“Il mio quartiere”: Buenos Aires, quartiere latino – Chiara Boni

di

chiara-boniChiara Boni, stilista

Qual è il suo quartiere?
Buenos Aires. Abito in via Benedetto Marcello.

Il quartiere ha una sua identità precisa? E qual è?
Buenos Aires è un quartiere multietnico. Vivendolo ho la sensazione di un “altrove” in cui riconosco, a fatica, i tratti della milanesità nella colorata stratificazione culturale.

Chi vi abita si riconosce in lui?
Io non ancora! Buenos Aires mi ha accolta da due anni. Il mio quartiere d’azione rimane il Quadrilatero, lì dove volge lo sguardo a Brera. Trascorro, a lavoro, in via Monte di Pietà, la maggior parte della mia giornata ed è lì che ho vissuto per anni, guardando la Moda dal mio terrazzo di rose.

Ha una storia, aneddoto, episodio interessante sul suo quartiere?
Buenos Aires nasce dalla demolizione del lazzaretto quattrocentesco di memoria manzoniana. Da Porta Venezia, la Porta Orientale, Renzo Tramaglino fece il suo ingresso a Milano. C’è un bel pezzo di storia contemporanea del mio quartiere che merita anche di essere raccontato: la riapertura dell’Albergo Diurno Venezia voluta, lo scorso anno, dalla Delegazione FAI Milano. Un autentico tempio dedicato alla bellezza.

In questi ultimi anni il quartiere è cambiato molto?
Non ho vissuto in prima persona la sua metamorfosi, oggi però riconosco che l’insediamento straniero è compiuto. La struttura fisica, tutta milanese di Buenos Aires, è oggi luogo “dell’abitare” per chi milanese non lo è, o meglio non lo era.

Quali sono i difetti del quartiere? (rumore, movida, traffico, carenza di mezzi, troppi negozi)
Il caos. Corso Buenos Aires è una delle arterie commerciali più frequentate della città ma è tutto un sovrapporsi di nuovi negozi e vecchi commerci, portoni e marciapiedi, movimento disordinato, quasi sconclusionato.

Quali sono le cose belle?
Buenos Aires assomiglia sempre più a un “quartiere latino”. L’esotico è diventato intrattenimento, varietà e opportunità.

C’è un mercato e lei ci va?
C’è un ricchissimo mercato rionale in via Benedetto Marcello al martedì e al sabato. Ottima qualità dell’offerta anche nei banchi del pesce. Mi piace fare rifornimento!

Il Comune di Milano, secondo lei, lavora bene per rendere migliore la città?
Il Comune di Milano fa sentire la sua presenza. È un comune attivo ma c’è sempre margine per il miglioramento.

C’è qualcosa che consiglierebbe al Comune per migliorare il suo quartiere?
Mi piacerebbe che il work-in-progress in corso da anni all’incrocio tra via Tunisia e via Ludovico Settala giungesse a conclusione. Non si riesce nemmeno più a capire a cosa stiano lavorando.

Nel suo quartiere ci sono aree verdi e sono curate? 
Ampia e curata la lunga aria verde di via Benedetto Marcello ma cito con affetto, come tutti i milanesi, i Giardini Indro Montanelli con il Planetario, il Museo di Storia Naturale, il palazzo con gli affreschi del Tiepolo. Un’oasi di pace tra gli alberi centenari.

Lei fai qualcosa per il suo quartiere? O le piacerebbe farlo?
Non ancora ma comincerò con il viverlo coscientemente.

 

 

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Informazioni su Letizia Rittatore Vonwiller

Letizia Rittatore Vonwiller ha scritto e scrive per varie testate del gruppo Rizzoli (Io Donna, Casamica, Amica), occupandosi di attualità, arte, libri e bellezza. L'opportunità di lavorare per la bellezza le ha fatto scoprire un mondo affascinante. È convinta, come Dostoevskij, che "la bellezza salverà il mondo".

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