“Il mio quartiere”: Brera – Franco Cologni

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QT Franco CologniFranco Cologni, fondatore e presidente della Fondazione Cologni, la cui mission è valorizzare i mestieri artigianali tradizionali (foto Fredi Marcarini)

Qual è il suo quartiere?
Vivo a Brera.

Il quartiere ha una sua identità precisa? E qual è?
Brera è un quartiere con un’identità forte e riconoscibile: è la zona degli artisti, per tradizione. Ma è anche una destinazione per uno shopping raffinato, tra strade suggestive e angoli meravigliosi.

Chi vi abita si riconosce in lui?
Certamente: vivere a Brera significa sentirsi parte di una Milano attiva, attenta, sempre in evoluzione.

Ha una storia, aneddoto, episodio interessante sul suo quartiere?
Una sera, uscendo dal Piccolo Teatro, mi sono messo a fumare una sigaretta e a parlare con degli amici del mio grande maestro dei tempi dell’università, Mario Apollonio. Finita la sigaretta, mi si avvicina una signora e, senza dire niente, mi stringe la mano e si asciuga una lacrima: era Paola Borboni, la grande attrice, che si era commossa nel sentire rievocare un grande protagonista del teatro italiano. Brera è così: si fanno sempre incontri speciali.

In questi ultimi anni il quartiere è cambiato molto?
Il quartiere è cambiato: meno negozi legati all’Accademia, meno gallerie, più boutique vintage. Ma c’è stata grande attenzione a preservare il gusto e l’autenticità di Brera, e il suo potere di attrazione.

Quali sono i difetti del quartiere? (rumore, movida, traffico, carenza di mezzi, troppi negozi)
La scarsa civiltà delle persone che usano Brera come un luogo in cui passare una serata: lasciano tracce della loro presenza che si potrebbero tranquillamente evitare, qualora utilizzassero i cestini. E trovo eccessiva la presenza di merce contraffatta, in vendita lungo le strade.

Quali sono le cose belle?
L’Accademia, con il suo orto botanico e i suoi giovani, che animano il quartiere. Le strade strette e ricche di palazzi magnifici. L’atmosfera molto milanese che si respira nei bar. Gli scorci inaspettati, come quando si arriva in piazza del Carmine da via Madonnina.

C’è un mercato e lei ci va?
Ci sono diversi mercati, e mi piace molto attraversarli: quello del lunedì di Via San Marco, dove mi fermo a osservare la frutta, la verdura, i formaggi, i fiori. Mi sembra tutto bellissimo.

Il Comune di Milano, secondo lei, lavora bene per rendere migliore la città?
Trovo che il Comune stia facendo grandi sforzi per rendere la città più accogliente, più internazionale e più integrata. La strada intrapresa, ovvero quella dell’ascolto attento dei cittadini e della società civile, è fondamentale.

C’è qualcosa che consiglierebbe al Comune per migliorare il suo quartiere?
Aiutare tutti coloro che a Brera vivono, transitano o lavorano a rispettare il quartiere, osservando sia le leggi sia le norme della buona educazione: per cui, assicurarsi che le strade siano sempre pulite, ma anche che la merce contraffatta non soffochi i marciapiedi, e che via Mercato sia tenuta sgombra dai parcheggi in doppia fila che creano ingorghi disastrosi.

Nel suo quartiere ci sono aree verdi e sono curate?
Ci sono aree verdi: alcune sono curate, altre meno. Si potrebbe fare di più per renderle più belle, più fiorite, più accoglienti. Il giardinetto sotto casa nostra, per esempio, è spesso eletto a…toilette a cielo aperto: sarebbe importante ricordare a tutti i proprietari di cani che le deiezioni vanno raccolte.

Lei fai qualcosa per il suo quartiere? O le piacerebbe farlo?
Mia moglie e io abbiamo spesso a cena ospiti stranieri: li invitiamo sempre a casa, e prima di cena facciamo una passeggiata per il quartiere. È il modo migliore per farlo scoprire e amare da chi, un giorno, potrà tornare e visitarlo sentendolo già un po’ suo.

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Informazioni su Letizia Rittatore Vonwiller

Letizia Rittatore Vonwiller ha scritto e scrive per varie testate del gruppo Rizzoli (Io Donna, Casamica, Amica), occupandosi di attualità, arte, libri e bellezza. L'opportunità di lavorare per la bellezza le ha fatto scoprire un mondo affascinante. È convinta, come Dostoevskij, che "la bellezza salverà il mondo".

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