha cambiato profondamente la sua fisionomia. Nuove case molto belle hanno sostituito la precedente edilizia povera; l’intera area del Sieroterapico, dismessa per decenni, è stata restituita alla vita civile con nuove costruzioni, quasi tutto il territorio è stato risanato e rivalutato. Per non parlare degli interventi a favore della Darsena, totalmente ristrutturata. Per fortuna i vincoli storici hanno impedito di snaturare l’identità precedente e l’innesto tra vecchio e nuovo è avvenuto con equilibrio e rispetto. Il quartiere vive una doppia vita: quella diurna è quieta, con ritmi calmi, silenzio e pace; quella notturna è concitata, rumorosa, affollatissima, ma soprattutto popolata di “alieni”! I residenti sia gli storici siai recenti si lasciano visitare e invadere: tanto si sa che alla mattina si recupera la pace.

Quali sono i difetti del quartiere? (rumore, movida, traffico, carenza di mezzi, troppi negozi)
Difficile trovare difetti a un posto che si ama .Questo non significa che non ce ne siano. C’è sporcizia ovunque, le scritte deturpano le facciate vecchie e nuove, la manutenzione di strade e rive lascia a desiderare… ma anche questi difetti non riescono a rovinare la bellezza di questo angolo.

Quali sono le cose belle?
Per dire delle cose belle dei Navigli non basterebbe un intero libro. Una per tutte: i tramonti sull’acqua, con i colori infuocati che accompagnano il sole fino a quando scompare del tutto.

C’è un mercato e lei ci va?
Ci sono molti mercati, di tutti i generi, alimentari, antiquariato, fiori, cose vecchie e usate, esposizioni di pittori sulle rive….E’ un quartiere vivo, vivace e creativo.

Il Comune di Milano, secondo lei, lavora bene per rendere migliore la città?
Per migliorare la città senza dubbio. Per un quartiere così speciale ci vorrebbe però un’attenzione altrettanto speciale.

C’è qualcosa che consiglierebbe al Comune per migliorare il suo quartiere?
Le parole chiave delle raccomandazioni al Comune sono: tutela e rispetto. La peculiarità dei Navigli di Leonardo deve essere più valorizzata come opera d’arte, e un più accorto governo delle licenze a pubblici esercizi sarebbe raccomandabile. Non deve essere involgarito da eccessi un luogo che ha un suo mirabile equilibrio. Chiedere più severità per gli artisti delle facciate sarebbe troppo chiedere?

Nel suo quartiere ci sono aree verdi?
Le aree verdi sono un vanto della nostra zona: molte, ben tenute, ben frequentate dai tanti bambini e cani dei residenti.

Lei fai qualcosa per il tuo quartiere?
Esistono associazioni di residenti, attive e ben presenti. Personalmente non ne faccio parte, ma credo stiano operando bene per la salvaguardia del quartiere.

 

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Informazioni su Letizia Rittatore Vonwiller

Letizia Rittatore Vonwiller ha scritto e scrive per varie testate del gruppo Rizzoli (Io Donna, Casamica, Amica), occupandosi di attualità, arte, libri e bellezza. L'opportunità di lavorare per la bellezza le ha fatto scoprire un mondo affascinante. È convinta, come Dostoevskij, che "la bellezza salverà il mondo".

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